Firenze, arrivano le case nella ex Manifattura
Procede la riqualificazione dell'area con investimenti complessivi da 310 milioni
di Paola Dezza
2' di lettura
Sarà Anilla il nuovo nome dello storico edificio 7, originariamente destinato a magazzino, per non dimenticare l’identità dell’operaia che in Manifattura aveva il compito di mettere la fascetta (l’anilla appunto) ai sigari. Qui le ampie finestre, le doppie altezze e le terrazze saranno la connessione tra interno ed esterno con il compito di riconvertire l’architettura industriale in abitazioni moderne.
Con l’avvio della realizzazione delle abitazioni procede la riqualificazione urbana dell’ex Manifattura Tabacchi che cambierà il volto a un’ampia area di Firenze.
Tra il primo e il secondo palazzo, l’edificio 12 costruito negli anni Venti in stile industriale del tardo Ottocento - originariamente adibito al confezionamento dei prodotti finiti - e oggi ridisegnato dallo studio q-bic, arriveranno 45 unità di design. I due progetti, sviluppati su una superficie di 25mila mq di cui residenze, spazi commerciali, amenities e spazi pubblici, saranno pronti nel dicembre 2023. E i prezzi? Si parte da 390mila euro circa per i bilocali per arrivare ai 635mila euro dei loft e agli 860mila euro dei quadrilocali.
Finora l’investimento della joint venture M.T. - Manifattura Tabacchi, siglata a suo tempo tra Cassa depositi e prestiti e Aermont capital, ha raggiunto quota 110 milioni di euro, mentre oltre 200 milioni di euro sono previsti per le fasi successive. In totale 310 milioni di euro per uno dei maggiori sviluppi immobiliari in essere oggi in Italia.
«Il lancio delle residenze di Manifattura Tabacchi segna una nuova fase della storia di questo progetto – dice Michelangelo Giombini, ceo della società -. I nuovi appartamenti ricavati negli edifici storici propongono un concetto di abitare inedito a Firenze, prossimo al centro storico e con facile accesso alle infrastrutture della città, al verde del parco e a una serie di servizi appositamente pensati per i futuri residenti». La prima fase di commercializzazione delle unità abitative è già stata avviata con la realizzazione di una marketing suite.
«L’architettura deve essere empatica: il contesto storico e culturale di Manifattura è stato fonte di grande ispirazione per il nostro progetto. Abbiamo pensato gli spazi in modo da creare una connessione profonda con le persone, un equilibrio fra tradizione e innovazione capace di far sentire davvero a casa», spiega Patricia Urquiola. Il verde del progetto sarà declinato negli spazi esterni del ballatoio e delle terrazze ricavate sul tetto: un richiamo alla vegetazione spontanea cresciuta tra gli edifici negli anni di disuso.
Con questo ulteriore passaggio lo storico complesso dell’ex Manifattura Tabacchi di Firenze si lascia sempre più alle spalle 20 anni di abbandono per diventare un secondo cuore pulsante della città. Le case prenderanno posto accanto alle aule di Polimoda, all’Accademia di Belle Arti – che qui ha spostato parte delle attività didattiche –, all’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza Lvmh e allo studentato che sarà realizzato da Hines con 500 posti letto.
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