Finanza sostenibile

Fondi e infrastrutture green, Foresight punta sui risparmiatori italiani

Il gestore inglese specializzato in private equity pensa al retail per le sottoscrizioni dell’Italian Green Bond Fund. Ecco la strategia

di Daniela Russo

Bond sempre più green: nel mondo circa 2mila miliardi di dollari

2' di lettura

Foresight Group guarda agli investitori retail italiani. Il gestore inglese, leader negli investimenti infrastrutturali e di private equity con circa 8 miliardi di euro di capitale in gestione, attivo in Italia dal 2008, sta valutando la possibilità di aprire al nuovo target di clientela le sottoscrizioni dell’Italian Green Bond Fund (Igbf), primo fondo destinato a finanziare infrastrutture green lungo tutta la Penisola. Al vaglio la possibile quotazione, da realizzare nei primi mesi del 2022. Foresight Group è presente in Italia con tre veicoli dedicati al settore infrastrutturale e a quello fotovoltaico, che hanno investito oltre 300 milioni di euro in progetti di energia da fonti rinnovabili e interventi di efficientamento energetico.

Modello Pir alternativi ed Eltif

«Nel Regno Unito – commenta Diomidis Dorkofikis, partner di Foresight Group – abbiamo già lanciato due prodotti quotati che investono in infrastrutture energetiche. Su oltre 7 miliardi di masse investite, circa il 40% proviene da clientela retail. Sulla base di questa esperienza abbiamo avviato colloqui con Borsa Italiana per ampliare l'offerta sul mercato nazionale, guardando con interesse al modello dei Pir Alternativi. In particolare, vorremmo aprire l'Igbf alla clientela retail attraverso la quotazione sul segmento MIV di Borsa Italiana».

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Il fondo sarò composto da bond a loro volta quotati su ExtraMot, con target yield vicino al 5% al momento della quotazione. «Ci proponiamo di ottenere l'autorizzazione anche come Eltif – aggiunge Dorkofikis –, per permettere ai gestori di Pir Alternativi di usufruirne».

Le operazioni già realizzate in Italia

Sono otto le operazioni già effettuate dal team italiano, per investimenti dal valore superiore ai 70 milioni di euro che interessano sei diversi ambiti delle energie alternative. Lo strumento utilizzato è il project bond, come quelli dal valore complessivo pari a 17,3 milioni di euro destinati a finanziare l'installazione di illuminazione pubblica stradale Led in sei Comuni di Umbria, Molise e Campania.

Tra gli interventi più recenti, lo scorso luglio, l'arrangement e la sottoscrizione di una serie di project bond, quotati su Borsa Italiana sul segmento dedicato ExtraMot Pro, del valore complessivo di 12,85 milioni di euro, destinati alla realizzazione di un impianto di biogas in Sardegna di capacità pari a circa 30.000 tonnellate l'anno. Tra i sottoscrittori, per una quota pari a 5,35 milioni, c'è anche Sfirs (Società Finanziaria Regione Sardegna).

Foresight Group ha sottoscritto una quota senior pari a 7,5 milioni di euro attraverso Igbf. Il bond, pienamente ammortizzato con interessi semestrali e rimborso del capitale, è stato emesso da BS Green.

Il gap italiano

«In italia – commenta Dorkofikis – c'è un gap finanziario da colmare quando si parla di infrastrutture energetiche, soprattutto per le opere di dimensioni piccole e medie. Il nostro fondo, patrocinato dalla Banca europea per gli Investimenti, si propone di rispondere a questa esigenza, individuando i diversi progetti da sostenere. Ci interfacciamo in modo diretto con gli sviluppatori, a cui offriamo una soluzione di finanziamento a lungo termine, senza vincoli. Gli otto bond già emessi, che ci vedono esposti si sei diversi settori, si caratterizzano per portafoglio senior secured e durata media intorno ai 7,4 anni».


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