ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùM&A

Fintech, Pignataro conquista anche Prelios: in Italia campagna da oltre 6 miliardi

Trattative lunghe mesi: la ex Pirelli Real Estate passa a Ion per 1,35 miliardi. Per il finanziere nuova operazione dopo Cedacri, Cerved, List e il 32% rilevato in Cassa di Volterra

di Luca Davi

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

Dopo mesi di trattative, la firma è arrivata: e così Ion può allargare il suo perimetro per farvi entrare Prelios. Il colosso fintech che fa capo ad Andrea Pignataro, big globale con oltre 32 società all’attivo, ha acquistato per 1,35 miliardi l’ex Pirelli Real Estate, al vertice in Italia nel real estate e nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati. A vendere è Davidson Kempner, hedge fund statunitense che da anni era alla ricerca di un acquirente, e che per diversi mesi ha discusso con Ion per trovare il giusto deal.

Le banche finanziatrici

Ion, che acquista Prelios attraverso la controllata X3, a sua volta ha trattato per mesi con le banche finanziatrici per essere supportata nell’operazione. Circa 630 milioni (di cui una 30ina revolving) sugli 1,35 miliardi saranno infatti apportati da un consorzio di finanziatori capitanato da UniCredit, Intesa Sanpaolo e Bnp Paribas (150 milioni a testa), pool che comprende anche BancoBpm, Standard Chartered Bank e Mediobanca, che si spartiranno il resto.

Loading...

Un supporto essenziale ma neppure scontato, quello delle banche coinvolte nell’operazione, alcune delle quali hanno valutato a lungo e con grande attenzione al loro interno l’opportunità di erogare il prestito. L’operazione studiata da Pignataro del resto prende forma in un contesto di crescita dei tassi di interesse, fattore questo che certo non agevola la strada per un gruppo grande come Ion, società capace di generare molta cassa ma anche fortemente esposto sul lato del debito, complici le grandi ambizioni di crescita.

Se però l’accordo è stato trovato e le banche hanno deciso di aprire i cordoni è anche perché lo stesso finanziere bolognese metterà sul tavolo la parte restante del prezzo d’acquisto – circa 700 milioni – di tasca propria.

Il mosaico di Ion in Italia

Per Ion d’altra parte con Prelios si aggiunge un ulteriore tassello a un mosaico che lo ha reso in pochi anni uno dei principali attori della finanza italiana. A partire dal 2021 Ion ha acquistato in serie: il fornitore di software bancario Cedacri; il gruppo attivo nei dati e nella gestione del credito Cerved; il fornitore di software nel risk management & compliance List; una quota del 32% della Cassa di Volterra (per cui ha ottenuto l’autorizzazione da Bce a fine giugno). E ora a tutto questo si aggiunge Prelios, per un totale di oltre 6 miliardi di euro investiti sull’Italia, a fronte dei circa 17 spesi negli ultimi 20 anni per acquistare oltre 30 aziende nel mondo.

Ufficialmente non si conoscono i dettagli dei piani di Pignataro. Ma secondo alcune ricostruzioni (si veda Il Sole 24Ore del 15 luglio), il tycoon basato a Londra punterebbe a costruire, sulla base degli asset comprati e in particolare a partire da Cedacri, una maxi-piattaforma fintech attiva nel Core banking per fornire servizi a tutte le banche e agli operatori finanziari italiani ed europei. E in questo senso Prelios - che sotto la guida del ceo Riccardo Serrini, è riuscita a far crescere il proprio fatturato da 100 milioni di euro a oltre 300 milioni di euro - consentirebbe a Ion di rafforzarsi nel credit management e di migliorare la comprensione della dinamica del credito.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti