Firmate Dior le divise del personale delle Gallerie dell’Accademia a Venezia
La serie della collaborazione fra maison e musei continua: in precedenza divise Gucci per il Castello di Rivoli a Torino e di Vivienne Westwood per il Museo della Scienza di Milano
di Redazione Moda
2' di lettura
Il legame fra moda e arte non si esprime solo attraverso mostre (fra le più interessanti della stagione, quella dedicata a Yves Saint Laurent diffusa fra sei musei parigini), o sponsorizzazioni di eventi (ricordiamo il caso di Valentino che ha annunciato il suo sostegno al Padiglione Italia durante la prossima Biennale di Venezia), ma anche con gli stessi abiti: accade quando un designer o un marchio firmano le divise del personale di un museo.
La collaborazione annunciata più di recente è quella fra Christian Dior e le Gallerie dell’Accademia di Venezia: la maison del gruppo Lvmh firmerà infatti le divise per gli addetti alla vigilanza. Le divise sono composte da un completo sartoriale in fresco di lana che prevede giacca e pantaloni, camicia bianca, oltre a un caban; a completare la divisa, una cravatta per gli uomini e un foulard in seta per le donne, con una declinazione del logo museale verde e rosso, firmato Gallerie dell'Accademia di Venezia. «Un nuovo segno della ripartenza delle Gallerie, un tocco di stile e di glamour nella “casa” dei capolavori di Bellini, Giorgione, Tintoretto, Tiziano, Veronese», commenta la nota diffusa dal museo veneziano.
«L'arte e la moda sono da sempre mondi vicini e connessi - ha notato Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell'Accademia -. La collaborazione con la prestigiosa maison Christian Dior rappresenta per le Gallerie, nello sforzo di rinnovamento e riallestimento delle sale, un'ulteriore occasione per ripensare la propria immagine anche attraverso i capi creati appositamente per il suo personale dove eleganza, creatività e autorevolezza introducono ad un patrimonio artistico di una qualità inestimabile».
Quella fra Dior e il museo veneziano non è che la più recente di una serie di collaborazioni eccellenti che si sono susseguite negli ultimi anni: Gucci, per esempio, lo scorso anno ha firmato le divise del museo del Castello di Rivoli a Torino e nel 2018 Vivienne Westwood ha vestito con delle creazioni originali lo staff di accoglienza del Museo della scienza intitolato a Leonardo da Vinci, a Milano. Nello stesso anno il Parco Archeologico del Colosseo a Roma indì un concorso di idee per il design delle uniformi del personale, che venne vinto da studenti dell’Istituto Modartech di Pontedera e dagli studenti del Naba di Milano.
All’estero, risale al 2017 la collaborazione fra il designer Christopher Raeburn e il Victoria & Albert Museum di Londra: in quel caso si sollevarono numerose critiche al binomio cromatico blu e arancio che alcuni giudicarono troppo squillante per quel contesto. E il personale del Museo Munch di Oslo indossa creazioni firmate dal marchio norvegese Fwss. ( Ch.B.)
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