FirstGlass, quando la bottiglia di vino è per un solo bicchiere
Via al portale di e-commerce e al primo negozio a Firenze: seguiranno aperture in Italia e all’estero. Il B2B punta ai luxury hotel e alle gift personalizzabili
di Gianni Rusconi
4' di lettura
L'idea è sulla carta semplice ma riflette un progetto alquanto ambizioso: diventare la “piattaforma” di riferimento in Italia e non solo per il vino di qualità servito in confezione monodose in un’elegante bottiglia serigrafata. FirstGlass, questo il nome della società fiorentina che si è presenta ufficialmente a Milano nei giorni del Salone del Mobile, è la scommessa di due giovani imprenditrici con alle spalle esperienze professionali all'estero – Silvia Tettamanti (che ricopre il ruolo di amministratore delegato) e Giulia Bacci – che hanno intuito la possibilità di cavalcare in modo innovativo uno dei settori più tradizionali del Made in Italy, imbottigliando un solo calice di vino e puntando su etichette personalizzate in co-branding con i produttori.
Rivoluzionare le modalità di consumo, con un'offerta studiata per valorizzare lo stile e la tradizione italiana e rivolta a una clientela (di fascia alta) che vuole interessare i giovani andando oltre la platea di appassionati ed intenditori e sfruttando canali di sbocco digitali, fisici e non convenzionali.
Questa, in estrema sintesi, la missione che si è prefissa FirstGlass in uno scenario di mercato che vede in fortissima crescita su scala globale sia l'industria del vino nel suo complesso (il giro d'affari stimato è attualmente di 364 miliardi di dollari e potrebbe raggiungere i 445 miliardi nel 2027) che quella del food&beverage in packaging monodose, che corre al ritmo del 12% all'anno in Italia e dovrebbe toccare i 47 miliardi di dollari nel mondo entro il 2025. Il primo passo concreto, come ha confermato Tettamanti al Sole24ore, è il lancio del portale e-commerce destinato al consumatore finale. Si parte con la proposta di box da 3, 5 e 7 bottiglie assortite da 10 cl e spedizioni garantite in Italia e in tutta Europa (a breve la copertura del servizio sarà estesa ai principali mercati mondiali del vino) con l'obiettivo di diventare nel tempo una vera e propria enoteca online sulla falsariga di Tannico. Al canale digitale, saranno affiancati progressivamente i flagship store, e quindi punti vendita (di proprietà o in franchising) che punteranno sull'esperienza fisica dell'acquisto e sulle serate di degustazione.
Il primo negozio sarà aperto a Firenze nei pressi di Ponte Vecchio il prossimo mese e a seguire verranno toccate Roma, Venezia, Milano e altre importanti città italiane per poi approdare nelle principali capitali europee, a cominciare probabilmente da Londra, nel giro di due anni al massimo.
«Il nostro è un progetto sicuramente ambizioso che punta su un modello scalabile e internazionalizzabile e che fa della diversificazione uno dei suoi punti di forza», spiegano le fondatrici ancora una delle fondatrici. Al canale B2C, infatti, si aggiunge quello B2B in cui convergono diversi soggetti che saranno inizialmente serviti in modo diretto in attesa di portarli a bordo di un marketplace digitale. Nella lista compaiono luxury hotel interessati a proporre il calice prêt-à-porter come prodotto da mini bar o gift personalizzabile, department store e spazi dedicati al design e alla moda, gli operatori della ristorazione che desiderano ampliare la lista dei vini al calice riducendo gli sprechi ma anche gli attori del mondo travel (compagnie aeree o di navigazione) in cerca di nuove idee per arricchire i servizi destinati alla clientela premium.
Le classiche enoteche o le gastronomie, per il momento, non sono invece una priorità – «anche se arriveranno», precisa Tettamanti – mentre rientrano nel target di clientela le aziende che pensano alle bottiglie monodose come opzione per la regalistica.
I produttori che hanno già sposato l'idea e il progetto di FirstClass sono al momento poco meno di una ventina e fra questi troviamo cantine note ed altre sconosciute al grande pubblico: da subito presenti a catalogo vi sono per esempio le proposte (Vermentino in primis) della spezzina Lunae Bosoni, della tenuta La Gigliola nel Chianti Classico e della Fattoria Sardi Giustiniani sulle colline lucchesi, specializzata nei rosati.
«Il nostro intento – spiega in proposito l’ad – è di rappresentare tutta la territorialità italiana: partiamo dalla Toscana ma guardiamo a tutto il mondo del vino italiano, con un’offerta che si estenderà prima Oltralpe e poi anche ai produttori neozelandesi o sudafricani».
La selezione è curata da una tecnologa del vino, Francesca Vigo (con esperienze radicate nel terroir toscano e in luoghi simbolo del buon bere come il Bordeaux) che opera in veste di consulente con un occhio di riguardo per i mono vitigni e le piccole realtà vinicole.
Alle cantine e ai produttori partner, inoltre, FirstClass propone anche il proprio sistema di imbottigliamento monodose per attivare servizi di campionatura del vino pregiato a scopo marketing oggi limitati per una questione di costi.Il lancio dell'e-commerce, ha concluso Tettamanti, è ovviamente solo l'inizio di un percorso a tappe che vedrà entro la fine dell'anno la chiusura del primo round di finanziamento di un milione di euro (da investitori privati e venture capital) che servirà a internalizzare la linea di imbottigliamento e a centralizzare la gestione dell'intera supply chain.
Quanto ai ricavi, il piano prevede un fatturato di 500mila euro nel primo anno di attività, il salto quadruplo a 2 milioni nel 2023 e l'ulteriore raddoppio (fino a 5 milioni) l'anno successivo. Un progetto (molto) ambizioso, come si diceva, che parte da due convinzioni: l'enorme potenzialità di sviluppo del mercato del vino venduto in monoporzione e il fatto che oggi in Italia non ci sono concorrenti, mentre le poche realtà attive all'estero lavorano su una selezione di etichette e con un packaging di modesta qualità.
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