Turismo & digitale

Foodfordogs, la startup di catering per cani in hotel e ristoranti

di Alessia Maccaferri

3' di lettura

“Ero stanca di uscire a cena e dover nutrire prima i miei due cani. Oppure portarmi dietro tutto l’occorrente. E così ho pensato che potesse essere una buona idea organizzarmi per cenare con loro al ristorante”, racconta Sara Merighi, ceo di Foodfordogs, la startup che farà il suo esordio nel B2B alla Bit di Milano (apertura domenica) proponendo un menù per cani a hotel e ristoranti. Un servizio di catering che vuole rendere piacevole e comoda l’esperienza fuori casa per i cani e i loro proprietari. Un settore in forte crescita in cui si posiziona anche Tripdoggy, che propone viaggi pet-friendly.

“La scorsa estate abbiamo fatto i test sui primi 20 clienti tra ristoranti, hotel e spiagge. Ai primi ordini sono seguiti riordini, segno che il prodotto è piaciuto” racconta Merighi che ora punta a estendere il business a traghetti e treni e poi espandersi all’estero, “soprattutto in Francia e Germania dove c’è una cultura più avanti nell’accoglienza pet-friendly” aggiunge Merighi, che sarà alla Bit sotto l’ombrello dell’Associazione Startup Turismo.

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Il prodotto è pensato per collocarsi nella fascia medio-alta di mercato. Il cibo è curato con carne a uso umano di qualità, sottovuoto così da non dover essere cucinato, richiesta che sempre più spesso viene avanzata agli albergatori assieme alla protesta di qualche ospite. Non ha additivi, a tutto vantaggio della salute dell’animale, ma anche della gestione del pasto in sala: il cibo è quasi inodore così da non disturbare gli ospiti. Il packaging è di design e funge esso stesso da ciotola, potendo anche contenere acqua. Il prezzo al consumo consigliato è tra i 7 e i 9 euro per la porzione piccola e 10-12 euro per quella grande. Ci saranno tante persone interessate a spendere questa cifra per nutrire il proprio animale domestico? A quanto pare sì, visto il successo alla Bau Bau Beach di Jesolo o al ristorante Sa va sans dire di Milano dove il servizio Bau Menu è finito anche nelle recensioni di The Fork.

Una conferma che il trend pet-frendly non conosca crisi è l’esperienza TripDoggy, altra realtà dell’associazione Startup Turismo, anch’essa presente alla Bit di Milano. La società si è specializzata in tour di gruppo col cane e le 30 partenze del 2018 dovrebbero raddoppiare quest’anno. “Non esiste alcun operatore specializzato nel settore a livello europeo - spiega Domenico Sarleti ceo della società milanese - E pensare che solo in Italia sette milioni di famiglie hanno almeno un cane e la metà dichiara di viaggiare solo ed esclusivamente con il proprio animale”.

Il successo della formula su Tripdoggy - il 50% delle persone che ha fatto un viaggio ha voluto ripete l’esperienza - è la socializzazione e la specificità del servizio offerto. “Molti cercano opportunità di viaggio da condividere con persone che hanno la stessa passione, i 4 zampe - spiega Sarleti - Poi offriamo attività particolari come il viaggio in battello e sul Bernina. Il target sono coppie tra i 30 e i 50 anni e persone single che non hanno compagni di viaggio. Con noi entrambi i target sposano la possibilità di fare un viaggio di gruppo e di farlo col cane”. Oltre all’organizzazione del viaggio pet-friendly, Tripdoggy si occupa del cane in modo particolare attraverso un coordinatore cinofilo che cura non solo la logistica, ma organizza anche attività ludico formative. I gruppi prevedono un media otto animali e le mete preferite sono mare e montagna.

I prossimi passi saranno portare i gruppi italiani all’estero con strutture selezionate e, in un secondo tempo stringere, accordi con tour operato esteri per portare anche gli stranieri a viaggiare con Tripdoggy.

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