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Fitporn, la start up di cibo salutare che punta su gusto ed estetica

Nata con l’idea di rendere “foodporn” il cibo healthy e adatto al fitness ha vinto il premio di start up più innovativa a livello europeo nel contest lanciato da NutraIngredients

di Gianni Rusconi

Uno dei prodotti Fitporn

3' di lettura

Che sia un fenomeno durevole è ancora tutto da scoprire, ma nell’era dei social basta relativamente poco per elevare una moda (passeggera) a tendenza. È probabilmente questo il caso del “foodporn” e del relativo hashtag popolato da centinaia di milioni di immagini. Di cosa stiamo parlando? Delle foto e dei video pubblicati online che ritraggono il cibo in modo spettacolare, enfatizzando la rappresentazione estetica di alimenti e piatti per suscitare (alla vista almeno) il desiderio e il piacere di mangiare.

Non è un termine nuovo – l'ha coniato la giornalista e autrice Rosalind Coward nel suo libro del 1984 “Female Desire” – ed è diventato assai popolare a metà degli anni 2000 con il boom di Facebook e poi di Instagram e Pinterest. Molto spesso, il foodporn ha però travalicato la sensazione di desiderio suscitata dal cibo attraverso i suoi colori e le sue forme, trasformando i “soggetti” fotografati (tendenzialmente pietanze ad alto contenuto calorico) in qualcosa di irrealistico e irraggiungibile. E non solo. La deriva del fenomeno, a colpi di immagini virali, ha indotto molti ad associare le pietanze gustose e belle da vedere al “junkfood” nocivo per il nostro organismo e il nostro fisico.

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Per combattere il luogo comune che vede solo i piatti appariscenti e ricchi di zuccheri e grassi essere “belli da vedere” è nata a Napoli (e dove sennò?) una start up che vuole rendere “porn” il cibo “healthy e fit”.
La missione di FitPorn è infatti quella di ripensare il concetto del foodporn in chiave fitness e offrire quotidianamente alla propria community idee e consigli sul mangiare in modo salutare ma senza rinunciare al gusto e allo sfizio, trasformando i classici alimenti per lo stare in forma in un’esperienza di sapore che non vuole essere da meno a quella offerta dai prodotti dolciari artigianali tradizionali.

L’avventura, completamente autofinanziata, inizia nel 2022 grazie all'intuizione dei suoi fondatori (Luca Barone, che ricopre il ruolo di ceo, Valentina Altobello, Paolo Barone e Alessio Nocera) e prende forma prima come marchio “incubato” presso un'azienda terza (All Supplements, dove lavoravano i quattro) e poi, dall'inizio di quest'anno, come società indipendente vera e propria. Nel mezzo, Fitporn ha saputo vincere (lo scorso ottobre) il premio di start up più innovativa a livello europeo nel contest lanciato da NutraIngredients (organizzazione di riferimento nell'industria nutraceutica) e, come confermano al Sole 24 Ore i suoi portavoce, generare da gennaio a dicembre dell'anno passato circa 400mila euro di entrate.

Al momento i 40 prodotti disponibili a catalogo sono distribuiti fra integratori, creme e dolci vari e riflettono una strategia che prevede la focalizzazione sul food funzionale. «Il nostro obiettivo – spiega il Ceo – è dare la possibilità a tutti di soddisfare il palato senza sentirsi in colpa, ma non escludiamo che le opportunità di business possano richiedere di ampliare il nostro portfolio, ma senza che il brand snaturato nella sua mission. Lavorando in questo settore da diversi anni, abbiamo capito che il mercato degli alimenti che hanno la capacità di influire positivamente su uno o più funzioni fisiologiche non offre molte soluzioni, e quelle disponibili il più delle volte non invogliano le persone ad approcciarsi alla cucina salutare».

Nel frattempo, Fitporn ha saputo destare l'interesse di catene di supermercati nazionali come Conad Adriatico (nelle regioni Marche, Abruzzo e Puglia) e Carrefour Sud Italia (in Puglia, Basilicata, Campania), creato le condizioni per firmare contratti con altre importanti insegne che vedranno il go-live a febbraio 2024 e stretto accordi commerciali con oltre 50 farmacie e una ventina di palestre in tutta Italia (anche se la maggior parte è localizzata al Sud).

Ad oggi gli utenti registrati si avviano a superare le 10mila unità e circa altrettanti sono gli ordini processati. Alla voce fatturato, invece, il piano di sviluppo della startup prevede di superare quota 500mila euro a fine 2023, raggiungendo il punto di pareggio, e di fare un grande exploit l'anno prossimo, aumentando la velocità di crescita con l'intento di toccare i due milioni di ricavi e porre le basi per l'accelerazione ulteriore del business per gli esercizi a venire: la proiezione (molto ambiziosa) per il 2028 è infatti di 10 milioni di euro e strada facendo la società punta a chiudere una raccolta di finanziamenti per 500mila euro.

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