Ford, gli utili corrono ma le stime non cambiano per la pressione sui prezzi
La seconda casa automobilistica americana ha archiviato un utile per azione rettificato di 63 centesimi, superando abbondantemente i 42 centesimi previsti dagli analisti
di Redazione Finanza
2' di lettura
Ford Motor ha superato le stime sugli utili del primo trimestre grazie a una politica di aumento dei prezzi dei veicoli e dei volumi (a parte la mossa sulla Mustang Mach-E martedì, ndr), ma ha lasciato invariate le sue prospettive per l’intero anno a causa delle preoccupazioni sul reale potere della leva dei prezzi e sulla crescente incertezza economica globale. Martedì la seconda casa automobilistica americana ha archiviato un utile per azione rettificato di 63 centesimi, superando abbondantemente i 42 centesimi previsti dagli analisti. Superati anche i 38 centesimi per lo stesso periodo di un anno fa e i 51 centesimi del trimestre precedente.
Per l’anno, la Ford con sede a Dearborn, nel Michigan, ha mantenuto la sua previsione di Ebit rettificato in un intervallo compreso tra 9 e 11 miliardi di dollari. La scorsa settimana la rivale General Motors aveva aumentato le stime di profitto per il 2023 di 500 milioni a un intervallo compreso tra 11 e 13 miliardi. Le prospettive invariate e la preoccupazione per le perdite annunciate (3 miliardi, come nei due anni precedenti) sui suoi veicoli elettrici hanno tenuto a freno il sentiment degli investitori.
Il direttore finanziario di Ford, John Lawler, ha affermato che la casa non ha alzato le stime perché prevede una maggiore pressione sui prezzi: i volumi di vendita a livello di settore si stanno normalizzando e «l’ambiente macroeconomico è nel migliore dei casi opaco».
Le azioni Ford sono scese fino al 3,7% nel trading after-market dopo aver riportato gli utili.
Per la prima volta, l’Ovale Blu ha riportato i risultati per unità di business, piuttosto che per area geografica, dopo che l’amministratore delegato Jim Farley ha radicalmente ristrutturato l’azienda fondata 120 anni fa per puntare l’attenzione sui veicoli elettrici. Ma il nuovo bilancio ha rivelato che Ford ha perso 722 milioni di dollari prima di interessi e tasse nella nuova unità dei veicoli elettrici che chiama Model e, ha guadagnato 2,62 miliardi di dollari sui suoi modelli tradizionali a benzina della sua unità Ford Blue. Ha guadagnato 1,37 miliardi di dollari in veicoli commerciali e servizi nella sua attività Ford Pro.
Farley ha l’obiettivo di raggiungere un rendimento dell’8% sui veicoli elettrici, al lordo di interessi e tasse, entro la fine del 2026, quando prevede di costruire 2 milioni di veicoli elettrici all’anno. Ha anche detto che intende superare Tesla, che controlla i due terzi del mercato statunitense delle auto a batteria. Ma tutto è diventato più complicato quando Elon Musk ha scatenato una guerra dei prezzi. Ford ha tagliato i prezzi della sua Mustang Mach-E elettrica proprio martedì scorso, per la seconda volta quest’anno. Tuttavia Farley ha insistito sul fatto che non seguirà Tesla nella sua strategia e che non sacrificherà gli utili sull’altare delle quote di mercato.
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