Formazione aziendale con smartphone e app più incisivi
di Franco Amicucci
3' di lettura
La rivoluzione digitale impatta in modo pervasivo in ogni attività umana e il mondo dell’apprendimento è uno dei settori più coinvolti. L’innovazione continua che stiamo vivendo richiede un aggiornamento per occupati e disoccupati, che non potrà essere più basato sulle modalità del passato, con uno o due giorni d’aula e qualche ora in eLearning per le aziende più digitalizzate. Parole come upskilling – far evolvere le competenze acquisite nel tempo e reskilling – acquisire nuove competenze – sono ormai d’uso comune e presenti in tanti passaggi del Pnrr ed evidenziate come una delle priorità del nostro Paese. Al tempo stesso la grande bliblioteca-ipertesto, l’infosfera, ci mette a disposizione risorse di apprendimento come mai nella storia con una molteplicità di canali ed ambienti di fruizione che delineano un futuro dove l’ibridazione tra fisico e digitale sarà la caratteristica dominante della formazione ad ogni livello della società. Con l’avvento del 5G, che potenzierà enormemente le connessioni, è naturale prevedere una ulteriore accelerazione del Digital Learning, ma con forme nuove ed in alcuni casi disruptive rispetto alle tradizionali modalità di eLearning finora vissute nelle aziende.
Tutor virtuali che accompagneranno le persone in ogni fase del lavoro, addestramento in realtà virtuale, docenti duplicati in ologramma in sedi lontane per gestire aule parallele in ogni parte del mondo con traduzione automatica, non sono più scenari da fantascienza, ma pratiche che molte organizzazioni nel mondo stanno già vivendo. Ma già molte innovazioni sono presenti anche nelle nostre aziende e tutte mostrano la stessa direzione: formazione continua, a piccole dosi quotidiane, personalizzata sulle esigenze, il ruolo e le competenze di ogni singola persona, a supporto del lavoro quotidiano, con il crescente utilizzo dello smartphone personale come ambiente di fruizione e delle App di apprendimento come format.
Il mobile learning libera le persone del “peso” del Pc e della postazione fissa. Garantisce, inoltre, una formazione fatta al momento del bisogno (dove e quando si vuole) e l’aumento del coinvolgimento degli utenti, e risulta più appealing per i Millenial, favorisce lo scambio sociale fra utenti e riduce drasticamente i costi di delivery e supporto dello staff IT. Permette inoltre il coinvolgimento del personale operativo, operai, addetti alla grande distribuzione, personale sanitario che operano normalmente senza disponibilità di un computer personale e finora tagliati fuori dall’apprendimento in modalità digitale. I dispositivi mobile fanno parte della vita quotidiana della quasi totalità delle persone.
Lo smartphone rappresenta uno dei principali strumenti informativi: perché non sfruttarlo allora anche per la creazione e fruizione di percorsi formativi? I percorsi di apprendimento mobile sono organizzati in maniera fluida e, generalmente, pensati e cuciti direttamente sull’utente: questo approccio permette di soddisfare le esigenze derivanti da diversi stili di apprendimento. Danno la possibilità di guardare, leggere e ascoltare i contenuti grazie alle diverse unità multimediali e garantiscono, a chi ne fruisce, flessibilità e autonomia. La letteratura scientifica e l’esperienza sul campo evidenziano alcune specificità dell’apprendimento in mobile learning, come ad esempio il miglioramento dell’attività cognitiva, la maggiore indipendenza, l’individuazione degli stili di apprendimento più utili per l’utente, la maggiore motivazione e l’uso di un approccio creativo alla soluzione di problemi teorici e pratici. Uno dei vantaggi è dato dall’accesso con password da eseguire una sola volta, un cambiamento importante rispetto alle classiche piattaforme e-learning, dove accedere ai corsi è spesso macchinoso. Le App di apprendimento si sono affermate inizialmente nel campo dell’apprendimento delle lingue straniere, con modalità che si prestano perfettamente anche all’utilizzo di contenuti interattivi, come quiz, video e giochi; danno inoltre la possibilità di commentare ciò che si legge, di creare community e di personalizzare il proprio percorso: il livello di autonomia è elevatissimo e questo favorisce l’ingaggio e il raggiungimento dell’obiettivo.
Brevità, personalizzazione, continuità, gaming sono le parole chiave delle nuove forme di apprendimento aziendale, risposta ai bisogni concreti del momento lavorativo, garantiscono ingaggio e alte percentuali di completamento rispetto alle modalità tradizionale di eLearning. Queste sono le nuove modalità di apprendere nell’infosfera, ma tante altre si stanno affacciando all’orizzonte e saranno radicali: prepariamoci!
Franco Amicucci è autore del libro «Apprendere nell’infosfera» (Franco Angeli)
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