Emilia-Romagna: oltre il 50% delle risorse comunitarie già impegnate per il periodo 2021-2027
È abituata a piazzarsi in cima alle classifiche dell'Ue per capacità di spesa delle risorse comunitarie e anche questa volta l'Emilia-Romagna non si smentisce
di Ilaria Vesentini
2' di lettura
È abituata a piazzarsi in cima alle classifiche dell'Ue per capacità di spesa delle risorse comunitarie e anche questa volta l'Emilia-Romagna non si smentisce: in occasione dei lavori dei Comitati di Sorveglianza Fse+ e Fesr che si sono appena svolti a Ravenna – al Museo della città e del territorio Classis, trasformato in hub di accoglienza per gli sfollati dell'alluvione - gli assessorati regionali al Bilancio e allo Sviluppo economico hanno ufficializzato il dato di oltre il 50% di risorse – circa un miliardo di euro - già impegnate tra Fesr ed Fse+ sulla programmazione 2021-2027. Due fondi che portano in dote complessivamente per il settennato oltre 2 miliardi di euro alla via Emilia.
Più in dettaglio, sul Programma regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027, la regione ha già impegnato il 54% delle risorse in meno di un anno con la realizzazione di 31 bandi, a cui si aggiungono due procedure per l'individuazione dei soggetti gestori di strumenti finanziari e 1.184 progetti già approvati. Mentre, per quanto riguarda il Fondo sociale europeo Plus (Fse+), il 43% delle risorse è già a bando o in approvazione entro luglio 2023: 45 gli avvisi pubblicati e 855 le operazioni approvate.“In Emilia-Romagna gli investimenti finanziati con risorse europee si riconoscono soprattutto per la loro capacità di ridefinire e potenziare il ruolo dei servizi pubblici e di amplificare l'impulso alla crescita del settore privato.
Ciò in coerenza con la strategia disegnata anche nel Patto per il lavoro e il clima, commentano gli assessori regionali al Bilancio e Rapporti con l'Ue, Paolo Calvano, e allo Sviluppo Economico, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla, al termine dei Comitati di sorveglianza (composti da Regione, Commissione europea, rappresentanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e diversi Ministeri e soggetti istituzionali, sociali ed economici che siedono negli organi di controllo). “Non vuole essere solo un simbolo svolgere il Comitato a Ravenna, in una delle zone maggiormente colpite dall'alluvione dei mesi scorsi. Vogliamo dare un segno concreto di fiducia e speranza nel presente e nel futuro di tutto il sistema emiliano-romagnolo, in vista del superamento dell'emergenza e dell'avvio della fase di ripartenza e ricostruzione.
Un segnale forte dell'attenzione anche da parte dell'Europa, affermano Calvano e Colla, che aspettano lunedì a Bologna la visita del nuovo commissario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo per il primo sopralluogo ai territori devastati dalle piogge di maggio.I dati di fine 2022 del portale Cohesion Data della Commissione europea confermano l'Emilia-Romagna in vetta alla classifica delle regioni italiane, assieme a Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta, con il 100% delle risorse Fse e Fesr per il periodo di programmazione 2014-2020 utilizzate, certificate e rimborsate. Si tratta di 481 milioni di euro spesi in Emilia-Romagna tra ricerca, innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale (il programma Fesr che in totale ha destinato 36 miliardi all'Italia) e di altri 786 milioni di euro spesi per occupazione, formazione e inclusività grazie al Fondo sociale europeo (su 23 miliardi totali all'Italia). Il 100% delle tre virtuose regioni del Nord si confronta, nella precedente programmazione settennale, con una spesa media delle regioni italiane del 75% e appena il 43% di spesa per i programmi nazionali.
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