ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAnalisi dei mercati

Fine d’anno ben intonata, ecco i livelli da monitorare sull’azionario nell’ultima settimana del 2021

Settimana di generali recuperi a partire dal Nasdaq (+3%) - Emergenti ancora sotto pressione

di Andrea Gennai

(jes2uphoto - stock.adobe.com)

2' di lettura

Sui mercati finanziari è tornato il sereno nell’ultima settimana. Il mercato ha percepito come meno minacciosa la variante Omicron. Il Nasdaq ha guidato i rialzi con un progresso del 3%, recuperando la perdita precedente. Guadagni superiore al 2% per l’indice S&P 500 e l’Eurostoxx 50. Positivi tutti gli altri listini eccetto alcuni Emergenti con la flessione del 2% del Brasile. I mercati sono più movimentati: l’oscillazione giornaliera media dell’indice S6P 500 è passata in un mese da 30 a 60 punti. Le prossime sedute saranno quelle di fine anno: a livello macro gli appuntamenti significativi sono pochi. Riflettori venerdì sugli indici Pmi cinesi di dicembre.

S&P 500

Wall Street si riporta con l’indice S&P 500 verso i massimi storici toccati il 22 novembre scorso a 4.743 punti. Gli acquisti sono tornati in primo piano. Nel breve diventa particolarmente importante il livello di 4.545 punti (corrispondente al precedente top di settembre). Una violazione di questa soglia potrebbe esaurire l'ultimo impulso rialzista aprendo un consolidamento. Il livello spartiacque per una potenziale inversione al ribasso resta quello dei 4.250 punti.

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L'indice Vix, che misura la volatilità implicita delle opzioni legate all'S&P 500, è tornato sotto la soglia dei 20 punti ridando slancio alla propensione al rischio sul mercato azionario. Nelle ultime settimane l'indicatore è stato particolarmente movimentato. Affinché il mercato azionario torni a scendere è necessario che il Vix si riporti dapprima sopra 20 punti, ma soprattutto si porti stabilmente sopra la resistenza di area 25.

SP500
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Ftse Mib

Il Ftse Mib si è riportato in area 27mila punti. L’intonazione resta favorevole. Nel breve da monitorare l’area 26.500 punti: è importante la tenuta di questa soglia, altrimenti potrebbero tornare le prese di beneficio con la chiusura dell’ultimo gap rialzista. Il trend resterebbe comunque ancora la rialzo. Il primo livello da monitorare è quello dei 25mila punti, dove transita un importante area di minimi. La rottura per alcune sedute di questo supporto sarebbe il primo campanello di allarme. Per avere una possibile inversione al ribasso servirà la discesa sotto 24mila punti.

FTSE MIB
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Oro e dollaro

Il metallo giallo resta in un sorta di fase laterale, probabilmente di accumulazione, al di sotto della prima resistenza di 1.830 dollari: serve la rottura di questa soglia per dare un nuovo impulso al rialzo. Le quotazioni si mantengono anche sopra il primo supporto di 1.770 dollari, un’area che negli ultimi mesi ha fatto scattare ricoperture. Una violazione al ribasso per alcune sedute potrebbe aprire le porte al retest del supporto di medio e lungo termine sul triplo minimo in area 1.680 dollari registrato quest’anno.

Il dollaro Usa fatica a dare nuovi impulsi verso l’alto. Il dollar index, che sintetizza il valore del biglietto verde verso il resto del mondo, si mantiene sopra il livello dei 96 punti. Probabili prese di beneficio senza che questo vada a intaccare il trend rialzista di fondo. A questo punto il primo supporto da monitorare resta quello dei 93,5 punti: l’abbandono di questa soglia potrebbe esaurire l’ultimo impulso rialzista aprendo una fase di lateralità.

ORO
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