Fondazione Crt, Palenzona si candida alla guida
La lista con le firme per il presidente di Prelios sarà presentata martedì 18 aprile. Lo scontro con il presidente uscente Quaglia
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Fabrizio Palenzona, ex vicepresidente di Unicredit e attuale presidente di Prelios, ha ufficializzato la decisione di candidarsi alla presidenza della Fondazione Crt in una lettera inviata ai consiglieri di indirizzo. La lista con le firme sarà presentata martedì mattina, prima della riunione del consiglio di indirizzo convocato alle ore 15 per eleggere il nuovo presidente per il quadriennio 2023-2027. È infatti in scadenza il mandato dell’attuale presidente Giovanni Quaglia, eletto a maggio 2019. L’esito dello scontro Quaglia-Palenzona non è scontato perché prevale la prudenza e i consiglieri più vicini alle istituzioni non hanno preso posizione e stanno cercando di mediare per raggiungere un accordo che consenta di mantenere un clima di concordia.
Il programma di Palenzona
Nel programma inviato ai consiglieri Palenzona indica l’obiettivo di costruire una rete con le Fondazioni del Nord-Ovest, che raccolgono la metà del patrimonio delle fondazioni bancarie italiane, «per trovare denominatori comuni, obiettivi condivisi e strategie di collaborazioni». Il presidente di Prelios mette al centro anche nuovi criteri per le erogazioni, maggiore trasparenza e condivisione in ogni settore (nomine, decisioni su investimenti ed erogazioni, organizzazione uffici, comunicazione) e un maggiore coinvolgimento del cda e del cdi nelle scelte strategiche e di indirizzo.
Palenzona sottolinea la necessità di «recuperare i rapporti con le istituzioni locali, in parte incrinati dalle ultime vicende» e di «promuovere una cultura istituzionale che non indulga nell’autoreferenzialità e in scelte di basso profilo, meramente basate sulla ricerca di consenso e di evidenza mediatica». Alcuni di questi punti toccano tasti a cui sono sensibili quei consiglieri che nei mesi scorsi hanno contestato lo scarso coinvolgimento su operazioni come l’investimento della Fondazione in Generali.
Palenzona punta anche a «ristabilire un rapporto fecondo e costruttivo con le province del cosiddetto “altro Piemonte”, che non possono e non devono sentirsi abbandonate a se stesse». «Torino deve praticare un ruolo di leadership non solo sul versante piemontese, ma anche sullo scenario più vasto di un nord ovest alle prese con profonde trasformazioni economiche e sociali» spiega l’ex vicepresidente di Unicredit che pensa anche a strumenti come il trust per chi fa donazioni alle fondazioni bancarie per dare garanzie sul conseguimento dello scopo per cui dona. Il programma individua Cultura come motore per costruire una nuova cittadinanza.
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