Salvini: sei impegni per cambiare l’Italia e basta canone Rai. Letta: Pontida oggi provincia dell'Ungheria
I punti chiave
- Letta: Meloni non mette discussione struttura patriarcale
- Meloni: non faccio quello che dice Orban ma interesse nazionale
- Lega, Bossi non partecipa al raduno di Pontida
- Salvini: Ecco i 6 punti per cambiare la nostra grande Italia
- Salvini a Draghi: parla di pupazzi? Tagli le bollette
- Letta, Pd unico vero grande partito nazionale
- Letta: Pontida oggi provincia dell'Ungheria
- Calenda, con Meloni rischio spread a 400
- Fratoianni (Verdi-Si), si abbassino toni e polemiche
- Malpezzi (Pd), se destra sceglie Orban ci mette fuori Ue
Salvini: Draghi? parole gravi, se sa parli
«Draghi se sa parli, se dice che c’è gente corrotta e pagata, pupazzi prezzolati. Io sono pagato dagli italiani, sono a processo per aver difeso i confini italiani dai clandestini stranieri. Sono parole gravi. Se sa che qualcuno è corrotto da potenze straniere, è pupazzo o al soldo di potenze straniere... è gravissimo. Se il premier sa che qualche politico o giornalista o imprenditore è pagato allora vada fino in fondo. Sennò che figura ci fa l’Italia? Draghi fai nomi e cognomi». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Zona Bianca, in onda in prima serata su Retequattro.
Letta: Meloni era in governo che portò a bancarotta
«La Meloni è stata nell’ultimo governo di centrodestra, che ha portato l’Italia alla bancarotta. Meloni era ministro delle politiche giovanili e la disoccupazione giovanile passò dal 21% al 31%». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a In Onda, su La 7.
Renzi: Sicilia non crescerà con sussidi e assistenzialismo
«La Sicilia non crescerà con sussidi e assistenzialismo. Quando io vedo, in alcuni quartieri palermitani, arrivare la gente con la tesserina gialla e dire ’papà mio’, mi chiedo come si faccia a fare una campagna che è tutta basata sul clientelismo e sul voto di scambio. Vedremo quello che accadrà, io non giudico». Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine di un’iniziativa elettorale presso i Giardini del Massimo a Palermo.
Lega-Pd, nelle piazze due idee contrapposte di Italia
Due idee di Italia contrapposte, separate anche fisicamente da una trentina di chilometri, e a sette giorni dal voto. Chi esalta «concretezza dei valori e buon governo locale» dimostrato sul campo dai sindaci e chi scommette tutto su autonomia regionale, flat tax e il revival dei decreti Sicurezza di salviniana memoria. Si è giocata sui contenuti - più che sui numeri, inevitabilmente a favore della Lega - la sfida delle “piazze” andata in scena in contemporanea in Lombardia tra la Lega di Pontida e il Pd dei sindaci che in centinaia hanno occupato la piazza dell’Arengario, l’antico palazzo comunale di Monza
Meloni: contestatori a nostri comizi, Lamorgese spieghi se si sta cercando incidente
«Poi un giorno dovrei capire perchè nelle nostre manifestazioni c’è sempre un gruppo di contestatori che viene fatto entrare in piazza nella speranza che ci sia qualche problema. Vi ringrazio che non gli rispondete, che non state creando problemi, è la sesta manifestazione di fila che l’ordine pubblico fa entrare contestatori». A denunciarlo, durante un comizio a Caserta, Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, reagendo ad alcune contestazioni. Successivamente la leader di Fdi rincara la dose postando un video, nella quale annuncia di aver chiamato per chiedere spiegazioni il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Anzaldi (Iv): azzerare canone significa Italexit della tv
«Azzerare il canone Rai come dice Salvini? Significa andare verso l’Italexit, far diventare l’Italia primo paese europeo senza servizio pubblico radiotv, con l’informazione in mano solo alle tv private. La Rai deve rispettare il Contratto di Servizio ed eliminare gli sprechi». Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. «La Lega è al governo della Rai - twitta ancora Anzaldi - da 5 anni, prima con Foa presidente e ora con Fuortes che ha dato alla destra 5 direttori su 8 (Tg2, Isoradio, Tgr, Rainews, Rai Parlamento) oltre a innumerevoli assunzioni esterne: in questi anni Salvini e Conte hanno lottizzato di tutto».
Superbonus, Conte: orgogliosi di spinta economica sostenibile
«Grazie al Movimento 5 Stelle da 2 anni riusciamo a lavorare e ad avere un reddito dignitoso, a mangiare una pizza la sera’. I lavoratori del settore edile mi hanno spiegato che due anni fa, prima del Superbonus 110%, non c’erano più prospettive di lavoro. Siamo orgogliosi di aver dato una spinta economica nel segno della sostenibilità ambientale a un intero comparto. Al fianco di chi lavora, sempre». Lo scrive su Facebook il presidente del M5s, Giuseppe Conte.
Di Maio a Letta: facciamo sempre più squadra, rimonta possibile
«Facciamo sempre più squadra, insieme e uniti è possibile una rimonta sorprendente. La destra non ha vinto. Con Meloni, Berlusconi e Salvini si rischia una catastrofe economica. Il voto utile esiste ed è alla coalizione progressista. Ora il colpo di reni finale». Così Luigi Di Maio su twitter rivolgendosi al leader del Pd Enrico Letta, nel giorno della convention di Monza, dove i dem hanno riunito i sindaci del centrosinistra per la manifestazione ’I Comuni per l’Italia’, iniziativa organizzata in concomitanza con il raduno leghista di Pontida.
Della Vedova: Meloni vuole la fine dell’Ue
«Nel 2014 Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia volevano uscire dall’Euro. L’anno scorso ha firmato il manifesto sovranista di tutta la destra più estrema. Nella legislatura che sta finendo ha depositato una riforma per togliere la preminenza del diritto Ue. Ieri FdI ha votato per Orban al PE. Oggi dice che il rapporto tra diritto Ue e diritto interno è un tema da approfondire (sic.). E’ tutto chiaro, Meloni non vuole l’integrazione europea e sogna l’Europa delle patrie, cioè la fine dell’Ue, in alleanza con il parafascista Orban». Lo dichiara il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.
Zaia: su autonomia prossimo governo non ha scelte
«Io dico che questo governo non ha scelte: chiunque va a governare, non avrà scelta». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia riferendosi alla riforma dell’autonomia che ha più volte sollecitato a Pontida, anche con una bandiera del leone di San Marco e la scritta ’Autonomia subito’ che è stata mostrata sul palco dai suoi consiglieri durante tutto il suo intervento. E ha aggiunto: «Sento qualche discorso che dice: dobbiamo tutelare l’unità nazionale e la Costituzione. No, siamo noi che tuteliamo la Costituzione perché c’è scritto che possiamo avere l’autonomia e chi è contro l’autonomia è contro la Costituzione».
Meloni: non faccio quello che dice Orban ma interesse nazionale
«Io sono d’accordo con un’Europa seria. Orban farà le sue scelte, ma io non faccio quello che dice Orban. Io non faccio quello che dice nessuno, io guardo solo all’interesse nazionale italiano». Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, a Mezz’ora in più, su Rai tre
Meloni: tema su rapporti ordinamento nazionale e Ue c’è
«Quindi un tema aperto nei nostri ordinamenti, nazionale ed europeo, che si debbano amalgamare, è un tema che esiste». Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, a Mezz’ora in più, su Rai tre. «Gli organismi europei decisionali sono organismi di governo, noi diciamo che la sovranità appartiene al popolo e si manifesta nelle scelte parlamentari. È un dibattito che dobbiamo porre con garbo e questo non significa uscire dall’Ue ma di dare dei correttivi o di stabilire che riconosciamo l’articolo 11 della Costituzione. E’ un tema di organizzare meglio la difesa dell’interesse nazionale in una dinamica europea»
Meloni: mai detto di modificare e abrogare legge 194, rispettare equilibrio
«Non ho mai detto di modificare e abrogare la legge 194, vorrei aggiungere il diritto che le donne che si fossero trovate nella condizione di abortire perché non avevano alternative, possano avere questa alternativa». Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ospite a ’Mezz’ora in più’ su Raitre. A proposito dell’obiezione di coscienza, ha aggiunto la leader di Fdi, «siamo riusciti a creare un equilibrio: difendere la libertà delle persone di fare le loro scelte e quella di persone che non se la sentono. Non mi risulta che una donna non abbia potuto abortire in Italia».
Letta: Italia di Pontida è Nord contro Sud, non va da nessuna parte
«Lo dico a quelli che in questo momento stanno andando a Pontida: l’Italia in cui è tutto il partito del Nord contro il partito del Sud non andrà da nessuna parte, perché l’Italia è una e unita». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, in un passaggio del suo intervento ’I Comuni per l’Italia’ a Monza.
Lega, Bossi non partecipa al raduno di Pontida
Il fondatore della Lega, Umberto Bossi, assente dal raduno leghista del suo partito a Pontida, a cui era stato invitato formalmente nei giorni scorsi. Bossi, che domani festeggia il suo 81/o compleanno, è rimasto nella sua Gemonio, come rivela il figlio Renzo che ha postato su Facebook una foto dei due insieme, scrivendo: «Un giorno per la famiglia, per gli affetti. In questi anni tanta gente cara, tante battaglie e quelle importanti sempre nel cuore», aggiungendo le iniziali dell’ex segretario leghista U.B. e la parola Gemonio.
Salvini: azzerare il canone Rai, per aiutare chi in difficoltà
«Zero canone Rai, zero. Si può fare, lo fanno altri 10 Paesi». È la proposta fatta dal leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco del raduno leghista di Pontida spiegando che è «uno dei piccoli esempi di cose che si possono fare». E ha aggiunto: «90 euro per un pensionato e un disoccupato significa fare la spesa tre volte in più. Penso che possiamo permetterci di azzerare il canone Rai per aiutare qualche italiano a mangiare di più». E ha concluso rivolgendosi ai manifestanti sul pratone: «Siete d’accordo? Allora approvato dal Consiglio dei ministri, un Consiglio dei ministri informale”.
Letta: Nessun destino è scritto, in questi 7 giorni possiamo cambiarlo
“In questi giorni, nei 7 giorni che abbiamo davanti, abbiamo l’occasione di cambiare un destino già scritto. Ma nessun destino è già scritto se vogliamo che cambi e noi vogliamo che cambi. Sta a noi cambiare il destino del nostro Paese”. Lo ha detto Enrico Letta alla manifestazione dei sindaci a Monza.
Meloni, Sud si risolleva con progetti ambiziosi
“Se ci crediamo davvero, il Mezzogiorno può risollevarsi”. Così a Matera la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Questa Nazione e questo Mezzogiorno - ha aggiunto - si rimettono in piedi se fai funzionare le cose e se hai progetti ambiziosi”. “Il declino non è un destino”, ha poi detto Meloni, ripetendo uno slogan lanciato dal pubblico che sta assistendo al comizio in piazza Matteotti, a poca distanza dal centro storico della Città dei Sassi.
Decaro, Pd prenda impegno di mettere in sicurezza paese
“Credo che il Pd debba prendere un impegno con tutti i sindaci delle Marche e con tutti i sindaci del nostro Passe: dobbiamo mettere in sicurezza il nostro Paese e fare delle scelte chiare sul clima”. Così il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel videomessaggio inviato all’evento elettorale ’I Comuni per l’Italia’, a Monza. “Quelle persone che sono morte e quelle comunità nelle Marche devono avere delle risposte che il Pd può dare e deve dare”, ha aggiunto Decaro, sottolineando, rivolto a Letta, che “tu, Enrico, sei stato l’unico leader di partito in questi mesi di campagna elettorale a parlare di contrasto ai cambiamenti climatici”.
Renzi, Conte spieghi perché cancellò unità missione dissesto
“Conte dovrebbe venire a raccontarci perché chiuse l’unità di missione del dissesto idrogeologico. Nelle Marche ci sono stati 11i morti. Quel torrente si chiama Mise, è un torrentaccio come tanti torrentacci che ci sono nel nostro Paese, che aveva già creato dei danni nel 2014. Da premier misi 45.100.000 euro per fare la cassa di espansione del Mise e con Renzo Piano mettemmo una struttura dedicata, ad hoc, per fare lo sblocco della burocrazia. Conte, il primo atto che fece, nel giugno 2018, e’ stato cancellare l’unita’ di missione”. Cosi’ il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Lamezia Terme. “Conte anziché minacciare fisicamente gli altri - ha aggiunto Renzi - vieni a fare un confronto civile su quelle cose che hai fatto. Facciamolo in Calabria un bel confronto su chi ha fatto qualcosa in questo nostro Paese; facciamo un confronto civile senza evocare le scorte, ma ragionando contemporaneamente e parlare concretamente dei contenuti”.
Salvini: Ecco i 6 punti per cambiare la nostra grande Italia
“Questo è l’impegno dei ministri e governatori a firmare i 6 impegni per prendere per mano questo Paese e cioè stop bollette, autonomia, flat tax, Quota 41, decreti sicurezza e giustizia giusta. Questo è il sacro impegno della Lega a cambiare questo Paese”. Così Matteo Salvini, svelando la sorpresa della Lega a Pontida, consistente nella firma dei governatori e ministri al suo “impegno per l’Italia”.
Toffanini (FI), riforma pensioni colmi gap contributivi a tutela giovani
“Mettere al sicuro il futuro dei giovani significa anche pensare a un sistema previdenziale adeguato e prospettico. In un mercato del lavoro che richiede maggiore flessibilità, sia per esigenze dei cicli produttivi non sempre costanti per la crisi che stiamo vivendo, sia perché i giovani stessi vogliono fare più esperienze lavorative che prevedono dimissioni e nuova ricerca di lavoro, occorre prevedere un sistema previdenziale in cui i buchi contributivi possano essere facilmente recuperati. Gli interventi del prossimo governo dovranno mirare proprio a questo, a colmare i gap contributivi, iniziando dal periodo dedicato agli studi universitari. Se vogliamo garantire pensioni adeguate , è indispensabile che sia assicurata a tutti continuità contributiva. Solo in questo modo, tenendo conto sia dell'età anagrafica che dei contributi versati, potremo raggiungere un sistema previdenziale equo e non discriminatorio, che guardi ai giovani di oggi e pensi alle donne e agli uomini di domani”. Lo dichiara la senatrice di Forza Italia Roberta Toffanin, responsabile nazionale del dipartimento lavoro del partito.
Sala, non tutto come sembra, abbiamo fiducia in italiani
“Abbiamo fiducia negli italiani. Non è tutto come sembra, non è tutto scontato, ma bisogna con fiducia guardare al Paese e ai nostri concittadini, come fanno i sindaci”. Così il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo all'evento elettorale Pd ‘I Comuni per l'Italia', in corso a Monza, ricordando che “negli anni 70 l'Italia votava a destra ma la forza progressista del Paese portava avanti battaglie come il divorzio e l'aborto”.
Boccia (Pd), non lasceremo destra blocchi investimenti
“Salvini e Meloni che continuano a minacciare modifiche al Pnrr hanno mai chiesto ai sindaci se sono d’accordo nel fermare gli investimenti già avviati? Nel 60% dei casi i sindaci sono soggetti attuatori dei progetti del Pnrr, la destra ha chiesto la loro opinione? “: il responsabile Regioni e Enti Locali del Pd Francesco Boccia ha posto la domanda nel corso della manifestazione del partito in corso a Monza, ’I comuni per l’Italia’. “Abbiamo voluto e ottenuto il Pnrr per ridurre le diseguaglianze su scuola e sanità pubblica, assistenza e trasporto pubblico locale. Non permetteremo - ha aggiunto - che la destra blocchi gli investimenti già programmati: sud, aree interne e di montagna, periferie delle città metropolitane erano e restano le priorità del Partito democratico”.
Gualtieri, voto grande ballottaggio tra noi e destra
“Poche volte come questa l’Italia si trova a un bivio. Tutto questo ci dice di proseguire con determinazione sulla strada di politiche Ue e nazionali, ma per affrontare e vincere questa sfida abbiamo bisogno che l’Italia non torni indietro ai governi di Berlusconi, Meloni e Gelmini”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un videomessaggio alla manifestazione del Pd ’I Comuni per l’Italia’ in corso a Monza. Per questo, “è nostro dovere - ha aggiunto Gualtieri - scendere in campo per dire agli italiani che questo è un voto fondamentale, è un grande ballottaggio. Ci sono solo due voti possibili: la destra, che fa tornare indietro sui diritti e sullo sviluppo, oppure proseguire sulla strada per rendere il paese più giusto e inclusivo. Queste elezioni le possiamo vincere”.
Calenda, con Meloni rischio spread a 400
“Giorgia Meloni non ha ancora chiaro il concetto di democrazia liberale, che è la base per chi inizia a fare politica. Stare con Orban contro Francia e Germania è esattamente il contrario rispetto alle esigenze che ha l’Italia di un ancoraggio saldo all’Unione Europea”. lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in una intervista a Formiche.net. “Il rischio che prevedo con un eventuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni è di vedere lo spread a quota 400 e di uscire dalle linee europee dei Paesi fondatori”.
Fratoianni (Verdi-Si), si abbassino toni e polemiche
“In questa campagna elettorale vorrei fare a tutti e a tutte un invito, invece di concentrarsi sulla polemica quotidiana reciproca, con i toni che abbiamo visto in queste ore, bisognerebbe stare sul merito dei problemi ed indicare qual è per ciascuno di noi la possibile soluzione. E ci sono alcune priorità”. Lo afferma Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra dai microfoni di Skytg24. “Sul caro bollette - prosegue il leader di SI - ne sentiamo ogni giorno, sentiamo slogan o poco altro, ma perché si deve pensare ad altro debito con uno scostamento di bilancio per sostenere decine di migliaia di imprese e milioni di famiglia che non riusciranno a pagare, quando le risorse necessarie ci sono? E si trovano nella pancia di quelle compagnie energetiche che si ritrovano con decine e decine di miliardi di euro in extraprofitti. Oppure la tragedia delle Marche è l’ultimo episodio di un cambiamento climatico sempre più evidente. In un Paese nel quale il rischio idrogeologico è sempre un’emergenza per il domani ma mai per l’oggi, e si continuerà a consumare suolo e a non intervenire nella difesa e nella cura del territorio”.
Malpezzi (Pd), se destra sceglie Orban ci mette fuori Ue
“Se la destra sceglie l’Ungheria mette l’Italia fuori dalla Ue e a rischio gli interessi nazionali. Orban in Europa è il miglior amico di Putin e il peggior nemico della democrazia. Preoccupazione per il ritorno al sovranismo di Meloni dopo una campagna elettorale da finto moderata”. Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta la proposta della Commissione Ue di tagliare i fondi all’Ungheria visto il permanere in quel paese del rischio di violazione dello stato di diritto.
Bordoni (Lega): Regolamentare settore guide turistiche e stop abusivismo
“Anche oggi le guide turistiche regionali, a Roma e nelle città d’arte, dovranno fare i conti con stranieri abusivi e personaggi improvvisati senza un regolare permesso per esercitare la professione, che finiscono per raggirare i turisti”. Così Davide Bordoni, candidato con la Lega Salvini Premier in Senato nel collegio plurinominale Lazio 1. “Se verrò eletto, mi impegno a presentare da subito delle norme che coprano il vuoto legislativo in un settore che va regolamentato per tutelare competenze e professionalità. Le guide turistiche regionali sono una categoria importantissima per valorizzare il nostro turismo, i borghi e le peculiarità del territorio italiano”, prosegue Bordoni.
“Questo discorso vale ancor di più per Roma e per il Lazio dove le guide regionali scontano una distorta idea di concorrenza, per cui chiunque, con patentini di altre regioni italiane, o arrivando dall’estero, può esercitare abusivamente la professione in barba alle regole e al fisco, cioè a chi le tasse le paga onestamente. E poi cosa sanno realmente costoro della nostra Capitale e della sua cultura millenaria? A Roma bisogna investire di più sui Vigili urbani per rafforzare l’azione di contrasto all’abusivismo con multe e controlli più capillari. Lo dico chiaramente - conclude Bordoni - basta riempirsi la bocca in campagna elettorale col turismo senza avere proposte serie per la filiera. Difenderemo le guide turistiche regionali, l’epoca dei governi di sinistra che hanno svenduto il nostro Paese ai grandi tour operator internazionali è finita. La cultura non si svende”.
Letta, Pd unico vero grande partito nazionale
“Siamo l’unico vero grande partito nazionale. L’Italia non uscirà da questa crisi con uno scontro tra partito del Nord e del Sud uno contro l’altro: l’Italia ha bisogno di un grande partito nazione, il Pd è l’unico che governa tutta Italia, da Monza a Catanzaro, che è in grado di offrire soluzioni sia al Mezzogiorno che al nord con politiche nazionali”.Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando alla manifestazione ’L’Italia deiComuni’ a Monza.
Lauro (Unimpresa): Partiti alla prova del fuoco loro responsabilità
Unimpresa “esprime pubblico apprezzamento e sincera gratitudine per il lavoro svolto” dal presidente del Consiglio Mario Draghi “in mezzo a mille difficoltà, nonché per l'inequivocabile chiarezza di tutte le sue considerazioni, che hanno messo i partiti, nessuno escluso, di fronte alle loro responsabilità, passate, presenti e, in particolare, future”. Lo scrive, in una nota, il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.
“Esponendo, infatti, le condizioni minime, destinate ai futuri governi, da chiunque presieduti, essenziali per la salvaguardia della nostra identità e sicurezza nazionale - ricorda ancora Lauro - ha seccamente sgombrato il campo da un ricorrente feticcio delle polemiche elettorali: l'alibi-Draghi. Un alibi, utilizzato dai nemici nelle polemiche contro il banchiere-intruso e, ancor più, dai sedicenti amici-sostenitori, che si son fatti scudo di quell'alibi per coprire la propria vacuità politica. Non ci sarà un secondo mandato di Mario Draghi! I partiti e le coalizioni, vincenti o meno, dovranno vedersela da soli!”
Renzi a Meloni, su trivelle non fare come Fonzie
“Quando dicevamo che si doveva prendere il gas dall’Adriatico altrimenti lo avrebbero preso i croati Giorgia Meloni diceva che ero schiavo delle lobby del gas. Giorgia, sei diventata schiava delle lobby come me? O forse dovresti chiedere scusa. Giorgia non fare come Fonzie, ammetti che sulle trivelle hai sbagliato”. Così Matteo Renzi intervenendo all’iniziativa elettorale “La Calabria sul serio” a Lamezia Terme.
Crosetto: Meloni non ha mai detto di voler modificare la legge 194
Sulla legge 194, la Meloni “non ha mai parlato di voler modificare questa legge. Il dibattito è partito dalle Marche dicendo che lì è più difficile abortire. Le difficoltà di abortire dipendono dall'obiezione di coscienza dei medici, non da certi politici. Ritengo che la legge 194 dia la possibilità di scegliere e prevede che tutte le scelte siano supportate dallo Stato. Da una parte chi vuole abortire deve avere la possibilità di farlo, dall'altra chi vuole tenere il bambino deve trovare un supporto economico che gli consenta di non essere obbligato ad abortire”. Lo dice Guido Crosetto a Rtl 102.5.
Letta: Pontida oggi provincia dell'Ungheria
“Pontida oggi è diventata provincia dell'Ungheria”. Così il segretario Pd, Enrico Letta, parlando con i giornalisti, al momento dell'arrivo in piazza Roma, a Monza, dove centinaia di amministratori locali del centrosinistra lo hanno accolto all'iniziativa elettorale ‘I Comuni per l'Italia', in concomitanza con il raduno leghista a Pontida. “Noi non vogliamo un'Italia che si leghi all'Ungheria come Salvini oggi ha voluto proporre di fare. L'idea che l'Italia diventi oggi come l'Ungheria di Orban è esattamente l'opposto di quello che noi vogliamo fare”, ha detto Letta, sottolineando che “Monza è una grande capitale europea e noi non vogliamo che l'Italia segua il messaggio di Pontida, cioè andare verso l'Ungheria, verso una democrazia che si sta perdendo, tanto che il Parlemento europeo l'ha sanzionata”. “Noi - ha concluso il segretario dem - non vogliamo un'Italia che strizza l'occhio a Orban e Putin, volgiamo un'Italia che sia nel cuore dell'Europa ed è fedele alle sue alleanze”.
Di Maio a Letta, rimonta possibile, ora colpo di reni finale
“Enrico Letta, facciamo sempre più squadra, insieme e uniti è possibile una rimonta sorprendente. La destra non ha vinto. Con Meloni, Berlusconi e Salvini si rischia una catastrofe economica. Il voto utile esiste ed è alla coalizione progressista. Ora il colpo di reni finale”. Così su Twitter il ministro degli Esteri e leader di Impegno civico Luigi Di Maio.
Sensi (Pd), Berlusconi fece campagna per Orban
“Dice Berlusconi che la sua Europa non è quella di Orban. Lo ricordo Presidente del Consiglio andare a fare campagna elettorale per lui in Ungheria. Sono abbastanza anziano per non sopportare più questa ipocrisia. Almeno quelli si sa cosa sono. Ma voi? Cosa siete?”. Lo scrive su Twitter il deputato Pd Filippo Sensi.
Papa Francesco ai politici: Non ascoltare solo élite economiche
“Ai governi in generale, ai politici di tutti i partiti, ho chiesto e continuo a chiedere di lavorare per il bene comune, e il coraggio di guardare ai propri popoli, di guardare negli occhi la gente, di sapere che il bene di un popolo è molto più di un consenso tra le parti; che non ascoltino soltanto le élite economiche, tanto spesso portavoce di ideologie superficiali che eludono le vere questioni dell’umanità. Serve creatività. Una creatività indirizzata al bene. A un nuovo modello economico.Importante è indirizzarla al bene. Importante è la rotta”. Lo dice Papa Francesco in un’intervista al ’Il Mattino’, rilasciata in occasione dei 130 anni del quotidiano.
Di Maio a candidati Ic: Faremo grande risultato, non fermiamoci
“Faremo un grande risultato, sto ottenendo importanti feedback dalla gente che sto incontrando. Non risparmiamoci e diamo il massimo in questi ultimi giorni di campagna elettorale, saremo la vera novità della prossima legislatura. Adesso determinati e raccontiamo le nostre proposte, ignoriamo gli attacchi e le provocazioni”. Così il leader di Impegno civico Luigi Di Maio, in call con tutti i candidati, a quanto apprende l’Adnkronos.
Crosetto (FdI), al centro destra 80% degli uninominali
“Il centrodestra ad oggi vincerà perché questa legge elettorale un terzo dei posti li assegna attraverso collegi uninominali dove la divisione degli altri partiti agevola il centrodestra. Questo consentirà di prendere oltre l’80% dei collegi uninominali italiani. Non è un’ipotesi”. Lo ha detto Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia, ospite di Rtl 102.5.
Secondo Crosetto, Giorgia Meloni prenderà fra “il 28% o 30%”. “Non ho l’impressione che” i partiti di centrodestra “siano uniti come potrebbero essere - ha aggiunto - So che hanno scritto un programma comune. Conosco la storia dell’Italia. Abbiamo avuto il primo governo che metteva insieme il M5S e la Lega. Abbiamo avuto governi in cui c’erano partiti che si odiavano, si contraddicevano, e però li abbiamo avuti e sono andati bene a tutti. Ora questi, che hanno dei punti di differenza ma sono riusciti a limarli costruendo un programma su cui tutti si riconoscono, dovrebbero fare più paura? Mi sembra una contraddizione”.
Calderoli, Pontida sarà edizione grandiosa: Lega non andrà sotto il 10%
“Sarà un’edizione grandiosa. Sono arrivato questa mattina presto e dopo tante edizioni mi sono ritrovato a fare la coda. Arriverà una montagna di gente”. Così il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, a margine del raduno della Lega a Pontida. Sulle elezioni “non faccio pronostici, i voti si contano, non si prevedono. Io non faccio nessuna resa dei conti perché sotto il 10% ci andranno gli altri, noi no”, ha aggiunto.
Il Pd a Monza con 500 sindaci sfida Pontida
Sono centinaia i sindaci del centrosinistra che sono arrivati in piazza Roma, nel pieno centro di Monza per l’evento promosso dal Pd nell’ultima domenica di campagna elettorale dal titolo ’I Comuni per l’Italia’. Per il Pd ne sono attesi 500. Nello stesso giorno in cui la Lega si ritrova al tradizionale raduno nel pratone di Pontida nella città capoluogo della Brianza, Enrico Letta chiuderà l’evento, dopo che avranno parlato dal palco 20 sindaci da tutta Italia, tra cui quello di Milano, Beppe Sala, quello di Roma, Roberto Gualtieri, quello di Firenze, Dario Nardella per citarne solo alcuni. Nella piazza, già piena in attesa dell’arrivo del segretario del Pd, sventolano bandiere del partito oltre che quelle arcobaleno per chiedere l’approvazione del Ddl Zan. Enrico Letta arriverà in piazza con il bus elettrico con cui sta girando l’Italia per la campagna elettorale.
Boldrini (Pd), preservare la 194, nelle Marche rifiutano pillola nei consultori
“Penso che la legge 194 sia una legge che dobbiamo preservare perché prima di quella legge le ragazze e donne italiane o facevano l'aborto clandestino perché era un reato in Italia o andavano all'estero”. Lo dice Laura Boldrini a Rtl 102.5. “Nelle regioni in cui governa Fratelli d'Italia la pillola abortiva non viene distribuita nei consultori e siccome andare in ospedale a fare l'aborto è pressoché impossibile perché i medici sono quasi tutto obiettori, se non si consente neanche la distribuzione della pillola nei consultori di fatto si impedisce alle donne di poter esercitare un diritto previsto per legge e anche confermato da un referendum”, spiega la parlamentare del Pd.
“Gli ospedali dovrebbero garantire comunque anche la presenza di medici non obiettori e nel Lazio, ad esempio, il presidente Zingaretti ha fatto un concorso per medici non obiettori per riuscire a superare il problema. In più si impedisce, nonostante le linee guida del Ministero della Salute dicano che debba essere fatto, nelle Marche si rifiutano di dare la pillola nei consultori, e in questo modo si azzera la possibilità delle donne di fare l'interruzione di gravidanza”, conclude.
Cottarelli (Pd), qui a Monza per un’Italia più solida e giusta
“Noi qui non siamo contro qualcosa ma per il Pnrr e per un’Italia solida e anche più giusta. Non abbiamo in programma cose strane come la flat ma il taglio delle tasse sul lavoro per rilanciare la competitività. Lo ha detto l’economista Carlo Cottarelli, candidato per il Pd al Senato, arrivando alla manifestazione I Comuni per l’Italia organizzata dal partito a Monza.
“Fondamentale è realizzare il Pnrr, mentre il centrodestra vuole cambiarlo, oltre alla redistribuzione del reddito. Poi c’è una visione diversa dei rapporti con l’Europa dei Paesi fondatori, mentre gli altri hanno l’idea di muoversi con Orban, che non mi sembra una grande idea”, ha aggiunto Cottarelli.
Letta, Salvini con la pace fiscale propone condoni, non sono d’accordo
Sul fronte fiscale, “le nostre proposte principali sono due. Da un lato ridurre il cuneo fiscale, tagliando i contributi previdenziali a carico dei lavoratori, per alzare direttamente il netto percepito. Dall'altro semplificare, perché oggi la tecnologia permette di superare alcuni meccanismi anacronistici”. Lo dice Enrico Letta in una intervista al Giornale delle Partite Iva.
“Non c'è nessuna volontà di fare la lotta ai contribuenti: anzi, proprio grazie alle nuove tecnologie vogliamo rendere più semplice l'interlocuzione tra i cittadini e il fisco, premiando la fedeltà fiscale. Ma ’pace fiscale’ è l'espressione che Salvini usa per proporre condoni. Su questo non sarò mai d'accordo. Un conto è venire incontro a chi non riesce a rispettare gli adempimenti fiscali. Diverso è strizzare l'occhio a chi evade”, aggiunge il segretario del Pd.
Conte, Minacce? Renzi stravolge le parole, come sempre
“Renzi non deve giocare, non deve stravolgere” le parole. “Deve confrontarsi con le persone che sono davvero in difficoltà. Poi, che lui lo voglia strumentalmente leggerlo come un invito alla violenza è una sua iniziativa gratuita che lo contraddistingue. Non è la prima volta che riesce a stravolgere le cose a suo uso e consumo”. Lo ha detto ieri il leader del M5S Giuseppe Conte replicando a distanza, da Palermo, a Matteo Renzi che si era rivolto alla ministra Luciana Lamorgese per avere ricevuto minacce di morte “dopo l’invito di Conte di venire senza scorta”. “Il mio era un invito a confrontarsi con i percettori del reddito di cittadinanza senza filtro. Venire qui e parlare con le persone, ma farlo anche al Nord, ovunque, perché i percettori del reddito di cittadinanza sono dappertutto”, ha detto Conte.
Berlusconi, in nostro governo forze migliori del Paese
“Non credo ci saranno problemi di numeri, ma noi cercheremo comunque di avere un rapporto costruttivo con l’opposizione, pur nella rigorosa distinzione dei ruoli.
Spero che loro siano disponibili. Ma la cosa che più mi interessa è chiamare a raccolta la parte migliore del Paese, anche fuori dalla politica. È un appello che ho già fatto nella fase peggiore della pandemia, e lo rinnovo oggi. Il mondo dell’impresa, del lavoro, della ricerca, della finanza, ma anche della cultura, dell’università, della scienza, dell’arte deve dare una mano a far ripartire il Paese. Il prossimo governo sarà aperto soprattutto a loro”. Così Silvio Berlusconi in un’intervista a Il Giornale rispondendo a una domanda sulla formazione di un nuovo governo dopo le elezioni.Orlando, anche la destra ha capito che abolizione Rdc è una stupidaggine
“Il reddito di cittadinanza forse si poteva fare e raccontare meglio, ma tutte le cose che si propongono di fare come correzione sono state già fatte nella legge di Bilancio. Io in primo luogo l’ho difeso, alla luce dei numeri che l’Istat ci dava, da una aggressione che è stata fatta”. Lo ha detto Andrea Orlando a Radio 24. “Anche la destra, che chiedeva la cancellazione de Reddito di cittadinanza, ora sta dicendo modifica. Anche loro si sono resi conto che stavano dicendo delle stupidaggini”, ha aggiunto il ministro del Lavoro sottolineando: “In alcuni passaggi io l’ho difeso più del M5s perchè sono convinto che sia uno strumento di politica sociale, in attesa di costruirne di migliori”.
Salvini a Draghi: parla di pupazzi? Tagli le bollette
Matteo Salvini contro Mario Draghi. In tanti hanno sentito echeggiare il nome del segretario della Lega quando, in conferenza stampa, il presidente del consiglio ha parlato prima di chi «vuol togliere le sanzioni e parla tutti i giorni di nascosto con i russi» e poi dei «nemici esterni, coi loro pupazzi prezzolati».
In campagna elettorale, Salvini ogni giorno martella il governo con la richiesta di più soldi per le bollette. Per il leader della Lega, l’aumento del costo del gas è dovuto anche a quelle sanzioni alla Russia che il premier difende.
Così, alla vigilia del grande evento di Pontida, Salvini è partito con l’affondo: «Non ho tempo di seguire la conferenza stampa e penso sia legittimo non seguire la conferenza stampa di Draghi, almeno non c’è ancora un articolo costituzionale che lo impone. A proposito di Draghi, oltre che parlare di pupazzi, spero che trovi il tempo per trovare altri soldi per aiutare gli italiani a pagare le bollette, perché non so se ha capito l’emergenza nazionale a cui stiamo andando incontro».
Rosato (IV): di Conte non mi sono mai fidato
«Di Conte non mi sono mai fidato. È privo di senso dello Stato, mette i suoi interessi sempre davanti. Pronto a discuterne con chiunque. Ma non me lo immaginavo come istigatore di violenza, cosa che in queste ore sta facendo in modo netto. Orgoglioso di averlo mandato a casa». Così sui social il Presidente di IV Ettore Rosato
Salvini: in primo cdm potremmo alzare tetto flat tax per autonomi
Nel caso il centrodestra vincesse le elezioni, «quello che si potrebbe fare fin da subito, nel primo consiglio dei ministri, è per i lavoratori autonomi». Ed è «alzare il tetto della flat tax da 65mila euro all’anno a 100mila euro». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo a un evento a Milano. Per Salvini, «alzare il tetto della flat tax permetterà alla gente di lavorare di più, di guadagnare di più e di pagare di più.
Meloni: difesa unica Ue? Tentiamo di spiegarlo da tempo
«Penso che il tema della difesa unica europea sia una delle materie su cui l’Europa dovrebbe andare avanti. E’ quello che tentiamo di spiegare da tempo, cioè che l’attuale Ue si è occupata fin qui di cose che dal nostro punto di vista erano secondarie, e non si è occupata delle grandi materie che le competevano, come approvvigionamento energetico, catene del valore troppo lunghe, politica estera, politica di difesa. Tutto questo non c’è stato ed è la critica che abbiamo mosso in questi anni. Siamo stati considerati nemici dell’Europa». Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, a proposito delle dichiarazioni di Berlusconi sulla necessità di una difesa unica europea.
Salvini: flat tax c’è ma va estesa anche se non subito
«Quelli che a sinistra dicono che non ci sarà, si sono persi un pezzo: la flat tax c’è già questo sabato pomeriggio grazie alla volontà della Lega che ha fatto approvare la flat tax, che è usata oggi da 2 milioni di partite Iva. E sappiate che riuscire a farla approvare con il M5s di di Maio e Toninelli è stato qualcosa di epico ed eroico, un’Odissea». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini durante un’iniziativa su flat tax e pace fiscale a Milano. E sul futuro ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è di estendere la flat tax, non tutto e non subito, anche a dipendenti, famiglie, pensionati e ovviamente con un tetto»
Salvini: spiragli su delega fiscale? Valuteranno capigruppo
«Valuteranno i capigruppo, non porto via il mestiere ad altri». È quanto si è limitato a rispondere il segretario della Lega, Matteo Salvini sullo spiraglio che, secondo il premier Draghi, ci sarebbe ancora attraverso una conferenza dei capigruppo da convocarsi al Senato per la ’sopravvivenza’ della delega fiscale, rimasta al palo di questa legislatura. Salvini l’ha detto a margine di un’iniziativa su flat tax e pace fiscale, in corso a Milano.
Salvini: domani a Pontida in migliaia,spero altrettanto per Letta
«Spero che si parli di idee, perché per ora la sinistra ha parlato di razzismo, Russia, rischio democratico. Ho scoperto che un regista ieri ha detto che io di notte sogno di fare le orge erotiche con le donne di colore. Non so cosa manchi da qui alla fine al festival delle idiozie. Noi domani a Pontida porteremo alcune decine di migliaia di persone e spero che Letta possa fare altrettanto». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini rispondendo a una domanda sulla contemporaneità, domani mattina, di una manifestazione elettorale del Pd a Monza e a Pontida del raduno leghista.
Renzi: tanti di FI e Pd votano per noi, saremo sorpresa
«Sul 2024 c’è la grande scommessa europea. Noi stiamo con Macron, loro stanno con Orban e Le Pen. E dall’altro lato c’è un Pd ormai totalmente all’inseguimento dei grillini. Il loro è un abbraccio a sinistra che fa male a chi credeva nel Pd come casa dei riformisti». Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi rispondendo ai cronisti oggi a margine di un incontro elettorale a Genova. «Tanti di Forza Italia - ha continuato Renzi - che non vogliono votare per la Meloni votano per noi. Tanti del Pd, che non vogliono più votarlo per Di Maio e Fratoianni, voteranno per noi. Vedrete che saremo la sorpresa».
Salvini, Draghi: trovi soldi bollette oltre parlare di pupazzi
«Non ho tempo di seguire la conferenza stampa, penso sia legittimo non seguire la conferenza stampa di Draghi, almeno non c’è ancora un articolo costituzionale che lo impone». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini a una domanda sulle dichiarazioni fatte ieri dal premier Mario Draghi in conferenza stampa, a margine di un’iniziativa su flat tax e pace fiscale in corso a Milano. Poi ha aggiunto: «A proposito di Draghi, oltre che parlare di pupazzi, spero che trovi il tempo per trovare altri soldi per aiutare gli italiani a pagare le bollette perché non so se ha capito l’emergenza nazionale a cui stiamo andando in contro».
Renzi a Conte: sei un mezzo uomo, linguaggio mafioso
«Ti devi vergognare Giuseppe Conte pensando che qualcuno possa picchiarmi. È incredibile questo modo di fare che inneggia alla violenza, Conte sei un mezzo uomo, abbi il coraggio di fare un confronto civile sui temi, questo è un linguaggio da mafioso della politica». Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi durante un comizio elettorale a Genova attacca le parole pronunciate dal leader del M5S a Palermo. «Tre ore fa Palermo Conte ha detto ’Renzi venga senza scorta a Palermo a dire che vuol togliere il reddito di cittadinanza’, cosa stai facendo Giuseppe Conte? Stai minacciando la violenza fisica. - afferma Renzi - Quando uno dice andiamo a fare la campagna elettorale e portiamo tutti quelli con il reddito di cittadinanza usa un linguaggio clientelare, è voto di scambio»
Pnrr, Berlusconi: illogico e pericoloso ridiscuterlo, non c’è nessun motivo
«Ridiscutere il Pnrr sarebbe illogico e pericoloso, mentre non c'è nessun motivo vero per chiederlo. Sarebbe gravissimo se per ridiscuterlo si mettessero a rischio risorse preziose che con tanta fatica abbiamo procurato per far ripartire l'Italia». Lo afferma Silvio Berlusconi, in un’intervista a ’Ilsettimanale.pmi.it’ “A questo si devono più di 200 miliardi di euro, che significano quasi 3.500 euro per ogni italiano. Aggiustamenti marginali naturalmente - aggiunge il leader di Fi - è del tutto ragionevole farli, in accordo con l'Europa, alla luce di mutate condizioni, ma nulla più di questo».
Berlusconi: su Tik Tok 9 milioni di visualizzazioni, un record mondiale per leader
«Su Tik Tok sto sperimentando nuovi linguaggi e lo trovo molto interessante. Se posso aggiungerlo, il mio primo video ha superato a oggi i 9 milioni di visualizzazioni. Credo che sia il record mondiale, almeno per un leader politico». Lo afferma Silvio Berlusconi, in un’intervista a ’Ilsettimanale.pmi.it’
Fico: M5s può essere primo partito al Sud
«Vedo che stiamo recuperando il consenso nel paese, per quel che valgono i sondaggi ma la tendenza è chiara. Al Sud potremmo essere il primo movimento politico. Significa che nonostante cinque anni di governo, ed è molto complicato stare al governo perché ci sono dei compromessi da fare, le persone riconoscono in M5s un movimento libero che ancora può difendere davvero gli interessi liberi dei cittadini. Il programma è progressista, guarda avanti, è innovativo, credo che venga riconosciuto dalle persone». Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico parlando a margine di una iniziativa elettorale a Massa (Massa Carrara).
Aggressione ad attivisti Impegno Civico di Di Maio a Napoli
Stamattina dopo la passeggiata del leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, nelle strade del centro storico alcuni giovani attivisti impegnati al gazebo di Via Duomo sono stati aggrediti fisicamente. Ai ragazzi sono state strappate le magliette e buttato il materiale elettorale.
Meloni: con Lega e Fi piccole polemiche, non problemi
«Per quanto riguarda Salvini e Berlusconi mi sento assolutamente ottimista, credo assolutamente che non ci saranno problemi». Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, nel corso della festa nazionale della Confederazione Aepi. «Ci può essere adesso qualche piccola polemica, ma siamo in campagna elettorale, è normale anche che ciascun partito cerchi di segnalare la sua diversità rispetto anche agli alleati, in una cornice però nella quale sappiamo che sulle grandi materie siamo tutti d’accordo, che è quello che fa la differenza tra noi e il campo avverso. Sia Berlusconi che Salvini, che sono persone che la politica la conoscono bene, che amano questa Nazione, credo si rendano conto che se ci fosse un Governo di centrodestra noi avremmo una situazione molto complessa da gestire e anche pochi amici per gestirla, per cui non credo che ci si potrebbe dedicare anche a scaramucce tra di noi. Su questo sono lucida io e sono certa siano lucidi anche loro».
Conte: da Draghi nessuna strategia su guerra
«Il movimento Cinque Stelle agisce sempre in maniera molto trasparente, ha preso posizioni chiare e indiscutibili per quanto riguarda la condanna della Russia e tutte le conseguenze che ne sono venute. Draghi s’è tolto qualche sassolino dalla scarpa, ma dal presidente del Consiglio ci aspettiamo qualche indicazione che non è mai venuta sulla strategia per porre fine a questo conflitto». Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte
Ucraina, Urso: sanzioni a Russia strumento efficace
La posizione di Fratelli d’Italia e del centrodestra è chiara e netta: le sanzioni sono uno strumento necessario, assolutamente efficace. Se la Russia oggi è in difficoltà in Ucraina è perché noi abbiamo inviato le armi e gli equipaggiamenti necessari al contrattacco e anche perché le sanzioni hanno colpito sostanzialmente l’apparato militare della Russia che non è in condizioni di riprodurre quelle scorte, quelle munizioni, quelle armi che ha già perso nel conflitto drammatico che ha scatenato in Ucraina. Quindi aiuti, armi ed equipaggiamento sono la tenaglia che può fermare questa guerra, questa aggressione». Lo ha detto Adolfo Urso, presidente del Copasir e senatore di Fratelli d’Italia, intervenuto a Trento in occasione della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre
Fisco, Salvini: no a blitz su delega fiscale a 5 giorni dal voto
«Che il problema dell'Italia sia la proprietà immobiliare, i balneari, i tassisti, i farmacisti, i tabaccai o gli ambulanti è tutto da capire. Che il problema della concorrenza in Italia dipenda da queste categorie è veramente bizzarro da capire. Siamo al surreale che, con le elezioni convocate per domenica prossima, che evidentemente cambieranno lo scenario, c'è convocata una riunione del Senato per martedì e qualcuno insiste, ci riprova. Si vota dopo 5 giorni, però approviamo la delega fiscale con l’impegno che i decreti attuativi non li portiamo fino in fondo. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per me certe scelte rilevanti è giusto che le prenda il nuovo parlamento. E’ una mancanza di rispetto provare a fare dei blitz a 5 giorni dal voto». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini,
Letta: da Meloni e Salvini scarsa conoscenza regole democratiche
«È una frase che non ha senso: il problema non è che Orban è stato eletto, il problema è che la democrazia non è solo il momento elettorale ma è anche il modo in cui si gestiscono le istituzioni». Così Enrico Letta a margine di un’iniziativa elettorale a Potenza. «Se la maggioranza in Europa pensa ed ha evidenze per dimostrare che Orban ha un metodo di usare la democrazia che non è quello corretto, non è sufficiente dire che ha vinto le elezioni e può fare quello che gli pare. Queste frasi di Meloni e Salvini dimostrano scarsa conoscenza delle regole in base alle quali si riconosce una democrazia. Sono frasi fuori luogo. Una democrazia è fatta di regole che vanno rispettate e Orban non le rispetta»
Letta: ieri Draghi non ne ha sbagliata una, serve Italia seria
Nella conferenza stampa di ieri, il presidente del Consiglio, Mario Draghi «non ne ha sbagliata una: dai pupazzi a tutte le altre cose che ha affrontato». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, durante un’iniziativa elettorale a Potenza. «C’è l’idea - ha aggiunto il leader dem riferendosi alla conferenza stampa di Draghi - di un’Italia che deve essere affidabile e seria. Nel nostro Paese - ha concluso Letta - oggi c’è un’unica proposta che rappresenta per tutti gli italiani una prospettiva che sia sicura rispetto a questo mare in tempesta: è la nostra, che non cambierà se Putin farà una cosa o ne farà un’altra»
Letta: se vince la destra finisce la pacchia per Italia
«Io temo che se vincessero loro, la pacchia finirebbe per il nostro Paese, per tante cose»: così, a Potenza, il segretario dem Enrico Letta, facendo riferimento alla campagna elettorale della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Letta ha poi sottolineato che «il voto del 25 settembre non ha sfumature: o da una parte o dall’altra. I 219 miliardi di euro di soldi europei - ha proseguito - è qualcosa che non si è mai visto nella storia italiana e sono soldi europei che dobbiamo usare bene»
Energia, Meloni: ci vuole un tetto al prezzo del gas
«Il prezzo del gas che sale non è dovuto alla Russia che ha aumentato il prezzo. Cero la Russia ci ’gioca’ aprendo e chiudendo i rubinetti. La ragione per cui il prezzo del gas sale è che ci sono grandi player nella Borsa di Amsterdam Ttf, che in base ad una valutazione soggettiva decidono di far salire il prezzo del gas. Se non riusciamo a mettere un tetto al prezzo del gas non ne usciamo». Lo sottolinea la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervistata dal direttore di Adnkronos, Gianmarco Chiocci, alla festa Aepi
Ungheria, Salvini: quando la gente vota noi rispettiamo
«L’Ungheria ha appena rieletto il suo presidente del Consiglio e hanno votato gli ungheresi. Quando la gente vota noi rispettiamo il voto: spero che altri rispettino il voto degli italiani». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a Milano ai cronisti che gli chiedevano se l’Ungheria fosse un modello sull’aborto
Salvini non canta Bella Ciao: viva la Pausini
Il leader della Lega Matteo Salvini, su richiesta di un giornalista delle Iene a Milano, ha declinato l’offerta di cantare ’Bella Ciao’ e ha intonato qualche strofa della ’Leggenda del Piave’ di fronte ai militanti. «Se vuoi ti canto ’Liberi liberi’ di Vasco o ’Libertà e partecipazione’ di Gaber - ha spiegato Salvini - Cantala tu ’Bella Ciao’. Evviva chi ha dato la sua vita per la libertà, non mi piace chi strumentalizza». In relazione alle polemiche che ci sono state sul rifiuto di Laura Pausini a cantare ’Bella Ciao’ durante una trasmissione tv spagnola, Salvini ha concluso: «Viva la musica senza colori, viva la Pausini»
Meloni: Abbiamo classe dirigente, dobbiamo offrire miglior governo possibile
“Ovviamente se ci arriviamo noi il governo sarà politico, non fosse altro perchè c’è una maggioranza chiara, un programma chiaro, una visione chiara. Ci sarà un presiente del Consiglio speriamo espressione della politica, ci saranno ministri politici. Poi io voglio il meglio per questa Nazione, noi siamo in una fase in cui non possiamo permetterci di immaginare una squadra di governo debole. Abbiamo una situazione nella quale dobbiamo produrre il meglio che questa nazione offra, per cui se ci saranno competenze, persone che magari hanno fatto un percorso meno politico del nostro ma che sono le migliori per realizzare quella visione politica, non ho problemi e non mi faccio preclusioni di alcun genere”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervistata alla festa nazionale della Confederazione Aepi dal direttore dell’Adnkronos, Gian Marco Chiocci.
“Credo che Fratelli d’Italia e il centrodestra - ha rivendicato la leader di Fdi - abbiano una classe dirigente perfettamente adeguata, credo che in alcuni casi si possono sicuramente valutare personalità nel campo dei conservatori che non sono state elette. Questo lo valuteremo in un secondo momento sulla base dei risultati elettorali. Dobbiamo trovare qualcosa di diverso rispetto a Toninelli...”.
Fdi, oltre 200 i prenotati alla cena con i candidati a Lucca
“Oltre 200 i prenotati alla cena con i candidati di lunedì 19 settembre a Lucca”. Lo scrive in una nota il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia promotore dell'iniziativa unitamente ai coordinamenti comunali di Lucca e della piana di Lucca. “Siamo stati sommersi da una vera e propria ondata di entusiasmo e, in poche ore, abbiamo esaurito i posti prenotabili per la cena al ristorante Stefani.
Saranno presenti i candidati di Fratelli d'Italia alla Camera e al Senato, ed il sindaco Pardini. I vertici del partito e gli eletti hanno deciso di lasciare il posto per accontentare più elettori possibili –si legge nella nota di Fdi- Prosegue a ritmo serrato la campagna elettorale in mezzo alla gente del partito di Lucca e della Piana con gazebo organizzati ininterrottamente il mercoledì e il sabato al mercato di via delle Tagliate e il venerdì in via Beccheria”.
Paragone (Italexit): Impostazione Governo danneggia Paese
“Come Italexit non diciamo no a tutto. Diciamo no all’impostazione che hanno a palazzo Chigi ed è l’impostazione che sta danneggiando i cittadini italiani e le imprese”. Lo ha detto il leader di Italexit Gianluigi Paragone a Reggio Calabria per un incontro di presentazione dei candidati dei collegi della città dello Stretto alle elezioni di domenica 25 settembre.
“Servirebbe - ha aggiunto Paragone - uno scostamento di bilancio di 35 mld, e poi ne riparliamo. Oppure chiedere ad Eni i 7 miliardi di extraprofitti per destinarli a famiglie e piccole imprese, e ne riparliamo. Andiamo a togliere le sanzioni dalla Russia, e poi nel riparliamo”. “Ai calabresi dico - ha sostenuto ancora Paragone - che non devono arrendersi alla tentazione del ’non voto’. Il palazzo sta scommettendo sul 40% di persone che non vogliono andare a votare. Così stanno facendo il gioco di palazzo Chigi, i mercati internazionali e l’Europa che stanno scommettendo sul 40% di astensione. Riprendiamoci il voto. Andiamo a votare e, ovviamente, dico votate Italexit perché è l’unico vero baluardo della democrazia”.
Mazzetti (Fi): È il momento di chiudere con populismo dei M5S
“Loro dicono onesti, io dico surreali e menzogneri. La prima scelta giusta da quanto sono in Parlamento dicono sia stata uno ‘sbaglio' ma non c’è nulla di cui vergognarsi a sostenere un’infrastruttura strategica per l'indipendenza energetica del Paese, al pari del Tap o del termovalorizzatore. La verità è che i Cinquestelle sono stati un grande abbaglio collettivo, e anche politico se ripenso agli amorosi sensi con Zingaretti e gli altri, e non smettono di dimostrarlo con la loro spiazzante incoerenza, spacciata per onestà. È il momento di chiudere questa brutta pagina di populismo e compiere scelte chiare per il bene del Paese”. A sostenerlo Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia.
Tajani, Draghi persona seria che non si presta a giochi partito
“Draghi è una persona seria. Sapevamo benissimo che non si sarebbe prestato a giochi di partito”. Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine di una iniziativa elettorale tenutasi a Napoli. “Bene anche la sua azione per individuare i fondi da assegnare a imprese e famiglie con il decreto Aiuti ter”, aggiunge.
“E' una scelta positiva. Andiamo avanti in questa direzione. Ora l'Europa deve fare la sua parte, mettere un tetto al prezzo del gas e continuare a tenere sotto controllo la Borsa di Amsterdam perché non ci siano speculazioni. E poi - ribadisce - va assolutamente fatto il disaccoppiamento tra energia prodotta dal gas ed energia prodotta da altre fonti perché queste costano molto di meno di quello che è il gas. Dobbiamo assolutamente continuare a lavorare per difendere famiglie e imprese”.
Danni in gazebo FdI in centro a Milano, Digos denuncia studente
La Polizia ha denunciato a Milano per danneggiamento aggravato uno studente belga di 20 anni scoperto la notte scorsa all’interno di un gazebo elettorale di Fratelli d’Italia nel centro della città mentre strappava manifesti e gettava a terra volantini e altro materiale di propaganda.
Gli agenti della Digos. duranti i consueti controlli nelle settimane che precedono le elezioni, attorno alle 3 in largo Cairoli hanno notato che il manifesto appeso al gazebo posto all’angolo con via Dante era strappato. Scesi per controllare, hanno poi visto che la struttura era aperta sul retro e che all’interno c’erano sia il materiale di propaganda stracciato e buttato sia il 20enne che ha subito ammesso di essere lui il responsabile.
Speranza, Salvini porta il Paese a sbattere
“Matteo Salvini porta il paese a sbattere con le sue relazioni. E’ chiaro che la destra legata a Orban e alla Le Pen isolerebbe l’Italia”: è quanto ha risposto il ministro della Salute Roberto Speranza in una intervista a Radio Popolare, alla domanda se la possibile nomina di Matteo Salvini a ministro in un prossimo governo di centrodestra può essere un pericolo per l’Italia visti i suoi rapporti con la Russia.
“Un protagonismo di queste personalità - ha detto Speranza - oggettivamente metterebbe l’Italia in una posizione di isolamento internazionale e su di una linea politica in piena divergenza con il ruolo storico che l’Italia ha avuto nella fondazione dell’Europa. E’ chiaro che queste personalità porteranno l’Italia a sbattere”.
Di Maio, apprezzamento del Cav è nuovo record per Conte
“Prendere gli apprezzamenti di Berlusconi per il partito di Conte è un nuovo record”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, ospite a Rtl 102.5, commentando le parole di Silvio Berlusconi, che ha dichiarato che il vero terzo polo è il M5S. “Per quanto riguarda la coalizione di destra - ha aggiunto Di Maio - sono molto preoccupato perché non hanno un piano sull’energia e non fanno chiarezza su nulla. Ci si batte sul tetto massimo al prezzo del gas e loro non sono uniti, nemmeno sullo scostamento di bilancio. Non hanno un chiaro piano per portare l’Italia fuori da questa crisi energetica. Il nostro piano come Impegno Civico passa per il tetto europeo al prezzo del gas, dal momento che si sta speculando sulle bollette degli italiani, e un decreto taglia bollette perché quello di ieri non basta e perché lo Stato deve pagare almeno l’80% della cifra. Serve anche l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità”.
Di Maio ha detto anche che “Il motivo per cui chiedo una commissione parlamentare d'inchiesta per accertare il legame tra Mosca e leader politici italiani si lega a dei fatti evidenti. Faccio l'esempio della Lega di Salvini che ha un memorandum di intesa con il partito di Putin. Credo che su questo si debba fare chiarezza perché non più tardi di due mesi fa l'ambasciata russa a Roma voleva pagare in rubli il biglietto a Salvini per andare in Russia. Vale lo stesso per partiti come quello di Berlusconi che non ha mai nascosto le amicizie con Putin o quello di Conte che ha ricevuto l'applauso dell'ambasciatore russo a Roma quando stavano scrivendo la risoluzione sull'Ucraina”.
Conte, molto preoccupato per economia, no provvedimenti tampone
“Non possiamo scaricare sui cittadini e sulle famiglie e sulle imprese una maggiore tassazione che non può essere retta che già con l'inflazione è con il caro bollette è un aggravio della pressione economica sulle famiglie che non riescono a reggere”. Così da Enna il leader del M5S Giuseppe Conte.
“Non mi sento di dire che l’economia sta andando abbastanza bene, sta andando male perché se parlate con le famiglie e le imprese e un carico tale che non reggono. Sono molto preoccupato e la soluzione non possono essere provvedimenti tampone come quelli che stanno facendo”.
Renzi, bene Draghi, ma se la domanda arriva da Mattarella...
“Draghi ha fatto benissimo a dire che non prende parte alla campagna elettorale. Il vero punto è chi gli farà la domanda: se ci fosse il 10% del terzo polo la domanda potrebbe fargliela Sergio Mattarella, in quel caso credo che le cose cambierebbero”. Lo ha detto Matteo Renzi, rispondendo ai giornalisti nel corso di una iniziativa a Firenze, a proposito del no al mandato bis pronunciato dal premier.
A Napoli Pablo Iglesias a iniziativa de Magistris
Si sono ritrovati a cena a Napoli l’ex sindaco Luigi de Magistris, portavoce di Unione Popolare, in lizza per le prossime elezioni politiche e Pablo Iglesias, ex vice-presidente del Governo in Spagna e direttore de La Base. Un incontro che ha fatto da prologo alla manifestazione in programma oggi a Napoli, con la presenza degli stessi de Magistris e Iglesias, al cinema Modernissimo.
“Il potere mediatico. Come l’informazione in mano ai pochi può danneggiare la democrazia”, il tema dell’iniziativa Si tratterà, annunciano gli organizzatori, di una riflessione sulla democrazia e sul sistema mediatico che è anche presente nel nuovo libro di Luigi de Magistris “ Fuori dal sistema “ edizioni Piemme, prefazione di Nino Di Matteo e postfazione di Pablo Iglesias, che verrà presentato in anteprima in questa occasione.
Marcucci (Pd), Draghi resta riferimento imprescindibile
“Il Presidente Mario Draghi ieri è stato netto su molti temi, a partire dal posizionamento internazionale dell’Italia. Come era noto, non è più disponibile a tornare a Palazzo Chigi. Per il Pd che lo ha sostenuto fino all’ultimo giorno, Draghi resta un riferimento imprescindibile per la sua autorevolezza e per la sua determinazione a risolvere i problemi strutturali del nostro Paese”. Lo dice il senatore Pd Andrea Marcucci, ai margini dell’incontro con il sindaco di Firenze Dario Nardella ai bagni Pancaldi di Livorno.
Calenda, Richetti? Neppure nella Romania di Ceausescu si operava così
“Una donna. Senza nome? Senza denuncia? Ma vi rendete conto che neppure nella Romania di Ceausescu a 10 giorni dal voto si operava cosi?”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda , a proposito della vicenda giudiziaria che vede coinvolto Matteo Richetti. “Nessuno ha denunciato Richetti o aperto un'indagine su di lui. È Richetti che ha denunciato”, prosegue il leader di Azione replicando alle domande degli utenti. “Richetti non è stato denunciato proprio. Quindi non c'è alcun grado di giudizio. La signora sì. Almeno leggete prima di commentare. Altrimenti non si tratta di garantismo e giustizialismo, ma di ignoranza”, sottolinea Calenda.
“La magistratura sta lavorando così come la polizia postale. In nessun paese al mondo si raccolgono denunce anonime e si ignorano atti legali formali. Però questa è l'Italia. E a questa roba siamo avvezzi. Amen”, scrive ancora Calenda.
Picierno (Pd), tenere alta guardia su finanziamenti
“Lo studio dell’intelligence americana mostra come l’influenza della Russia nella politica occidentale agisca a più livelli e con modalità tentacolari, arrivando fino ai finanziamenti ad alcuni partiti. Un allarme che assume ancor più forza a pochi giorni dal voto italiano e che ci impone di tenere alta la guardia: Putin vuole destabilizzare le democrazie ed il mondo libero, tramite il sostegno diretto ad alcuni partiti. Ingerenze e condizionamenti esterni, troppo spesso liquidati in modo semplicistico, rappresentano purtroppo una inquietante realtà. Attendiamo che si faccia luce sulla vicenda, ma oggi è ancora più chiaro come il 25 settembre rappresenti un bivio per il futuro del nostro Paese”. E’ quanto scrive in una nota la Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno.
De Maria (Pd), miei manifesti deturpati con svastiche
«Ad Anzola Emilia, in uno degli spazi di affissione, i manifesti del Partito Democratico, di Più Europa e della mia campagna per il collegio uninominale sono stati deturpati con delle svastiche. Il Partito Democratico di Anzola ha segnalato quanto accaduto ai Carabinieri”. E’ quanto rende noto, in un comunicato, il deputato bolognese del Partito Democratico e candidato alla Camera alle prossime elezioni, Andrea De Maria. “Continuiamo con ancora maggior determinazione la campagna elettorale - conclude -: nel nome dei valori dell’antifascismo e della Costituzione”.
Salvini: Fondi russi vicenda imbarazzante per chi la cavalca
“Viktor Orbán è stato appena liberamente rieletto dagli ungheresi. E pure gli svedesi hanno votato per mandare a casa un governo di sinistra, scegliendone uno di centrodestra. Si chiama democrazia. E a Bruxelles dovrebbero amare e rispettare la volontà popolare...”. Lo dice in un colloquio con ’Avvenire’ Matteo Salvini. “Siamo d'accordo su tutte le posizioni e le dichiarazioni di Orbán? Ovviamente no, è chiaro – argomenta il leader del Carroccio – Ma bisogna riconoscere che le politiche a sostegno delle famiglie, delle coppie e della natalità in Ungheria sono fra le più innovative ed efficaci d'Europa... E per la Lega, aiutare le famiglie anche in Italia sarà una priorità assoluta”.
Quella sui fondi russi “è una vicenda imbarazzante per chi la cavalca, ovvero la sinistra e i suoi giornali. La Lega ha fatto, fa e farà sempre e solo gli interessi degli italiani. Non vado in Russia da anni, l'ultima volta lo feci da vicepremier del governo italiano. Non ho mai siglato accordi con Putin, a differenza di Letta. I governi del Pd, a iniziare dal suo, ci ha hanno reso dipendenti dal gas russo. E Renzi diede l'autorizzazione alla vendita alla Russia di carri blindati Lince, ora utilizzati contro gli ucraini. Ciò detto, il mio giudizio sul governo di Mosca è cambiato dopo l'inaccettabile aggressione all'Ucraina”, dice tra l’altro Salvini.
Letta: a Monza il buon governo Pd, a Pontida l’Italia conservatrice
Domenica 18 settembre il Partito democratico sarà a Monza, in piazza Roma, a partire dalle ore 10, per l’iniziativa ’I Comuni per l’Italia’. Un evento dedicato al ruolo determinante degli enti locali che vedrà coinvolti centinaia di sindaci e amministratori progressisti provenienti da tutta Italia, insieme a militanti e volontari, con l’intervento di 20 amministratori locali e le conclusioni del segretario del Pd Enrico Letta, spiega lo stesso Pd.
“Tutti i nostri amministratori e tutti quelli che potranno dovranno essere lì per dare un forte messaggio a favore del ruolo dei comuni, dei piccoli comuni e delle amministrazioni”, sottolinea in un appello il segretario dem Enrico Letta, che aggiunge: “Sarà una giornata importante in una fase fondamentale della campagna elettorale”. Proprio a Monza il Partito democratico ha vinto alle ultime elezioni amministrative, come ricorda lo stesso Letta: “Svolgeremo l’evento in una città dove abbiamo vinto noi ribaltando tutti i pronostici e lo faremo in concomitanza dell’evento di Pontida organizzato dalla Lega, una scelta con cui il Pd intende rimarcare le differenze con le destre: da una parte ci siamo noi - spiega ancora il leader dem - con il buon governo e la responsabilità istituzionale, con la proposta di un’Italia democratica e progressista che investe su lavoro, sanità, istruzione, diritti e ambiente; dall’altra parte c’è la Lega, con l’evento di Pontida, in cui viene raccontata un’idea di Italia conservatrice, con meno diritti e diametralmente opposta alla nostra”.
Fico: Ancora governo largo? Bisogna avere governi politici
Un nuovo governo con maggioranza ’larga’ dopo le elezioni? “Dobbiamo avere governi politici. La legge elettorale non è una buona legge, è stata fatta ad arte nel 2017 per favorire le aggregazioni perché il M5s andava da solo, ma in generale bisogna avere governi politici, è molto importante per chiarire responsabilità e meriti”. Lo ha detto Roberto Fico a Rtl 102.5 che ha poi anche sostenuto che «parlare di fascismo associandolo a Giorgia Meloni è un errore politico. Io non condivido principi e valori della destra, ma se vincono non va il fascismo a governare ma il programma politico che tocca anche la 194 e che non mi rispecchia. La battaglia che va fatta è su un campo assolutamente politico, senza mostrare spauracchi di nessun tipo. Dire che non ci sarà la democrazia è una stupidaggine. Vanno battuti sul terreno dei valori, dei principi, dei programmi».
Denuncia Richetti: Messaggi artefatti, mai scritti e mai inviati
“Da alcuni mesi sono a conoscenza dell’esistenza di un dossier diffamatorio a mio carico recapitato all’indirizzo di numerose redazioni e testate giornalistiche”. E’ quanto si legge in una denuncia presentata lo scorso 13 settembre alla Polizia postale di Roma dal senatore di Azione Matteo Richetti, finito nella bufera dopo l’intervista, rilasciata a Fanpage da una donna anonima, nella quale la fonte denuncia di essere stata molestata da un misterioso parlamentare.
Nella denuncia, di cui l’Adnkronos ha preso visione, Richetti afferma che le sue collaboratrici, appartenenti allo staff di Azione, sarebbero state contattate da una giornalista freelance, la quale le avrebbe “invitate” a “rivelare eventuali approcci sentimentali subiti, dichiarando di agire nell’interesse e tutela delle donne”. Richetti poi sostiene di aver parlato con la stessa giornalista, che gli avrebbe letto il contenuto di messaggi a lui attribuiti: messaggi che Richetti bolla come “totalmente artefatti” in quanto “da me né prodotti e né inviati”.
Per Richetti si tratta di un dossier “altamente lesivo della mia reputazione oltretutto in considerazione del periodo elettorale e della mia candidatura alle prossime elezioni politiche”. Da qui la denuncia alla Polizia postale, che fa il paio con quella presentata nel novembre 2021 dopo la comparsa di una serie di commenti ingiuriosi sui profili dello stesso Richetti, dei suoi familiari e del partito Azione.
Panetta (ex Cia): parole Salvini confermano influenza da Mosca
È convinto che in questo momento Putin sia all’angolo e non lo sorprenderebbe che “stessero usando fondi per influenzare chi sarebbe più favorevole alla Russia. In Italia e in altri paesi”. Lo sostiene, in un’intervista a Repubblica, l’ex capo della Cia, Leon Panetta. “La Russia ha lanciato un attacco sfacciato contro gli Usa durante le nostre elezioni, e continua a farlo, per minarne l’integrità - sottolinea -. È un approccio standard per aiutare chi pensano sosterrebbe le loro posizioni. Sta accadendo in Italia e altrove”. E aggiunge: “Abbiamo sempre avuto intelligence sugli sforzi dei russi per aggirare le sanzioni e dirigere fondi verso coloro che sono vicini a Putin e nemici degli Usa - precisa -. Usa i soldi come farebbe un tiranno, per complicare l’applicazione delle sanzioni”.
Parlando poi delle dichiarazioni di Salvini a Cernobbio contro le sanzioni alla Russia, sostiene: “Non sei mai sicuro di cosa ci sia dietro a quel genere di commenti. È chiaro che Mosca si trova in una posizione molto difficile, non solo militarmente in Ucraina ma anche economicamente a causa delle sanzioni, sentire da chiunque quelle cose mi dice che è stato influenzato dalla Russia”. Secondo Panetta l’obiettivo di Putin è far sfilare l’Italia dalla coalizione: “Punta a cercare di favorire questo risultato - evidenzia -. Ma fatico a pensare che chiunque verrà eletto non capisca come il ruolo dell’Italia nel mondo sia rafforzato dall’alleanza con Nato e Usa, e facendo altro minerebbe tanto l’economia, quanto la politica del vostro paese”.
Salvini: Pronti a fermare Ong, in Europa vorrei asse Mediterraneo
Rivendica l'ingresso nel governo Draghi (”un governo solo con Pd e 5 Stelle sarebbe stato terribile”), ribadisce che con un eventuale esecutivo di centrodestra “non cambieremo collocazione internazionale o alleanze” dell'Italia, rifiuta l'etichetta di leader “di estrema destra”, promette che torneranno i Decreti sicurezza e quindi i “divieti” per le navi ong “di entrare nelle acque territoriali”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, parla a tutto campo al quotidiano spagnolo El Pais. E sottolinea la necessità di mettere 30 miliardi contro il caro bollette (”non possiamo sempre aspettare l'Europa”), spiega la sua ricetta per l'Italia a partire da Flat Tax e Quota41, ma soprattutto lancia la proposta di un nuovo asse europeo.
“Scommetto sul fronte Mediterraneo”, l'obiettivo è “riportare il Mediterraneo al centro” immaginando un asse “Portogallo Spagna Francia Italia Grecia Malta Cipro”: “Sarà la sfida futura, e non solo per l'immigrazione”. Salvini parla anche della Russia, dopo che alcuni media italiani (che insinuavano interferenze di Mosca a Roma) sono stati smentiti ufficialmente: “Non ci sono rapporti di alcun genere, con Putin hanno parlato i ministri di tutto il mondo ma dopo la guerra i rapporti sono cambiati. È normale”. E, collegandosi al caso Ungheria, Salvini ribadisce che il voto va rispettato, anche se l'esito non piace a Bruxelles: “Le interferenze esterne non mi piacciono”.
Appendino, non torneremo a tavolo assieme a Letta
“È stato Letta a chiudere con noi per provare l’abbraccio con Calenda, Gelmini, Carfagna, la cui agenda è lontana anni luce dalla difesa dei più deboli e dell’ambiente. Non credo di potermi sedere il giorno dopo le elezioni allo stesso tavolo con i vertici di un partito che ha rinnegato quest’agenda sociale per inseguire una linea incomprensibile”. Così Chiara Appendino candidata alla Camera in tutto il Piemonte per il M5S ed ex sindaca di Torino in un’intervista a La Stampa.
Per quanto riguarda un eventuale cambio dei vertici, “sono dinamiche che non ci riguardano. Il concetto è che le alleanze si fanno quando c’è un progetto comune. E in questo momento la leadership del Pd non esprime il nostro stesso sentire”, aggiunge. In generale, “la sensazione che vivo girando, e anche tra gli attivisti, è quella di un rinnovato e fortissimo, senso di appartenenza. Credo sia merito di Giuseppe Conte, delle proposte che stiamo portando avanti e di una scelta precisa: stare dalla parte dei più deboli”, sottolinea.
Calenda, Draghi ha detto stop? Non poteva fare altrimenti
L'obiettivo, per Carlo Calenda, resta lo stesso: “Evitare che dalle urne esca una maggioranza di destra”, quindi gettare le basi per “un governo di unità nazionale con reincarico a Mario Draghi”. Alla indisponibilità del premier, in fondo, il leader di Azione non crede: “Che altro avrebbe potuto dire?”.
Nella serie di interviste del vicedirettore Venanzio Postiglione che, su CorriereTv, pone ai leader anche domande dei lettori, ieri toccava a Calenda, che guida la lista che riunisce Azione e Italia viva di Renzi. “Se grazie a noi non si formerà una maggioranza di centrodestra - sottolinea -, tutti si renderanno conto che serve un governo di unità nazionale, possibilmente a guida di Mario Draghi. Interpellato ha detto di no? Altro non poteva dire, come è ovvio. Letta sta facendo una campagna divisiva e sbagliata. E non chiarisce con chi governerebbe: non con i suoi alleati, non col M5S, allora con chi, con il mago Zurlì? Quello al Pd è un voto buttato perché non è in grado di fare una proposta di governo”.
Meloni difende Orban: ha vinto elezioni, Ungheria paese democratico
«Orban ha vinto le elezioni, l’Ungheria è un Paese democratico», dice Giorgia Meloni sul rapporto del Parlamento europeo contro il governo di Budapest al quale Fdi e Lega hanno votato contro. Critiche dal Pd: «La destra da che parte sta?», chiede Malpezzi. Sui fondi russi ai partiti stranieri, il prefetto Gabrielli ha riferito al Copasir che non ci sono italiani nel dossier Usa. «Blinken ha confermato l’assenza di partiti italiani», ha detto il premier Draghi dopo il colloquio con il Segretario di Stato americano.
Gasparri (FI), con parole Draghi svanisce opzione Terzo polo
«Le parole nette e chiare del Presidente del Consiglio Mario Draghi sulla sua totale indisponibilità a un eventuale secondo mandato a Palazzo Chigi, mettono una pietra tombale sul cartello elettorale di Calenda. È la seconda volta che Draghi smentisce i tentativi di strumentalizzazione dell’ex collaboratore di Montezemolo: prima ha negato l’esistenza di ogni ’agenda Draghi’, oggi si tira fuori da ogni partita successiva alla elezioni. Ancora una volta quello per Calenda si dimostra il voto inutile. Già l’anno scorso è stato ampiamente bocciato alle elezioni comunali di Roma, dove non ha raggiunto neppure il ballottaggio. Questa volta si sgonfierà sul serio». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Guerini; le sanzioni funzionano, Italia continui
«Mi auguro che l’Italia non torni indietro sulle sanzioni, che credo stiano dimostrando la loro efficacia nel contrastare l’aggressione di Putin contro l’Ucraina». Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini durante il suo intervento alla Festa dell’Unità a Bologna. «La reazione di Putin - ha proseguito - dimostra che le sanzioni che noi abbiamo applicato funzionano, che stanno determinando i loro effetti, e io credo che l’Italia non possa che essere protagonista delle scelte che la comunità internazionale ha fatto nei mesi scorsi e sta continuando a sostenere». «Certo non possiamo non vedere con preoccupazione - ha aggiunto - che su questo tema così come su altri le posizioni di alcune forze politiche sono molto ambigue». Il riferimento è a «leader politici che ogni giorno dichiarano che è necessario superare le sanzioni, che è bene trovare altre strade», così come a «un atteggiamento di antiche relazioni con Putin».
Caro-bollette, Salvini: soldi o negozi e fabbriche chiudono
«Il problema non è politico, la bolletta non è politica. Servono soldi subito in attesa che l’Europa si muova. L’Europa per il momento non si è mossa. Temo che non si muoverà nelle prossime settimane quindi servono soldi subito altrimenti i negozi e le fabbriche chiudono». Lo ha detto ai giornalisti a Catania il leader della Lega, Matteo Salvini.
Nucleare, Letta: cercare indipendenza per altre vie
«L’ultima centrale nucleare in Europa è stata inaugurata in Finlandia dopo 17 anni di lavoro e costa 11 miliardi. Il nostro ragionamento cerca l’indipendenza energetica per altre vie importanti». Lo ha detto Enrico Letta, intervenendo all’assemblea degli Industriali di Vicenza. “Le priorità oggi - ha proseguito - sono continuare la linea di Draghi sulle diversificazioni delle fonti di ingresso, andando a cercare il gas nei Paesi dove fino ad oggi non è stato mai portato. L’operazione del rigassificatore deve essere un’operazione che si completa, a Ravenna e a Piombino, con un dialogo con il territorio, non per il rigassificatore ma perché in quel territorio tante promesse sulla compensazione per la siderurgia non sono state fatte. Sono straconvinto - ha quindi concluso - che in qualunque azienda voglia impiantare le energie rinnovabili lo faccia senza alcun tipo di burocrazia».
Salvini: fondi russi? Non ci sono. Aspetto scuse
«La Lega ha sempre sostenuto le sanzioni. La notizia di oggi è che i giornali e politici di sinistra hanno chiacchierato per una settimana di fondi russi che non ci sono. Abbiamo scoperto che la Russia in Italia non ha pagato nessuno, non ha comprato nessuno, non influendo nelle elezioni passate, presenti e future. Quindi viva l’Italia e viva gli italiani”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo ai giornalisti a Catania in merito alle parole del premier Draghi, che in conferenza stampa ha fatto sapere che sulle sanzioni alla Russia il Governo non condivide le posizioni di Salvini. “Aspetto le scuse - ha aggiunto - di Letta, di Di Maio e Conte, Renzi e compagnia cantante. Io rispondo solo e soltanto agli italiani difendendo il popolo ucraino aggredito ma certo non possono essere gli operai e i lavoratori italiani e gli imprenditori a pagare le sanzioni per tutti»
Letta: faremo intervento choc fiscale per imprese
«Affrontare il tema fiscale è la vera promessa che noi facciamo in campagna elettorale al mondo delle imprese. Lo faremo con un intervento choc». Lo ha affermato a Vicenza Enrico Letta, a margine dell’assemblea degli Industriali. «Crediamo - ha aggiunto Letta - che sia necessario e fondamentale abbassare le tasse sul lavoro, vuol dire essere in grado di dare lavoro con salari più alti, e allo stesso tempo di dare più stabilità nel rapporto tra lavoratore e l’impresa. Non gioco in trasferta, voglio dire a che questo sistema delle imprese che può fidarsi di noi», ha concluso.
Autonomia, Bonaccini: non mi pare che Fdi dia una spinta
Sul tema dell’autonomia regionale «non credo che Fratelli d’Italia, guardando al dibattito nella mia regione, abbia una grande spinta a favore». Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine dell’assemblea degli Industriali di Vicenza. «Ci mancherebbe - ha precisato, parlando con i giornalisti -che non credessi a chi dice una cosa. Dico che non mi pare di aver visto in questi anni Fratelli d’Italia tra coloro che hanno spinto in questo senso».
Elezioni: Conte, da noi particolare attenzione a Sud
«C’è bisogno di una particolare attenzione per il Sud e per la Calabria, una terra alla quale sono legato e dove sono venuto varie volte». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte a Reggio Calabria. «Il Sud va rilanciato - ha aggiunto - così come la Calabria. Ed é questa la ragione per cui qualsiasi governo, come abbiamo già iniziato a fare con il Conte 2, in particolare, deve costruire questo rilancio. Adesso ci sono 80 miliardi con il Pnrr che possono essere utilizzati per questo obiettivo. Oltre a ciò, bisogna investire in Calabria per la sanità, le infrastrutture ed i trasporti. C’è tanto da fare e e misure come la decontribuzione e gli sgravi fiscali fino al 30%, per chi assume al sud, devono diventare strutturali. Dobbiamo insomma creare opportunità di lavoro nel Sud»
Calenda: non ho astio per Rdc, ecco come cambiarlo
«Non ho astio in assoluto contro il Reddito di cittadinanza, non dico che va abolito. Una componente per quanti non possono lavorare va mantenuta, perché giusto non lasciarli indigenti. Però altri possono lavorare ma o lo rifiutano o non lo trovano per nulla. E’ su questa parte che va cambiato». Lo ha detto Carlo Calenda intervistato da CorriereTv. Calenda ha quindi spiegato il modo in cui modificherebbe il reddito di cittadinanza, ricordando come il sistema delle imprese abbia bisogno di 500 mila lavoratori ma che non riesce a trovare i profili necessari: «Propongo che le agenzie private che cercano i profili per le aziende possano intervistare i percettori del Reddito e facciano loro una proposta di lavoro e una proposta di formazione: se non la accetta perde il reddito»
Lombardia, Lega: candidato c.destra è e sarà Fontana
Il candidato presidente della Lombardia del centrodestra «è e sarà Attilio Fontana». L’assicurazione arriva dalla Lega dopo che ieri Letizia Moratti, assessore al Welfare e vicepresidente della Regione, ha ribadito la sua disponibilità a candidarsi per guidare il Pirellone. «Squadra che vince non si cambia, il candidato del centrodestra in Regione Lombardia sostenuto da tutti i partiti è e sarà Attilio Fontana - spiegano fonti del Carroccio -. Auguriamo alla sinistra di trovare un candidato altrettanto valido».
Garavaglia,mappatura concessioni? Se ne occupi nuovo governo
«I ministri della Lega hanno votato contro il decreto che avvia le mappature delle concessioni. Abbiamo ritenuto fosse scorretto portare un provvedimento del genere all’esame del Consiglio dei ministri a pochi giorni dalle elezioni. Riteniamo che sia più corretto affidare l’esame di simili provvedimenti al nuovo governo». Lo dice il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. «Inoltre, non c’era alcuna urgenza, visto che il termine per approvare il decreto sulla mappature delle concessioni scade a febbraio del 2023».
Fico, nessun dubbio su atlantismo e europeismo dell’Italia
«Io non credo che esistano, da nessun punto di vista, le condizioni per non essere atlantisti». Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a margine del G7 dei presidenti dei parlamenti a Berlino. Rispondendo a una domanda sulla preoccupazione in Europa su una possibile discontinuità del prossimo governo italiano nella linea atlantista, Fico ha detto: «Siamo un paese atlantista, fondatore dell’Unione europea: questa è la nostra casa, questa è la nostra storia».
Renzi,o governa Meloni o noi al 10% e arriva Draghi
«Rispetto agli scenari credo ci siano solo due ipotesi. La prima è che vinca la destra, e allora va al governo la Meloni, la seconda è che noi facciamo il 10 per cento e allora al governo ci va Draghi. Non ci sono altre prospettive o altri inciuci possibili». L’ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
Ungheria: Calenda, «favorevole a cacciarla dall’Ue»
«Io sono favorevole a cacciare l’Ungheria dall’Europa. Ma non si può fare, l’unico modo è escluderla dai fondi europei e dalle decisioni per spingerla fuori dall’Europa. Non è solo un Paese filo russo ma non è democratico». Lo ha detto Carlo Calenda al sito del Corriere della sera.
Berlusconi, 1000euro al mese per nonne e mamme casalinghe
«Donne e uomini devono avere davvero le stesse opportunità, le stesse retribuzioni, lo stesso livello di sicurezza. Esiste poi una categoria di donne che non hanno mai svolto un lavoro retribuito perché per tutta la vita si sono sacrificate per la casa, la famiglia, i figli. Chi sono? Sono le nostre mamme e le nostre nonne. Abbiamo pensato che anche loro hanno diritto ad una vecchiaia dignitosa e serena, e quindi anche loro riceveranno una pensione di 1000 euro al mese per 13 mesi». Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un lungo post Facebook dedicato alle donne.
Dl aiuti ter: al via Consiglio ministri contro caro energia
È iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri chiamata, tra le altre cose, ad approvare il nuovo decreto aiuti ter con sostegni a famiglie e imprese contro il caro-energia. Secondo fonti di governo, è salita a circa 14 miliardi, la dote per il provvedimento. Di questi 6,2 miliardi arrivano da maggiori entrate che si possono utilizzare subito dopo l’autorizzazione del Parlamento. Il Consiglio dei ministri oltre al decreto aiuti ter esaminerà anche i primi decreti attuativi della legge sulla concorrenza: oltre al decreto con la riforma dei servizi pubblici locali c’è anche, il decreto legislativo con le regole per la mappatura delle concessioni pubbliche, compresi i balneari.
Gelmini: «Fi appiattita su Lega, europeismo destra sparito»
«Questo voto non aggiunge nulla a quello che già sapevamo e cioè che con l’appiattimento di Fi sulle posizioni leghiste, l’europeismo nella destra italiana è sparito». Lo sostiene, in un’intervista a La Repubblica, la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, parlando del voto di FdI e Lega sull’Ungheria.
Governo si costituisce contro ammissione lista Cappato
Il Governo si è costituito contro l’ammissione della Lista “Referendum e Democrazia con Cappato”. Lo rendono noto gli stessi esponenti della lista. La presa di posizione del Governo a pochi giorni dalla udienza, in programma il 19 settembre, per la trattazione del ricorso dei legali della lista. «Di fatto il provvedimento cautelare auspicato dai ricorrenti imporrebbe di differire lo svolgimento delle elezioni», scrive l’avvocato dello Stato nella memoria depositata a nome del Governo, nella quale è contestato anche nel merito il riconoscimento della firma digitale.
Gabrielli a Copasir, non ci sono italiani in dossier Usa
A quanto si apprende, sulla base di due rapporti redatti da Dis e Aise relativamente alle informazioni contenute nel rapporto americano su fondi russi a partiti di vari Paesi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli avrebbe riferito al Copasir che non ci sono nelle carte riferimenti a partiti italiani.
Conte, «con questi vertici Pd impossibile lavorare insieme»
Tra il M5S e il Pd ci sono margini di riavvicinamento? «Noi non reagiamo per un calcolo politico o per orgoglio, ma con questi vertici del Pd c’è poco da lavorare insieme, visto che si sono rivelati completamente inaffidabili e scorretti nell’attribuirci responsabilità e colpe. Quando, invece, dietro c’era un disegno molto chiaro cinico e opportunista di emarginare il M5S e dividersi il consenso elettorale residuo. E per fare questo, per costruire nuove alleanze che poi sono fallite, alleanze che sono state sottoscritte e poi stracciate, ad esempio, con Calenda, con Tabacci, con chiunque, meno che con il M5S». Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte a Messina parlando con i giornalisti.
Letta, «su autonomia disponibili a discussione purché non sia bandiera ideologica»
«C’è la nostra disponibilità a una discussione sull’autonomia differenziata, ovviamente purché sia una cosa utile ai cittadini di tutto il paese, che non porti il paese a dividersi in due». Lo dice il segretario del Partito democratico Enrico Letta in un punto stampa a Padova. «Non sono d’accordo invece - aggiunge Letta - se è semplicemente una bandiera ideologica, come sembra essere per la Lega. Il presidenzialismo per Fratelli d’Italia, l’autonomia per la Lega sono bandiere. Quando si parla di istituzioni, non si deve arrivare con bandiere o clave. Le istituzioni sono di tutti».
Conte, «Meloni e Salvini chiedano scusa su Orban»
«Ieri Lega e Fratelli d’Italia hanno votato a favore della svolta illiberale dell’Ungheria. Da cittadino, prima che da politico, dico che o la Meloni e Salvini fanno marcia indietro e riconoscono pubblicamente di avere sbagliato su Orban, oppure dico che sono inidonei a governare l’Italia». Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte parlando a Messina del documento contro l’Ugheria approvato ieri dal Parlamento europeo e non votato da Fdi e dalla Lega.
Letta,c.destra moderato non c’è più, c’è estremismo
«In Italia, come in Svezia, quello che è stato un centrodestra moderato ha sostanzialmente alzato bandiera bianca e ha deciso di imbarcarsi dentro un estremismo guidato dalla destra estrema». È quello che il segretario del Pd Enrico Letta considera «la cosa che desta maggiore preoccupazione in questi ultimi due mesi» nel panorama italiano. «Un tempo - ha detto il segretario del Pd, intervenuto a Padova - era Berlusconi che guidava e garantiva rispetto ai piccoli estremismi che poteva avere intorno. Oggi, In Italia, come in Svezia, è la destra estrema che guida e per piccole convenienze il vecchio centrodestra moderato si è semplicemente imbarcato, non guida alcunchè, non da garanzie di alcun tipo».
Letta, Meloni-Salvini usano maschera, inaffidabili
«Credo che sia stato gravissimo il voto di ieri di Meloni e Salvini per non condannare, come fatto da tutti in Europa, le scelte antidemocratiche di Orban. Orban è un pericolo per tutta l’Europa e il fatto che Meloni e Salvini non si siano schierati contro di lui è la dimostrazione della loro inaffidabilità come eventuali leader del nostro Paese». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo questa mattina a Padova, a margine della visita alla cooperativa Giotto.
Bonelli, «rivelare prima del voto se qualcuno si è svenduto»
Chiede di sapere prima del voto «se la Russia ha finanziato politici italiani», «sarebbe inammissibile se venisse reso pubblico