Fondo coesione, De Luca: «Il dipartimento si è impegnato a sbloccarlo rapidamente»
L’impegno del direttore Palma alla riunione annuale con le regioni e la Commissione europea per fare il punto sui fondi Ue tra programmi in ritardo e coordinamento con il Pnrr
di Gi.Ch.
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«Prendo in parola il direttore del Dipartimento per le politiche di coesione, dottor Palma che ci ha appena finito di dire, che il fondo sviluppo e coesione sarà sbloccato rapidamente nelle misura fissate nove mesi fa. Questa è una notizia importante che comincia a sbloccare una serie di interventi». Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania non si lascia sfuggire l’occasione, davanti ai rappresentanti della Commissione europea, delle regioni e dei ministeri che utilizzano i fondi strutturali Ue, di rendere pubblico e «vincolare» l’impegno che poco prima Michele Palma, da pochi mesi a capo del dipartimento della Presidenza del Consiglio per le politiche di coesione, ha preso con lo stesso De Luca davanti al direttore della Dg Regio della Commissione europea, Nicola De Michelis, responsabile per Cipro, Grecia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna. De Luca parlava nell’intervento di apertura della riunione annuale di riesame dei fondi Ue Fesr e Fse che si è tenuta a Napoli il 30 e 31 marzo.
«Una priorità assoluta»
«Il blocco del fondo sviluppo e coesione è una criticità di cui abbiamo parlato con il rappresentante della Commissione - ha detto De Luca - perché si tratta di risorse necessarie per il cofinanziamento dei fondi europei». Per la Campania si tratta di oltre 5 miliardi, ha ricordato De Luca. «Sono risorse necessarie anche alle regioni del Nord - ha sottolineato - questo intervento può sbloccare tutto. È una priorità assoluta».
«Che sia benedetto se l’impegno sarà mantenuto - ha detto ancora De Luca rivolto a Palma sul filo dell’ironia - che sia crocefisso se da qui a due settimane saremo ancora ad aspettare la riunione del Cipess che deve sbloccare questi 30 miliardi».
I fondi Ue sono diventati sostitutivi di quelli nazionali
De Luca ha denunciato come i fondi europei per la coesione, nati cioè per avvicinare le regioni più povere alla media Ue, «dovevano essere aggiuntivi rispetto ai finanziamenti nazionali» come il fondo sviluppo e coesione. «Ma passano gli anni e sempre di più in larga misura diventano sostitutivi delle risorse ordinarie nazionali. Questo è un problema che ci permettiamo di segnalare alla Commissione europea, è un problema cruciale su cui dobbiamo fare un punto».
De Luca ha espresso anche quale dubbio sulla decisione del ministro Fitto di sopprimere l’Agenzia per la Coesione: «Ne capisco il senso, ma credo che dal punto di vista operativo determinerà qualche problema, anche di allungamento dei tempi».
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