Forall, il rilancio della manifattura è partito: «Nuove assunzioni dal 2024»
I piani di Nicola Ferraretto, ceo di Manifattura Veneta, la società che ha salvato il sito produttivo di Quinto Vicentino legato al marchio Pal Zileri: «Manterremo alta la qualità e produrremo anche per altri marchi di eccellenza»
di Chiara Beghelli
3' di lettura
I due nomi non erano stati scelti a caso: Pal Zileri, il marchio di menswear formale, si rifaceva a Palazzo Zileri di Vicenza, simbolo di una stretta connessione con il territorio dove si trovava la manifattura, a Quinto Vicentino; Forall Confezioni SpA, la manifattura, appunto, aveva in sé il desiderio di portare la bellezza made in Italy “for all”, per tutti, nel mondo. La storia di questa realtà, nata nel 1980, ha conosciuto importanti successi, anche all’estero e particolarmente in Medio Oriente, per poi conoscere una lunga crisi: nel 2014, due anni dopo aver rilevato Valentino, il fondo nazionale del Qatar Mayhoola for Investment, rileva solo il marchio, per poi acquistare anche il sito dove viene prodotto. I piani sono ambiziosi, e si punta a un rilancio nel segno dell’alto di gamma. Ma le difficoltà proseguono, aggravate dall’avvento della pandemia. E la decisione, espressa nel 2021 all’apertura del tavolo di crisi al Mise, è di vendere la manifattura di Quinto Vicentino, con pesanti ripercussioni sul territorio (Forall è un importante realtà occupazionale in una cittadina di 5.700 abitanti).
Un anno dopo, però, questo corso prende una svolta inaspettata: Nicola Ferraretto, imprenditore della zona con il suo marchio di abbigliamento J6, propone di rilevare Forall, guidando una cordata insieme ad altri colleghi, cioè Claudia Giacomelli e Luca Trevisiol. E il 30 giugno, l’atteso annuncio: Manifattura Veneta, questo il nome della nuova società, non solo rileva il sito di Quinto Vicentino, ma con l’intenzione di rinnovarlo con importanti investimenti in spazi, macchinari e formazione di circa 70 persone. All’interno di quei oltre 4mila metri quadri avverrà la produzione – in ogni sua fase, dal taglio allo stiro – di capispalla intelati, giacche e pantaloni per Pal Zileri - che resta, almeno per ora, di proprietà di Mayhoola - e altri brand del settore.
«Il mio interesse, e l’emozione per questo progetto, sono scaturiti dopo una visita allo stabilimento, nel giugno di un anno fa - spiega Ferraretto, ora ceo di Manifattura Veneta, società che è stato supportata nell’operazione dall'avvocato Francesco Fontana come advisor legale, da Bruno Savio come advisor finanziario e da Filippo Boschiero -. Il contatto tra noi e Forall è stato favorito da una ex dirigente, Patrizia Mastromauro, con il supporto e tramite lo Studio Savio & Partners di Vicenza. Patrizia, infatti, era alla ricerca di un'azienda interessata a valutare l'operazione. Ed è in questa circostanza che ci siamo appassionati al progetto. Certo, ci sono stati poi alti e bassi nella trattativa con Forall, ma grazie alla volontà di entrambe le parti siamo riusciti a proseguire fino ad arrivare a un accordo. Da entrambe le parti si sono fatti grandi sforzi e grande sostegno è arrivato anche da sindacati e Regione Veneto, che hanno facilitato i colloqui e le trattative. Oggi mi sento di dire che l'epilogo sia stato soddisfacente per tutte le parti interessate».
Ora, però, inizia il nuovo futuro di Forall. La sfida è rilanciare la produzione, mantenendo alta la sua qualità: «Stiamo lavorando a una riorganizzazione produttiva volta a mantenere intatta la qualità, fiore all'occhiello di Forall, cercando al tempo stesso di creare una maggiore flessibilità e mobilità del personale all'interno dello stabilimento - prosegue l’imprenditore -. Vogliamo valorizzare al massimo il prezioso capitale umano di cui disponiamo e per farlo abbiamo previsto e già iniziato una fase di formazione. Siamo concentrati nel mantenere le competenze, e ci impegniamo per implementarle attraverso i corsi di formazione che stiamo già facendo, che continueremo in futuro anche e con l'ausilio di consulenti esterni temporanei o meno. Lo scopo primario è diventare una piattaforma di riferimento per abbigliamento di alta gamma, sia per l'uomo che per la donna, per il formale di oggi e di domani. Pochissime realtà possono contare su di un team di altissimo profilo ed una struttura verticalizzata come la nostra, che va dalla capacità di progettare, al taglio, la confezione e lo stiro. Tutto gestito internamente e da personale altamente qualificato con esperienza decennale o ventennale, in molti casi».
In tema di personale, nel nuovo stabilimento sono confluite le 70 risorse prima impiegate in Forall. Un numero che si attende di ampliare nel prossimo futuro: «Contiamo di poterlo fare già dalla seconda metà del 2024, anche se la nostra strategia non è quella di andare alla ricerca di maggiori volumi, ma piuttosto di eccellenza. Dunque, anche l'ampliamento del personale sarà accompagnato da formazione e preparazione. Speriamo di riuscire ad avvicinare a questo meraviglioso settore anche i giovani con la voglia di imparare questo mestiere, che negli ultimi decenni è stato poco valorizzato. Mentre credo che in futuro torneremo a considerarla una professione ad alto valore».
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