Fluidità e colore nei nuovi arredi ibridi dove cadono le barriere tra casa e ufficio
In seguito alla pandemia le modalità di lavoro sono sempre meno schematiche e assorbono stili e caratteristiche del residenziale
di Antonella Galli
3' di lettura
Nella rapida trasformazione che sta investendo il settore degli arredi per i luoghi di lavoro le parole guida sono due: fluidità e colore. Incrociandole, si individua la direzione intrapresa da questa area progettuale e produttiva che fino a qualche anno fa era ritenuta un mondo a parte.
Ora è in corso – complici il lungo periodo pandemico e le evoluzioni tecnologiche - un’ibridazione senza precedenti con tendenze, stili e caratteristiche propri del residenziale. Le ragioni sono note: il tempo e i modi del lavoro sono sempre meno schematici, l’operatività è continua, a casa come in viaggio, negli hotel come nei locali pubblici, senza orari prefissati. Gli uffici finalmente assorbono il brio e il colore che un tempo si riservava alle case, con morbidezze e finiture che alleggeriscono e rallegrano gli spazi.
Ne è una prova il percorso di Mara, azienda fondata oltre sessant’anni fa a Brescia, oggi sulla cresta dell’onda per le proposte nel settore operativo, con una propensione ad ampliarsi agli spazi residenziali e contract. Il colore caratterizza le proposte più recenti, grazie a una palette che include il rosso scarlatto e vari toni di rosa, fino al blu notte, che saranno in mostra al Salone; tra i modelli in evidenza, il tavolo Follow Meeting Large, parte della grande famiglia Follow, prima collezione al mondo di tavoli regolabili in altezza con sistema meccanico. Follow Meeting Large spicca per le dimensioni (fino a 3 metri x 1,40) e per la doppia base in acciaio, grazie a cui si trasforma da base operativa a spazio di interazione e convivialità, attorno a cui incontrarsi.
Il colore è anche l’elemento distintivo delle proposte di Fantin, azienda specializzata in arredi e complementi in metallo, che ha avviato con il designer Giulio Iacchetti la collezione Hug, nome ispirato dal dettaglio delle giunture in tubolare, che quasi si abbracciano nella intersezione tra elementi verticali e orizzontali.
Salvatore Indriolo, direttore creativo di Fantin, sottolinea come «l’introduzione del tubo a sezione tonda, punteggiato dall’innovativo abbraccio delle giunzioni, si distacca dalle precedenti collezioni – fatte da telai a sezioni ortogonali – allargando un’offerta contraddistinta sempre da prodotti funzionali e di assoluta pulizia formale». Al primo elemento della collezione, un tavolo dotato di accessori come il gancio per la borsa, il portapenne e il vassoio contenitore, si aggiunge quest’anno una serie di sgabelli con piano circolare e struttura in tubolare, realizzabili in trentacinque colori ottenuti con vernici a polvere atossiche. Le belle tinte e la morbidezza delle linee rendono i pezzi di Hug trasversali nell’uso e nell’ambientazione, così come la nuova madia contenitore Semiton, proposta da Arper, su disegno di Garcia Cumini, un sistema personalizzabile composto da una base in alluminio che supporta moduli contenitori in diverse altezze e configurazioni (con ante o senza, con scaffalature aperte o chiuse su un lato). La personalizzazione avviene anche attraverso i colori dei pannelli o le impiallacciature in legno con cui realizzare le finiture superficiali. Si pongono trasversalmente ad ambienti e situazioni, dal residenziale al contract, all’ufficio, anche le nuove sedute della collezione Carell di Segis, firmate da Alejandro Valdés, che l’azienda senese presenterà in fiera. Lineari, leggere, confortevoli, le sedute imbottite a uno o due posti inseriscono sulla struttura in tubolare verniciato, completata da braccioli in massello o multistrato, una morbida superficie continua ed ergonomica. Anche qui il colore rappresenta un’opzione rilevante, grazie a un ventaglio ampio di possibilità, che abbracciano anche tinte squillanti come il giallo, il verde e il rosso.
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