Nuovo contratto dirigenza medica e sanitaria: aumenti medi di 289 euro al mese, firmato all’Aran
L’aumento è per 13 mensilità e oltre 6mila euro di arretrati pro capite. Hanno firmato tutte le sigle sindacali
I punti chiave
3' di lettura
È stato firmato all’ Aran il nuovo contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021, che riguarda 135mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale (120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici.). Le risorse per il contratto ammontano a 618 milioni e si prevede un aumento di 289 euro lordi medi al mese per 13 mensilità e oltre 6mila euro di arretrati pro capite. Hanno firmato tutte le sigle sindacali.
Gli arretrati
Gli arretrati al 31 ottobre 2023 ammontano a 10.757€ medi/lordi. Oggi è stata firmata la pre-intesa e prima della firma finale il testo dovrà passare le verifiche di competenza per entrare in vigore verosimilmente a inizio 2024.
I punti qualificanti dell’accordo
“I punti qualificanti dell’accordo sono il riconoscimento e recupero delle ore di lavoro che oggi regaliamo alle Aziende; più potere al confronto regionale e aziendale; riduzione di guardie e reperibilità; eliminazione dei “di norma” e “di regola” in virtù della quale finalmente il contratto diventa esigibile e chiaro Sicurezza e obbligo di attribuzione degli incarichi da parte delle Aziende; sblocco delle carriere; riconoscimento delle ferie anche in caso di trasferimento ad altra azienda; eliminazione dei residui nei fondi che oggi rallentano carriere; impossibilità di fare guardie o reperibilità contemporaneamente in più presidi; definizione della sede di lavoro; eliminazione del servizio esterno per gli ospedali e presidi ospedalieri che alimentava il fenomeno dei medici globetrotter; definizione della sede di guardia e della sede di lavoro; depotenziamento dell’organismo paritetico; introduzione della norma che sancisce il pagamento del lavoro extra con prestazioni aggiuntive invece che con lo straordinario; aumento del valore economico delle prestazioni aggiuntive a 80 euro che potranno essere ulteriormente aumentate in contrattazione aziendale. Le ferie in caso di trasferimento non saranno perse ma le porteremo con noi”. è quanto spiega Anaao in una nota. Per i medici specializzandi: definizione del ruolo nel SSN; definizione delle regole e dei diritti per i medici informazione che con il dl Calabria finalmente potranno essere considerati professionisti e avere una formazione migliore; definizione del ruolo e delle competenze dei medici in formazione che non saranno tappabuchi”, si legge nella nota.
Le novità: dall’orario alle guardie mediche
“È stato firmato oggi da sindacati e Aran il contratto per l’area dei dirigenti della sanità”. Lo annuncia il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che in una nota definisce l’accordo “un importante tassello alla conclusione della tornata contrattuale 2019-2021”. “L’intesa riguarda circa 135mila dipendenti tra medici e dirigenti delle professioni sanitarie – spiega Zangrillo – e prevede importanti miglioramenti nelle condizioni di lavoro, dall’orario alle pronte disponibilità e alle guardie mediche, oltre che incrementi degli stipendi fino a quasi 300 euro”. Il ministro ricorda che “lo scorso autunno, c’erano ancora 2,4 milioni di dipendenti pubblici a cui non erano stati rinnovati i contratti 2019-2021, che ora stiamo invece per chiudere”. Resta da firmare soltanto il contratto dei dirigenti degli enti locali, su cui l’Aran sta già lavorando, “così potremo avviare subito il percorso dei rinnovi della tornata 2022-2024, su cui interviene la Nadef con risorse assolutamente rilevanti”.
Anaao: soddisfatti e stop a ore lavoro regalate
Il sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, insieme a tutte le sigle sindacali in rappresentanza dei dirigenti medici, sanitari e veterinari, ha sottoscritto oggi all’Aran l’ipotesi di contratto di lavoro valido per il triennio 2019-2021: “Siamo soddisfatti - commenta il segretario nazionale Pierino Di Silverio - perché il testo sottoscritto riesce a garantire ai colleghi condizioni di lavoro migliori delle attuali”. A partire dallo stop alle “ore ’regalate’ alle aziende”. “Grazie all’accordo raggiunto - spiega Di Silverio - abbiamo ottenuto alcuni risultati che possiamo definire storici: abbiamo sminato il terreno dalle ore ’regalate’ alle aziende; abbiamo assicurato la carriera ai dirigenti; abbiamo assicurato il riposo; abbiamo assicurato il pagamento delle ore extra; abbiamo definito le regole per i medici in formazione assunti nel Ssn e che grazie al Decreto Calabria potranno godere di diritti mai riconosciuti fino a oggi e non essere più considerati dei tappabuchi; abbiamo, infine, cercato di ricondurre alla normalità il lavoro quotidiano dei dirigenti medici e sanitari, evitando i medici globetrotter e definendo la sede di lavoro”. Per quanto riguarda la parte economica, prosegue, “abbiamo sempre saputo che questo non sarebbe stato un contratto a molti zeri perché lo stanziamento fissato nella finanziaria di due anni fa era esiguo”. L’aumento, spiega l’Anaao, ammonta a 289,30 euro medi lordi al mese. Gli arretrati al 31 ottobre 2023 ammontano invece a 10.757 euro medi lordi. “Abbiamo gettato le basi perché cambi l’idea del nostro lavoro - conclude Di Silverio - e venga visto e vissuto sempre meno come una gabbia professionale. Ora servirà agire per modificare le leggi e uscire da logiche ormai superate”. Oggi è stata firmata la pre-intesa e prima della firma finale il testo dovrà passare le verifiche di competenza per entrare in vigore verosimilmente a inizio 2024.
loading...