Fisco, nel 2022 entrate tributarie su di 48,4 miliardi
La crescita sostenuta del Pil 2021 (+7,5%) ha influenzato l’incremento di gettito delle imposte autoliquidate
di Nicola Barone
2' di lettura
Nel 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 544.528 milioni di euro, con un incremento di 48.484 milioni sul 2021 (+9,8%). Lo rende noto il ministero dell’Economia e Finanze. L’incremento di gettito, precisa, è influenzato principalmente: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti delle proroghe e sospensioni dei decreti Rilancio e Agosto, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo, che hanno sostenuto, in particolare, il gettito dell’Iva e dalla crescita sostenuta del Pil 2021.
Effetto andamento del Pil
La crescita sostenuta del Pil 2021 (+7,5%), evidenzia il Mef, ha influenzato l’incremento di gettito delle imposte autoliquidate (Irpef +21,9%, Ires +43,4%). Nel solo mese di dicembre, precisa la nota, le entrate tributarie sono state pari a 58.512 milioni di euro (+3.822 milioni, +7,0% rispetto allo stesso mese del 2021). In particolare, le imposte dirette hanno registrato un aumento del gettito di 2.273 milioni (+9,0%) e le imposte indirette un incremento pari a 1.549 milioni (+5,3%). Le imposte dirette nel 2022 hanno mostrato un aumento di 26.234 milioni (+9,7%). Il gettito Irpef registrato un aumento del 3,9%.
Incremento gettito Ires
In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno segnato un +1,4% e quelle dei lavoratori autonomi del +6,6%, mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno registrato un aumento dell’1%. I versamenti in autoliquidazione hanno segnato un +21,9%. Significativi incrementi di gettito, evidenzia il Mef, si sono registrati per l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni (+1.046 milioni di euro, +103%) attribuibili sia al positivo andamento degli investimenti in essere in forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, sia agli andamenti favorevoli dei rendimenti. Si segnala poi l’incremento del gettito dell’Ires (+43,4%) legato all’aumento del numero dei contribuenti e dei versamenti medi. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha mostrato una diminuzione (-15,6%) mentre si registra un incremento per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+32,1%). Le imposte indirette, nel 2022, hanno registrato un incremento di gettito di 22.250 milioni (+9,8%).
Il contributo dell’Iva
All’andamento positivo ha contribuito l’Iva, con un aumento del gettito del 16%; in particolare, la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un +12,3%, mentre l’Iva sulle importazioni ha registrato un +47,3%. Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita. Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+8,1%), dell’imposta di registro (+7,8%) e dell’imposta sulle assicurazioni (+1%). Le entrate relative ai giochi hanno mostrato un aumento del 16,8%.
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