Elezioni in Finlandia: testa a testa tra i socialdemocratici di Marin e i conservatori
L’esito per Sanna Marin non è scontato. Gli ultimi sondaggi danno 3 partiti in parità
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Nelle elezioni parlamentari in Finlandia il partito dei conservatori della Coalizione nazionale guidata da Petteri Orpo è indicato avanti al 20,8%, con un testa a testa con i socialdemocratici di Sanna Marin al 20,7%. Non sfonda l’estrema destra dei Veri finlandesi indicata al 18,6%. Il dato emerge nella prima proiezione diffusa dal ministero della Giustizia finlandese, dopo che alla chiusura dei seggi risultano scrutinati oltre 1,7 milioni di voti anticipati pari al 40,5% degli aventi diritto.
Gli ultimi sondaggi indicavano i tre partiti in parità: i Socialdemocratici di Marin, i conservatori della Coalizione Nazionale di Petteri Orpo, e i Finlandesi della nuova leader della destra nazionalista ed euroscettica Rikka Purra, in piena ascesa. Le urne sono state aperte dalle 9 alle 20 (dalle 8 alle 19 in Italia), per eleggere i 200 deputati dell’Eduskunta, il parlamento monocamerale finlandese. Entro mezzanotte saranno noti i risultati, ma non sono escluse lunghe e tortuose trattative per formare la coalizione di governo.
La 37enne Marin, femminista, cresciuta da due madri, nel 2019 è diventata il più giovane capo di governo eletto al mondo, guidando una coalizione di centro-sinistra con ben cinque donne leader di partito, quattro delle quali sotto i 35 anni. A metterne a rischio la riconferma non è tanto il supposto scandalo dei suoi balli scatenati, o appunto una popolarità inscalfibile, ma una polarizzazione del Paese sui temi economici e sull’immigrazione, in un contesto di inflazione alle stelle con il rischio di recessione.
Marin ha spostato i socialdemocratici verso sinistra, con una campagna elettorale a favore di politiche economiche espansive, incentrate sul sostegno all’istruzione e alla sanità. Prima di tagli alla spesa andrebbero aumentate le tasse, secondo la premier, che attribuisce la crescita del debito a pandemia e guerra.
I conservatori della Coalizione nazionale e i Finlandesi nazional-populisti vogliono invece l’austerity, con tagli al welfare per riportare il debito sotto i limiti virtuosi Ue. I Finlandesi della destra nazional-populista di Purra, poi, puntano sul contrasto all’immigrazione e chiedono la retromarcia sulla neutralità climatica. In risposta i Socialdemocratici e due dei partiti della sua coalizione (Verdi e Alleanza di sinistra) escludono alleanze con il partito di Purra, che definiscono “apertamente razzista”. Improbabile un sostegno ai populisti anche del Partito popolare svedese, oggi con Marin.
E il Centro, quarto partito in parlamento, ma dato in caduta libera, esclude alleanze sia a sinistra e sia all’estrema destra. Alla finestra il Partito di coalizione nazionale di centro-destra di Orpo, in testa negli ultimi sondaggi, seppur per pochissimi decimali.
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