Fondo Simest da 4 miliardi per spingere le Pmi all’estero
Al via la nuova operatività dello strumento gestito in convenzione con la Farnesina. Il vicepremier Tajani: «È il frutto della forte volontà del governo di sostenere il made in Italy»
di Celestina Dominelli
3' di lettura
Per le piccole e medie imprese e per le filiere produttive arriva un nuovo e potente assist. Si tratta del Fondo 394 per l’internazionalizzazione delle aziende, la cui nuova operatività, insieme alla dote da 4 miliardi di euro, sarà ufficializzata martedì prossimo alla Farnesina, alla presenza del vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Una scelta non casuale dal momento che lo strumento è gestito da Simest, la società del gruppo Cassa depositi e prestiti presieduta da Pasquale Salzano e guidata da Regina Corradini D’Arienzo, proprio in convenzione con il Maeci e servirà ad assicurare nuova linfa agli investimenti per la crescita estera delle pmi.
«La ripresa dell’attività del Fondo 394 - spiega al Sole 24 Ore il vicepremier e titolare del Maeci, Antonio Tajani - è frutto della volontà del governo di sostenere e rafforzare lo sviluppo internazionale del made in Italy. Attraverso la diplomazia della crescita, infatti, con il ministero degli Esteri ci impegniamo a promuovere la competitività delle nostre imprese fornendo loro un prezioso strumento di finanza agevolata volto a sostenere la realizzazione di investimenti e rafforzare il posizionamento dei prodotti italiani sui mercati mondiali».
La nuova operatività del Fondo 394, così come strutturata da Simest in raccordo con la Farnesina, porta con sé alcune novità importanti. La prima è il sostegno degli investimenti per la transizione ecologica e digitale e per il rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale, ma anche, per la prima volta, l’estensione dei benefici connessi alla misura alle imprese appartenenti alle filiere produttive votate all’export e a quelle impattate dai rincari dei costi energetici. Per non dire delle condizioni dedicate alle aziende con interessi diretti in aree strategiche per il Made in Italy (a cominciare dai Balcani Occidentali) e a quelle localizzate nei territori colpiti dalla recente alluvione in Emilia-Romagna e nei territori vicini.
Novità rilevanti, poi, anche sul fronte delle linee di intervento agevolativo che salgono a sei. Oltre alle quattro già esistenti, infatti, ma rinnovate nei contenuti per intercettare al meglio le esigenze e i bisogni delle imprese (inserimento mercati, e-commerce, fiere ed eventi e temporary manager),ci saranno due nuovi binari, vale a dire transizione digitale o ecologica e certificazioni e consulenze in modo da sostenere la competitività internazionale.
La valenza strategica per le pmi dello strumento, la cui accessibilità potrà far leva anche sui canali bancari, è, quindi, chiara. Come lo è il vantaggio legato alle condizioni garantite dal Fondo 394, grazie al quale le imprese potranno beneficiare di finanziamenti a tassi agevolati fino allo 0,464% (l’asticella a luglio), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% riservato alle pmi con determinate caratteristiche: sede operativa al Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia); imprese innovative, giovanili e/o femminili, o dotate di certificazioni di sostenibilità e ambientali.
Possono inoltre accedere al cofinanziamento a fondo perduto del 10% tutte le imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali o localizzate nei territori colpiti dall’alluvione, come pure le aziende dotate di specifiche politiche di sostenibilità ambientale e sociali nei confronti delle proprie filiere produttive. Che, come detto, potranno sfruttare i vantaggi legati alla nuova operatività del Fondo, la cui partenza ufficiale è fissata per il 27 luglio: a partire dalle ore 9 le imprese potranno presentare la domanda direttamente sul portale Simest dei finanziamenti agevolati (accessibile dal sito www.simest.it).
Il perimetro del nuovo Fondo 394 sarà quindi illustrato martedì nel corso dell’evento che sarà moderato dal direttore generale per la promozione del sistema Paese della Farnesina, Lorenzo Angeloni, e che vedrà anche la firma di un accordo di collaborazione tra il presidente di Simest, Pasquale Salzano, e quello dell’Ice, Matteo Zoppas, per favorire la conoscenza e il miglior utilizzo, da parte delle imprese, dei servizi per l’internazionalizzazione delle due società.
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