moda e cultura

Fondazione Pistoletto e Casa Zegna insieme per una mostra diffusa sul territorio biellese

3' di lettura

Da mercoledì 17 aprile a domenica 13 ottobre, Biella e Trivero ospitano “Padre e Figlio”, percorso espositivo diffuso a cura di Alberto Fiz. che pone in dialogo la produzione artistica di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) con quella del padre Ettore Pistoletto Olivero (Arnodera, Val di Susa, 1898 – Sanremo, 1981).

La mostra si articola in tre sedi emblematiche del territorio biellese: Palazzo Gromo Losa, storica dimora signorile restaurata e messa a disposizione della città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Casa Zegna, sede dell'archivio storico e spazio espositivo dell'omonima fondazione.

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I lavori di Michelangelo Pistoletto, tra i maggiori protagonisti della scena artistica internazionale e quelli del padre Ettore, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte, rappresentano il punto di partenza di un serrato confronto col tema del rapporto padre – figlio, declinato in molte delle sue implicazioni e sfumature.

Oltre cento opere e video
Attraverso le opere esposte e nei video-dialoghi realizzati con il curatore e con Anna Zegna, Michelangelo Pistoletto ha dato espressione a una concezione non unidirezionale del rapporto padre – figlio: lasciare un'eredità ai padri, anziché affidare unicamente ai figli la responsabilità di comunicare il sapere e le passioni dei genitori. Il tema dei rispecchiamenti che consegue da questa visione della relazione genitoriale - che in questo caso coincide anche con quella maestro-allievo - si manifesta in articolati e talvolta provocatori accostamenti proposti dal percorso espositivo.

«La mostra, ricca e variegata, consente una lettura a più livelli rispetto ad un tema di grande attualità. Partendo dal dialogo tra Michelangelo Pistoletto e suo padre, è possibile interrogarsi sui concetti di tempo storico e tempo soggettivo, ma anche sulla necessità di accettare le differenze da cui può scaturire, persino, un'intima complicità», afferma Alberto Fiz.

Tre gli interventi video realizzati per l'occasione: Autoritratto attraverso mio padre, dialogo tra Michelangelo Pistoletto e Alberto Fiz; Lasciare un'eredità ai padri, conversazione tra Pistoletto e Anna Zegna sul rapporto tra le rispettive famiglie e sul rapporto arte/impresa, e L'Arte della Lana, nel quale Pistoletto, insieme a Anna Zegna, mette a confronto le tecniche tradizionali di lavorazione della lana con l'attuale processo produttivo prendendo ispirazione dall'omonimo ciclo di dipinti di Ettore Pistoletto Olivero.

Biella candidata a “network Unesco”
Padre e Figlio presenta oltre cento opere tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie e si tiene in un anno molto significativo per la città di Biella, che nel 2019 proporrà la propria candidatura al network Unesco delle città creative, avendo proprio Michelangelo Pistoletto quale ambasciatore ufficiale per il progetto. Michelangelo Pistoletto ha realizzato un simbolo del Terzo Paradiso dedicato alla candidatura e ha già fatto sottoscrivere un manifesto di sostegno ai suoi “ambasciatori” nel mondo. Biella, attivo polo manifatturiero dove l'industria moderna prosegue una tradizione secolare tramandata di padre in figlio, è esempio virtuoso di come arte e imprenditoria possano collaborare attivamente, giovando non solo all'economia locale ma impegnandosi nella creazione di luoghi di aggregazione e di cultura.

Il tema della mostra si intreccia strettamente con il profondo legame di Ettore e Michelangelo con la città e con la famiglia Zegna, le cui prime committenze ai Pistoletto risalgono al 1929, quando Ermenegildo, fondatore dell'azienda e imprenditore illuminato con la chiara consapevolezza che l'impresa dovesse assumere una responsabilità sociale e artistica, commissionò a Ettore un ciclo di graffiti su L'Arte della Lana. Oggi Fondazione Zegna è partner di molte delle iniziative di Cittadellarte tra cui il progetto Visible e UNIDEE - Università delle Idee. Questa mostra rappresenta la conclusione di un'ideale trilogia di momenti espositivi che hanno indagato il rapporto tra Michelangelo Pistoletto e il padre, cominciata nel 1973 con un omonimo evento Padre e Figlio, proposto a Torino nella galleria di Gian Enzo Sperone, e proseguita nel 2008, ancora a Torino con Ettore e Michelangelo. I coetanei proposta dalla galleria Persano.

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