Firenze, il Comune vota la delibera contro gli affitti brevi nell’area Unesco
I proprietari di appartamenti in centro che rinunceranno ad affittare ai turisti e torneranno alle locazioni ordinarie si vedranno azzerare l’Imu per tre anni
di Silvia Pieraccini
I punti chiave
2' di lettura
La città di Firenze prova a mettere un argine al dilagare degli affitti turistici nel centro storico, che creano problemi di convivenza con i residenti e, secondo il Comune, hanno innescato una «gravissima crisi abitativa»: aver sottratto migliaia di appartamenti al mercato delle locazioni ordinarie avrebbe fatto schizzare in alto i canoni di affitto per studenti, giovani, famiglie e anziani.
Per questo il sindaco Dario Nardella (Pd) nel giugno scorso ha annunciato una “stretta”, che si è concretizzata con il voto in Consiglio comunale avvenuto nella tarda serata del 2 ottobre. La delibera votata a maggioranza (favorevoli Pd, Sinistra, gruppo misto, M5S; contrari Italia Viva, centrodestra con esclusione di Forza Italia che è uscita dall’aula e gruppo Centro) prevede lo stop agli affitti turistici nell’area Unesco, che copre il 5% del territorio comunale (in pratica il centro storico), ma accoglie il 75% degli appartamenti destinati alla locazione breve.
Imu azzerata per chi rinuncia agli affitti brevi
Chi rinuncerà ad affittare ai turisti e tornerà alle locazioni ordinarie si vedrà azzerare l’Imu per tre anni. «Un provvedimento politico per aprire una breccia nell’inerzia del Paese», lo ha definito Nardella criticando le proposte ricevute dalla ministra del Turismo, Daniela Santanché, per disciplinare la materia. Il sindaco nel suo intervento in Consiglio comunale ha ricordato che nel 2016 a Firenze gli appartamenti destinati all’affitto turistico erano poco meno di seimila, mentre quelli comunicati oggi al Comune (come impone la legge toscana 86/2016) sono 14.378.
All’aumento del numero sembra aver contribuito però anche l’annuncio dello stop fatto da Nardella il 1° giugno scorso: da allora, dunque nel giro di quattro mesi, sono stati iscritti nel registro comunale più di 4.700 nuovi alloggi destinati all’affitto breve, che si sono aggiunti ai 9.600 esistenti. Si tratta perlopiù di proprietari che, in vista del blocco, hanno voluto assicurarsi la possibilità di affittare la casa ai turisti, ora o in futuro.
L’impennata dei canoni negli ultimi anni
Il sindaco ha poi ricordato che i canoni mensili delle locazioni ordinarie sono aumentati del 42% dal 2016 a oggi, passando da 13,4 euro al metro quadrato a 19 euro al mq, e che solo nell’ultimo anno l’aumento è stato del 15%. La delibera del Consiglio comunale è stata criticata dalle associazioni dei proprietari immobiliari e dagli operatori che gestiscono gli alloggi da affittare ai turisti: i ricorsi sono scontati.
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