ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa crisi delle medie banche Usa

First Republic Bank al capolinea: così Fdic e JPM lavorano al salvataggio

Situazione troppo compromessa: si lavora per un commissariamento e la vendita a banche, tra cui JP Morgan e PNC. Obiettivo: chiudere entro domenica

di Morya Longo

Reuters

3' di lettura

Il weekend è il momento ideale per eliminare il dente cariato. Così, mentre Wall Street si prende una pausa, dietro le quinte si lavora per risolvere una volta per tutte la crisi ormai insanabile di First Republic Bank: incrociando le indiscrezioni raccolte da Bloomberg, Reuters e Wall Street Journal, l’Autorità statunitense Fdic sta cercando di quadrare il cerchio di un commissariamento-salvataggio che coinvolga anche banche private (si parla di JP Morgan, PNC Financial Services, Bank of America e forse altri istituti) per evitare che l’istituto finisca formalmente in fallimento. Anche perché, con 233 miliardi di attivi, si tratterebbe del secondo più grande crack bancario nella storia Usa. Non poca cosa, insomma.

L’operazione allo studio

L’operazione dovrebbe passare per un commissariamento da parte delle Autorità Usa e poi per un’acquisizione (difficile dire se di tutti gli asset) da parte di JP Morgan e delle altre banche che avevano già manifestato alla Fdic nei giorni scorsi l’intenzione di muoversi. L’Autorità Usa sa che non c’è più molto tempo: per evitare che la situazione degeneri troppo, coinvolgendo in una crisi di fiducia magari altre banche, non è più possibile aspettare l’esito del lavoro degli advisor per un salvataggio interamente privato e di mercato. Dunque ha chiesto agli istituti interessati di chiudere il tutto entro il weekend. La situazione è ancora in evoluzione e la matassa sarà probabilmente sbrogliata domenica. Solo una cosa è certa: il dente cariato va asportato prima che ne contagi altri.

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Lo scoppio della crisi: la fuga di depositi

La crisi di First Republic Bank, quattordicesima banca statunitense con sede a San Francisco che da inizio anno ha perso in Borsa il 97%, era esplosa a marzo dopo il crack della Silicon Valley Bank. La situazione sembrava essersi un po’ calmata ad aprile. Fino a questa settimana, quando la banca ha diramato i conti trimestrali denunciando una fuga di depositi tra gennaio e marzo per oltre 100 miliardi di dollari. Molto superiore alle attese. Considerando che First Republic a dicembre 2022 aveva 176,4 miliardi di depositi, significa che ne ha persi ben più di metà in tre mesi: situazione insostenibile. In confronto, i 30 miliardi di dollari di depositi che varie banche, guidate proprio da JP Morgan, avevano iniettato nella First Republic Bank a marzo sembrano noccioline.

L’istituto è sopravvissuto fino ad oggi solo grazie ai prestiti della Federal Reserve, ma ormai è evidente che questa vicenda sia arrivata al capolinea. Si tratta solo - per le Autorità - di quadrare il cerchio del salvataggio pubblico-privato. Per ora si tratta comunque di indiscrezioni e i vari attori coinvolti sono tutti trincerati dietro il «no comment».

Le cause della crisi: regole e business model

La crisi di First Republic Bank, come quella della Silicon Valley Bank, è stata causata da un mix di regolamentazione troppo lasca (quella per le banche medie fu allentata da Donald Trump per dare maggior forza alla crescita economica), vigilanza assente e business model squilibrato. Tutto è scoppiato a causa dell’aumento dei tassi, che ha fatto emergere i problemi proprio del business model. Fondata nel 1985, First Republic ha erogato molti mutui residenziali (a un tasso medio del 2,89%) di cui più del 60% di tipologia interest only. Cioè con rimborso del capitale alla fine. A questi magri rendimenti si contrappone un costo dei depositi che nel 2022 è stato in media solo dello 0,71% ma che nel primo trimestre del 2023, secondo stime riportate da Bloomberg, si aggira tra il 3 e il 4%. Quando è scoppiata la crisi della Silicon Valley Bank, ed è arrivata la colossale emorragia di depositi, la crisi è diventata irrisolvibile. Così ora la First Republic Bank è al capolinea.

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