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L’efficientamento energetico è il primo banco di prova per le imprese piemontesi alle prese con i fondi Fesr per il prossimo periodo di programmazione europea. A questo si affiancano i primi bandi a cascata previsti dal Pnrr nel quadro dell’Ecosistema di innovazione guidato dalle università del NordOvest, uno degli 11 Poli nati in Italia per stimolare la collaborazione tra imprese e università su ricerca applicata e trasferimento tecnologico.
Primi bandi a cascata del Pnrr
I bandi del Nodes, gestiti da un sistema costituito da sette diversi spoke, sono riservati a progetti innovativi con un trl alto e sono stati pubblicati sul sito: il 12 aprile si sono aperti i termini per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale – e per le richieste di sostegno all’accesso a servizi di innovazione, con il 50% di risorse a fondo perduto. «Ci siamo organizzati con sette punti di accesso – spiega Chiara Ferroni direttrice del Nodes – e ogni ateneo gestirà la fase di raccolta delle domande e di istruttoria e di valutazione, con esperti esterni». Per la prima volta dunque, come voluto dal Pnrr, saranno direttamente le università a gestire bandi così corposi, con una dotazione da qui al 2026 pari a 110 milioni, risorse riservate alle imprese per il 49%. «Gli atenei non hanno mai fatto questo mestiere prima – aggiunge Ferroni – ma la scelta è stata quella di mettere in campo direttamente il mondo universitario proprio per garantire la maggiore vicinanza possibile al sistema industriale e le massime ricadute per gli effetti della ricerca sulle imprese». I tempi sono stretti, al 2026 bisognerà aver speso e rendicontato tutte le risorse e Torino, con il polo che coinvolge le università del Piemonte, della Valle d’Aosta e delle province più occidentali della Lombardia, è stato tra i primi poli per l’innovazione ad attivarsi in Italia.
Fondi europei
Al capitolo Fesr, con la programmazione degli aiuti che arrivano dall’Europa al 2027, il 30 marzo è stata la data di apertura del bando per l’efficienamento energetico delle imprese. Si tratta della prima misura del Fondo, con all’attivo una dotazione finanziaria pari a oltre 91 milioni per la realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento e per interventi a favore delle energie rinnovabili. Il mese prossimo la Regione Piemonte, in particolare gli assessori allo Sviluppo economico Andrea Tronzano e all’Ambiente e alla Ricerca, Matteo Marnati, dovrebbe aprire una nuova misura, con 80 milioni di risorse disponibili, per la digitalizzazione delle imprese e l’efficientamento sostenibile. Obiettivo della misura è quello di accompagnare le imprese del territorio nella transizione ecologica, aumentare l’autonomia energetica e la competitività, abbattendo i costi energetici e produttivi. A quest’ultimo bando potranno partecipare anche le aziende più grandi, fino a 3mila dipendenti, con progetti destinati alla riduzione della CO2, all’efficienza energetica e all’utilizzo produttivo delle risorse, a favore di un modello di sviluppo circolare. L’apertura dello sportello è prevista intorno alla metà di maggio.
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