Fondazione Cariplo punta sulla Factory per aiutare i giovani
di Giovanna Mancini
2' di lettura
I giovani al centro. I giovani e il lavoro che non c’è o che richiede continui aggiornamenti per adeguare le competenze già apprese alle rapide trasformazioni innescate dalla tecnologia.
È a loro che Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, rivolge il suo pensiero presentando le attività per il 2018 dell’ente che celebra i 200 anni di vita. Quasi 185 milioni di euro destinati anche quest’anno alle azioni di filantropia che da sempre persegue la Fondazione, negli ambiti di Arte e cultura (34 milioni), Ambiente (12,3 milioni), Ricerca scientifica e innovazione (22,8 milioni), Servizi alla persona (46,4 milioni).
Nel 2019 Guzzetti lascerà, dopo 22 anni, la presidenza dell’ente: «Ma andrò via sereno – ha detto – perché so che questa è un’istituzione di cui chiunque arriverà non potrà recidere le radici». Guzzetti ha rivendicato le 30mila erogazioni fatte in questo tempo «senza mai uno scandalo. In questi anni abbiamo messo in piedi una realtà di cui sarà difficile cambiare il Dna». Una Fondazione in salute, il cui patrimonio è salito negli ultimi mesi a 8,4 miliardi, superando la «soglia psicologica» degli 8 miliardi, come ricorda il direttore generale, Sergio Urbani: «Siamo tra le 20 più grandi fondazioni al mondo e questo ci rende orgogliosi», ha spiegato. Tante le iniziative e i nuovi progetti, ma Urbani ha voluto mettere l’accento soprattutto su un importante traguardo che sarà raggiunto la prossima primavera, quando si costituirà, dopo un lavoro di un anno e mezzo, la 16ª Fondazione di Comunità creata in 15 anni, quella di Milano, resa possibile dall’aiuto di tante associazioni e realtà locali di volontariato. «Proseguiamo inoltre nel nostro impegno nel contrasto di tutte le forme di povertà – ha detto il direttore generale -. Da quella educativa, con un progetto che vale 22 milioni di euro, a quella alimentare, che vede finanziamenti per 25 milioni in tre anni».
Sul fronte dei giovani e della creazione di lavoro, il «fiore all’occhiello», come lo definisce Urbani, è la Cariplo Factory che ha sede negli spazi dell’ex Ansaldo Breda a Milano: un laboratorio di 2.600 mq dove sono state attivate circa dieci piattaforme, in collaborazione con soggetti come Fastweb, Microsoft o Novartis, per dare ai giovani l’opportunità di apprendere gli strumenti tecnologici più innovativi e il loro utilizzo nel mondo delle aziende.
A breve, inoltre, la Fondazione lancerà un fondo di Venture Capital per accompagnare la crescita delle start up italiane che, conclude Urbani, «sono tante e dinamiche, ma troppo piccole e devono essere aiutate a crescere».
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