Formula 1 da 2,4 miliardi, la Formula E in crescita ma resta ancora lontana
Parte il 3 marzo il nuovo campionato con le prove libere del gran premio del Bahrein
di Marco Bellinazzo
4' di lettura
Mentre nell’Unione europea sale la tensione sul divieto di vendita dal 2035 di auto a benzina e diesel, nel motorsport sul tema della sostenibilità si intrecciano sempre più le sorti dei campionati di Formula 1 e Formula E.
Tra i due circuiti che operano sotto l’egida della Federazione internazionale dell’automobile restano ancora distanze molto accentuate sul piano economico. Per quanto il campionato mondiale delle auto elettriche stia crescendo, valorizzando la propria strategia ecologica senza penalizzare troppo le performance motoristiche.
2,4 miliardi di fatturato
Il giro d’affari di Liberty Media, proprietaria della Formula 1, nel 2022 ha registrato un fatturato pari a 2,4 miliardi di euro in aumento rispetto ai 2 miliardi del 2021 soprattutto grazie al mercato Usa, mentre la Formula E è arrivata a 170 milioni.
Le monoposto della Formula 1, che il 3 marzo nel deserto del Bahrain scenderanno in pista nelle prove libere in vista del primo gran premio della stagione che si correrà domenica prossima, del resto, attirano un’audience media globale per ogni gara di circa 70 milioni di spettatori (1,5 miliardi complessivi) a fronte di 13,5 milioni di spettatori (216 milioni complessivi) che seguono in tv le corse delle auto elettriche.
A proposito di corse, i gran premi della Formula 1 nel 2023 saranno 23, mentre la stagione della Formula E, scattata lo scorso 14 gennaio da Città del Messico, prevede 16 tappe in 11 città. È una significativa coincidenza che il secondo appuntamento per entrambi i Circus sia costituito dall’Arabia Saudita. La Formula 1 andrà in scena il 19 marzo, mentre a fine gennaio si è svolto il gran premio di Formula E di Ad Diriyah.
Confronto con la Formula E
Il ritorno economico dei due mondiali evidentemente determina valori molto diversi nel cosiddetto “Budget Cap” delle scuderie, cioè nelle somme che possono essere investite per sviluppare le auto: in Formula 1 l’asticella è fissata a quota 135 milioni di euro nel 2022 rispetto ai 13 milioni ammessi in Formula E.
Cifre diverse sono anche quelle degli ingaggi dei piloti: lo stipendio medio in Formula 1 si aggira sui 10 milioni di euro, mentre i piloti delle vetture elettriche devono accontentarsi in media di 700 mila euro.
La Formula 1 poi può contare su 18 sponsor di vario livello da Rolex a Suadi Aramco, da Crypto.com a Qatar Airways, da Dhl ad Heineken, mentre il fornitore ufficiale delle gomme è Pirelli. Di contro i partner della Formula E sono 14 (i principali sono Abb, Julius Baer e la saudita Sabic). Il fornitore delle gomme nel 2023 non è più Michelin ma il colosso giapponese Hankook.
Le scuderie della Formula 1 sono 10. I motori sono prodotti dalla Ferrari (per le monoposto del Cavallino, dell’Alfa Romeo e della Haas), dalla Honda (Red Bull ed Alpha Tauri), dalla Mercedes (per le proprie monoposto, per quelle della McLaren, per quelle targate Aston Martin e Williams) e dalla Renault.
Alla rassegna iridata delle auto elettriche sono iscritte alcune delle principali case automobilistiche. Si è ritirata da campione in carica la Mercedes. Al suo posto è subentrata la Neom McLaren. La scuderia britannica fa affidamento sulla powertrain dei giapponesi di Nissan che, a loro volta, schierano sulla griglia di partenza le vetture del team Nissan e.dams. Corre dal 2023 anche la Tipo Folgore della Maserati, oltre alla francese Ds Automobiles sempre del Gruppo Stellantis.
Geografia delle squadre
Partecipano alla competizione, inoltre, l’Envision Racing, fino alla stagione 2020-2021 sponsorizzato da Virgin, la Jaguar che appartiene dal 2004 alla Red Bull, la tedesca Porsche, sponsorizzata da TAG Heuer, che supporta anche la scuderia americana Andretti Autosport.
La Formula E annovera in griglia anche il produttore indiano Mahindra, gli spagnoli del team Cupra emanazione di Seat e del Gruppo Volkswagen, da tempo attivi nel motorsport elettrico e ora associati ai tedeschi di ABT e i cinesi del Nio Formula E Team. Mentre le batterie nell’edizione 2023 sono state realizzate da Williams Advanced Engineering.
Ieri, intanto, a Londra la Formula E ha presentato il suo Rapporto di Sostenibilità per la Stagione 8. Nel dossier intitolato «Racing For Better Futures» si evidenzia la novità delle nuove vetture GEN3 che sono state schierate nel 2023, considerate le auto da corsa elettriche più veloci, leggere e potenti mai costruite. Possono infatti raggiungere i 320 km/h e pesano circa 60 kg in meno. Le monoposto sono alimentate da motori elettrici più efficienti di quelli a combustione interna (ICE) che convertono oltre il 95% dell’energia elettrica rispetto al 40% degli ICE ad alta efficienza di altri sport. Le monoposto GEN3 generano più del 40% dell’energia consumata in gara attraverso la frenata. La strategia di sostenibilità della Formula E, infine, si concretizza usando per le nuove auto, lino e fibra di carbonio riciclata per la carrozzeria. Hankook Tire fornisce nuovi pneumatici da corsa EV realizzati con il 26% di gomma che può essere riciclata a fine vita.
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