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Forever Bambù: la quotazione e la soluzione per l'azienda a impatto zero CO2

3' di lettura

Rendere la tua Azienda carbon neutral: è questa la nuova sfida cui sta lavorando Forever Bambù.
La società, nata nel 2014, è leader europeo nella piantumazione del bambù gigante Moso da cui si ricavano germogli freschi e soprattutto canne che raggiungono i 20 m di altezza e i 15 cm di diametro e sono impiegate per molteplici usi: tessuti, arredamento, edilizia, accessori… oltre a essere una materia prima utilissima in sostituzione della plastica e di altri materiali inquinanti. Inoltre, grazie alle straordinarie capacità di assorbimento di CO2 intrinseche nel bambù e al disciplinare agroforestale esclusivo di Forever Bambù che le potenzia ulteriormente, un ettaro di bambuseto coltivato da Forever Bambù assorbe CO2 circa 36 volte di più rispetto a un ettaro di bosco misto.

L'azienda può offrire anche “certificati verdi” alle aziende che con le loro attività, invece, emettono CO2, inquinando: “Il nostro bambù è un vero e proprio carbon sink 100% made in Italy – spiega Emanuele Rissone, genovese d'origine ma milanese d'adozione, 50 anni, già ideatore di Vitamin Store, catena di negozi per il fitness, ceduta nel 2013 al gruppo internazionale Enervit – Gli obiettivi imposti per la transizione ecologica diventano sempre più stringenti e la sostenibilità è diventata un driver determinante nelle scelte dei consumatori, quindi un tema che le aziende devono affrontare e integrare nelle loro strategie: abbattere le emissioni di CO2 è la chiave per vincere la sfida della Sostenibilità”.

Forever Bambù, con i suoi 193 ettari piantumati in Italia e i relativi straordinari dati di assorbimento di CO2 certificati, è uno dei maggiori carbon sink italiani e pertanto può vendere questo servizio a qualsiasi azienda, professionista o attività che voglia abbattere la propria impronta carbonica, proponendo l'acquisto di “usufrutto” di parte della foresta, in base alle proprie necessità. Il progetto è modulare: si parte da un'offerta per i negozi a partire da meno di 300 euro (8 metri quadrati di foresta per 10 anni), fino a quelle per le aziende più grandi cui viene proposto, a meno di 12mila euro, l'assorbimento di 520 tonnellate di CO2 in 20 anni.

Per Forever Bambù, la nuova area strategica d'affari si prospetta con un fatturato potenziale di 14,4 milioni di euro, rispetto a una raccolta di capitale di quasi 20 milioni. Un progetto innovativo che si affianca e si integra con l'attività principale dell'azienda: l'uso del bambù gigante per la produzione di beni durevoli. Si tratta di progetti complementari poiché l'utilizzo della fibra di bambù per produrre oggetti durevoli consente di stoccare il carbonio all’interno dell’oggetto stesso con un reale “sequestro” di CO2 dell’atmosfera; in parallelo, il disciplinare agroforestale esclusivo di Forever Bambù, che include il taglio periodico e selettivo delle canne, stimola ulteriormente la crescita delle piante che, per svilupparsi, utilizzano proprio il carbonio, assorbendolo direttamente dall'atmosfera.

Forever Bambù è un progetto cresciuto per gradi: in questi anni sono state create 26 società agricole, ciascuna proprietaria di un terreno destinato a bambuseto. Nel 2017 è stata costituita Forever Bambù Holding, una società che le riunisce tutte, coordinandone le attività industriali e commerciali, e di cui Rissone è il socio di riferimento. A queste se ne sono aggiunte di recente altre due, Forever Bambù 27 e 28, le ultime start up innovative del Gruppo, che rappresentano un salto di qualità e dimensionale, con l'acquisto di ben 103 ettari in provincia di Grosseto dove in 2 anni verranno messe a dimora 120mila piante di bambù. “La prossima importante tappa del nostro percorso di crescita sarà la quotazione – dichiara Rissone – abbiamo coinvolto già 1.200 persone, sia attraverso club deal sia col crowdfunding. Attraverso quest'ultimo canale abbiamo raccolto ben 14,4 milioni di euro tra 800 soci, battendo ogni record di raccolta in Europa e UK*”.

Forever Bambù coniuga l'etica a un ottimo rendimento atteso: intorno al 15% medio annuo, con un rendimento minimo atteso del 10%. Questo è possibile grazie all'accordo decennale di acquisto stipulato con Consorzio Bambù Italia che prevede un prezzo minimo per il ritiro delle canne, riconoscendo però anche un prezzo di mercato, se superiore. A vantaggio dei nuovi soci c'è infine un interessante aspetto fiscale: in quanto startup innovativa, Forever Bambù 28, con il Decreto Rilancio del maggio 2020, consente all'investitore di godere di un vantaggio IRPEF del 30%, vale a dire che l'investimento viene già ripagato del 30% l'anno successivo.

Per conoscere meglio Forever Bambù: www.foreverbambu.com

* https://www.breakingcrowd.it/statistiche/equity-crowdfunding-le-tre-campagne-top-in-europa-per-raccolta/

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