La ripartenza della riscossione

Fisco, ripresa graduale per le cartelle: 4 milioni sbloccate entro fine 2021

Fonti dell’Agenzia delle Entrate chiariscono che la ripartenza delle 20-25 milioni di cartelle ferme avverrà senza scossoni

Fisco, stop alle cartelle in agosto

2' di lettura

Ripartono le cartelle ma in modo “graduale’’. Secondo fonti dell’Agenzia Entrate-Riscossione infatti su circa 20-25 milioni di cartelle ferme, sarebbero solo 4 milioni quelle che si sbloccherebbero il 31 agosto. E non subito ma spalmate durante l’ultimo quadrimestre dell’anno. Si tratta di cartelle di pagamento, riferite prevalentemente ai ruoli che gli enti creditori hanno affidato all’agente della riscossione in prossimità dell’inizio della sospensione conseguente all’emergenza Covid, quindi marzo 2020.

Dal 1° settembre ripartono anche fermi e pignoramenti

Dopo la pausa della pandemia, dunque, il Fisco riaccende gli strumenti coattivi nei confronti dei contribuenti e dal 1° settembre, come noto, oltre alle cartelle ripartiranno anche ipoteche, fermi amministrativi e pignoramenti, compresi quelli di stipendi e pensioni. E, in assenza di modifiche dell’ultima ora, saranno riattivate anche le verifiche delle pubbliche amministrazioni per pagamenti oltre 5mila euro.

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Il piano di smaltimento previsto dall’Agenzia

La ripartenza delle cartelle, però, sarà graduale come detto. Una linea che, per la verità, era stata anticipata al Sole 24 Ore, già a fine luglio, in una intervista rilasciata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. «Per evitare un ingorgo difficilmente gestibile - aveva spiegato il numero uno dell’Agenzia - abbiamo previsto un piano di smaltimento che consente una distribuzione nel tempo in coerenza con i termini stabiliti dal legislatore, a cominciare dagli atti in scadenza».

I numeri delle Entrate sui pagamenti già effettuati

Nella stessa intervista Ruffini aveva sottolineato che, nonostante la sospensione, tra marzo 2020 e giugno 2021, circa 2 milioni di contribuenti hanno effettuato almeno un pagamento; quasi la metà aveva un piano di rateizzazione, cioè mezzo milione di persone, ha proseguito regolarmente a pagare; la gran parte dei contribuenti interessati dalla rottamazione ter e dal saldo stralcio, infine, pur potendo differire il saldo delle rate, ha effettuato almeno un versamento e un terzo di loro ha proseguito a pagare entro i termini originariamente previsti.

Dalla politica torna la richiesta di una nuova pace fiscale

E, con la ripartenza della riscossione, si riaccende anche il dibattito politico con la Lega che è tornata a chiedere una nuova pace fiscale o meglio una rottamazione quater. Operazione che trova il sostegno anche di altri segmenti della maggioranza, con l’eccezione di Liberi e Uguali. La richiesta che arriva dalla politica, però, si incrocia con la necessità di sciogliere innanzitutto il nodo di cosa rottamare stabilendo il perimetro di un intervento in questa direzione. La strada, al momento, potrebbe essere quella di agganciare la nuova rottamazione alla riforma della riscossione che il Governo ha messo in cantiere ma che vedrà la luce non prima del 2022.

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