Finisce l'estate e iniziano le fiere: prima fermata ART-O-RAMA
Celebra la sua sedicesima edizione, confermando la sua fama di appuntamento di ricerca, meta privilegiata per collezionisti interessati all'arte emergente e concettuale
di Nicola Zanella
I punti chiave
3' di lettura
ART-O-RAMA a Marsiglia, dal 25 al 28 agosto ha dato ufficialmente il via alla stagione delle fiere internazionali. La kermesse, diretta da Jerome Pantalacci è votata alla ricerca e ogni stand viene concepito come un vero e proprio progetto curatoriale: 41 le gallerie, molte di esse “accoppiate” nella sezione Dialogue. Quest'anno la novità è stata l'introduzione di una sezione distaccata dedicata al design.
Il tutto si è svolto alla Frinche de La Belle de Mai, un centro culturale, poco glamour ma votato ad essere centro nevralgico per la comunità e in cui le sale espositive convivono a pochi passi con uno skater park affollato di ragazzini.
La stagionalità dell'arte
Marsiglia, città di porto e di migranti, è intimamente legata al Mediterraneo, ed è quindi inevitabile che il mare entri anche in fiera. Molte le opere a tema estivo, quasi come se ci fosse una stagionalità dell'arte, un legame invisibile con il luogo che le ospita. L'installazione più iconica di ART-O-RAMA è quella di Michal Martychowiec “Sous les pavés, la plage!, 2014”, un ombrellone e una sdraio adagiati su una spiaggia di cristalli. Lontana dall'essere pura coreografIa, fin dal titolo fa riferimento ai moti studenteschi del '68. La richiesta di Rodriguez Gallery di Poznan è di 16.000 euro. Il tour sul bagnasciuga prosegue con le conchiglie e le sirene stralunate nello stand della galleria milanese Castiglioni, che ha proposto un solo show di Flaminia Veronesi. Prezzi fino a 15.000 per una scultura di medie dimensioni, buone le vendite, una delle «Sirene» ha trovato casa in Islanda. La galleria Double V ha dedicato una mostra personale a Ugo Schiavi, artista indicato come tra i più interessanti e seguiti tra gli emergenti francesi, era presente nello stand, con una dozzina di sculture che ricordano spugne e coralli marini dai colori psichedelici, prezzi abbordabili tra i 4.500 e i 5.800 euro.
La galleria estone specializzata in fotografia FOKU, dedica il suo spazio alle fotografie-installazioni di Cristina Ollek che ritrae Polpi, spiagge, stelle marine in modo onirico e straniante, prezzi fino ai 5.200 euro. Oltre alla già citata Castiglioni Fine Art, altre due le gallerie italiane presenti in fiera, Doris Ghetta da Ortisei e Shazar Gallery da Napoli. Tra gli artisti italiani esposti in fiera, molto apprezzati i lavori di Alfredo Aceto, tra cui un orologio “Floride” sfregiato dai colpi di una pistola in un poetico tentativo di fermare il tempo, 6.500 euro il prezzo dalla galleria parigina Parliament.
I Premi
Tra i molti premi, tre sono stati assegnati da collezionisti, oltre a quello di Benoite Doche de Lanquintane noto medico francese, due fanno capo a realtà italiane.
Per il secondo anno la Collezione Taurisano propone “Because of Many Suns”, acquisizione che viene devoluta al FRAC il fondo regionale dei musei statali francesi, quest'anno a vincere è stato il dipinto figurativo “Constellation” di Ines de Folco in vendita alla galleria Sissi Club di Marsiglia, 8.000-20.000 euro le sue quotazioni. Marval Collection ha, invece, fatto cadere la sua scelta su un quadro del pittore kosovaro Brilant Milazimi, offerto a 12.000 da LambdaLambdaLambda, una delle gallerie emergenti più note nel panorama internazionale. Tra i partner, insolita la presenza di Phillips, una casa d'asta tra i main sponsor di una fiera non si era mai vista, suggerendo alleanze inaspettate e difficilmente prevedibili.
I collezionisti
Una fiera ad agosto in un quartiere popolare di Marsiglia, è già di per sé un atto radicale, molto Gauche Caviar. Ecco quindi che i collezionisti presenti sono tra i più attenti all'arte concettuale nel panorama europeo: Frederic de Goldschmidt, Alain Servais, Stephanie Fribourg, Marc e Josée Gensollen (che a Marsiglia hanno parte della loro collezione), Holger Ottleben, dall'Italia Gabriele Succo. A beneficiare di queste presenze le vendite anche di opere bollate come invendibili.
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