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Quasi giornalmente le aziende associate a Confindustria Trento segnalano all’Associazione attacchi o tentativi di attacco. In Trentino, nel 2022 Trentino Digitale ha registrato e respinto circa mille tentativi di attacco alle proprie infrastrutture digitali, con un aumento del 10% rispetto al 2021. Nei primi quattro mesi del 2023 i tentativi di attacco sono stati più di 500.
L’associazione degli industriali è al lavoro per sensibilizzare «su un tema ancora scarsamente percepito, se non dai player più maturi e da quanti hanno già subito un attacco, e che ha invece i tratti di una vera e propria guerra sotterranea potentissima» spiegano da Palazzo Stella. Il direttore Generale di Confindustria Trento Roberto Busato sottolinea che sono state prese iniziative a tutela del tessuto imprenditoriale e ha spiegato come, nel panorama del contrasto al cybercrime, il Trentino sia un laboratorio virtuoso a livello nazionale, con riferimento anche agli accordi tra Associazione degli industriali, Polizia delle Comunicazioni, Trentino Digitale, Provincia autonoma di Trento, Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler che hanno costituito insieme un osservatorio sulla Cybersecurity. Tra i frutti di questi accordi una prima serie di “cybertalks” volti a creare consapevolezza sui rischi di sicurezza a cui ogni azienda è soggetta. Silvio Ranise, ordinario all’Università di Trento e direttore del Centro per la Cybersecurity di FBK, nota che «la risposta da parte delle Pmi del Trentino è stata positiva e ha creato i presupposti per una seconda serie che analizzi con maggior dettaglio alcuni problemi e discuta possibili soluzioni. Stiamo lavorando al nuovo programma».
Il centro diretto da Ranise vanta collaborazioni in materia di cybersecurity con vari soggetti privati, tra cui Cassa Centrale Banca, gruppo bancario cooperativo con sede nel capoluogo trentino. «L’obiettivo dei programmi di Cyber Threat Intelligence (CTI) è identificare le informazioni utili a prevenire e mitigare gli attacchi raccogliendole da molteplici fonti, come social media e siti dedicati situati anche nel dark web – spiega Ranise – In questo contesto la sfida principale consiste nel focalizzarsi sulle informazioni rilevanti per l’organizzazione e tradurle in consigli pratici per attuare opportune strategie di difesa nel minor tempo possibile. Per questo il Centro per la Cybersecurity di FBK e Cassa Centrale Banca, col supporto di un team dedicato in Allitude, società di ICT e back office del Gruppo, hanno progettato un programma di CTI che permetta di contestualizzare gli attacchi ai servizi del Gruppo per organizzare con rapidità ed efficacia le possibili strategie di difesa».
Da parte sua, la società pubblica di sistema Trentino Digitale Spa ha approvato a maggio il bilancio 2022 e confermato le linee strategiche che la vedono nel ruolo di partner di riferimento della Provincia autonoma di Trento nella transizione digitale del Sistema Trentino. Carlo Delladio, presidente della Spa, ha evidenziato i plus dell’alleanza con il pubblico, che si è messo a disposizione del privato e, in particolare, del settore produttivo, per garantire la diffusione di una cultura della sicurezza informatica, lo scambio di informazioni, il monitoraggio e la gestione in tempo reale della minaccia cyber della rete e del territorio in Trentino. Nel nuovo Piano industriale Delladio ha sottolineato come siano state intraprese azioni di potenziamento del monitoraggio e presidio della cybersicurezza e delle attività di prevenzione e di coordinamento della risposta agli eventi e incidenti informatici. Trentino Digitale ha poi partecipato, nell’ottica di rafforzamento delle capacità di gestione degli incidenti e delle crisi di cybersicurezza, all’esercitazione Cyber Europe 2022, evento promosso dall’Agenzia europea per la cybersicurezza (Enisa).
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