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Formula 1, riscossa mancata per la Ferrari. Vince Verstappen

Tattica e gomme escludono le due Rosse dal podio a favore di Verstappen (Red Bull)  e delle Mercedes che in classifica costruttori tallonano la casa di Maranello

di Alex D'Agosta

Max Verstappen festeggia la vittoria al GP di Ungheria ( REUTERS/Bernadett Szabo)

I punti chiave

  • Verstappen in testacoda ma vince e punta al secondo titolo mondiale
  • Sorpresa Mercedes: con Hamilton e Russell tallona la Ferrari in classifica costruttori
  • Tutti gli errori della Ferrari, dalle gomme alle scelte tattiche

3' di lettura

A Mogyoród, il Gran Premio di Ungheria 2022 ha tirato fuori una Formula 1 quasi d’altri tempi: da molti anni infatti non si vedevano prestazioni mediamente equilibrate fra più di due team. Ma non è una buona notizia per chi sognava un rapido recupero della Ferrari, specialmente dopo la gara disastrosa di domenica scorsa.

È stata quindi una domenica di bocconi amari per Ferrari, di conferme per Red Bull e di recupero a sorpresa per Mercedes. Con un podio che ha visto nell’ordine: Verstappen, Hamilton e Russell.

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Verstappen verso il titolo mondiale nonostante il testacoda

Il campione del mondo in carica alla fine ha superato la bandiera a scacchi per primo ma le luci non sono state per lui; nonostante sia arrivato primo, non è quello che ha dato più spettacolo. Tuttavia ha compiuto oggi passo in avanti verso un secondo titolo mondiale, portandosi a ben 80 punti di vantaggio su Leclerc. E come se non bastasse, nella classifica costruttori, Mercedes si sta avvicinando pericolosamente alla Ferrari.

A ben vedere, quindi, Verstappen ha guidato in testa soltanto nelle ultime fasi del tutto sommato divertente GP d’Ungheria, nonostante la partenza in 10° posizione e un breve testacoda per “guida maldestra”. Ma ha anche sapientemente rimediato: il testacoda non era singolo ma doppio, detto anche treesessanta, quindi dopo l’errore si è ritrovato con il muso dell’auto nuovamente in direzione di marcia. In assenza di impatti, l’evento gli ha causato solo una perdita di tempo contenuta in pochissimi secondi. E non è bastata neanche una leggera e tardiva pioggia per cambiare l’ordine di arrivo.

Sorpresa Mercedes: torna in gioco

È successo di tutto, ma a ben vedere ad avere la meglio è stata la Mercedes, con Hamilton che ha risalito la china e, da grande e avido campione, non a caso soprannominato “the hammer” (il martello, ndR), ha pure superato il compagno di squadra Russell ottenendo il secondo posto.

Nessuno avrebbe detto che Hamilton e Russell sarebbero stati così competitivi, specie per il sette volte campione, il quale, in qualifica, ha avuto un default tecnico all’ala mobile, che lo aveva confinato al settimo posto in griglia. Eppure, nonostante la domenica abbia visto comandare la gara per un lungo tempo da Russell, alla fine, anche Hamilton ha saputo fare una gran gara e imporsi davanti al “rookie” del team. Grazie a una ritrovata competitività della vettura e una migliore sopportazione delle mescole proposte dal muretto, la stella a tre punti è di nuovo quindi tornata in gioco: forse non per la vittoria finale ma sicuramente abbastanza per disturbare i sogni della Ferrari.

Tutti gli errori della Ferrari

Come accennato, è stata una giornata difficile per la Rossa che ha sbagliato di nuovo la strategia, con Sainz quarto e Leclerc sesto. La decisione di mettere il monegasco sulle gomme dure gli si ritorce contro e deve rientrare ai box per la terza volta. Unico ritiro per Bottas, al penultimo giro, non senza suspence: il suo “parcheggio” in zona esterna alla pista ha procurato la virtual safety car e qualche mal di pancia a chi sperava ancora in recuperi in extremis.

Non è bastata neanche qualche goccia di pioggia nel finale per poter cambiare le cose: anzi, quei piccoli scrosci hanno favorito l’ultimo sorpasso letale della gara, quello di Hamilton su Sainz che ha scalzato definitivamente l'ultima Ferrari dalla zona podio. Un momento concitato e disarmante: perché Sainz, almeno lui, non era incappato in errori strategici. Non c’è dubbio: la Mercedes oggi “ne aveva di più”. Ma quel sorpasso al giro 54 di Russell su Leclerc, quando i ferraristi stavano ancora sognando, grida vendetta: la caccia del giovane inglese si era inasprita tre giri prima, poi dopo un non certo dilettantesco sorpasso esterno, Russell si impone, dimostrando di sapere incassare tutti i giri di studio precedente. È stato bravo e paziente per cogliere l’errore: Leclerc infatti era in deficit di grip e, causa treno di gomme sbagliato, il suo posteriore non ce la faceva. Da lì il richiamo per l'ennesimo pit stop e ambizioni finite.

Se lo spettacolo è stato quindi bellissimo per il pacchetto di rimonte, lotte, sorpassi, errori e colpi di scena, senza alcun incidente o pregiudizio meccanico né imprevisti meteorologici, dall’altro la gara mette forse definitivamente in archivio i voli pindarici di chi voleva Leclerc ancora in lotta per il mondiale. Fra errori suoi e del team a problemi della macchina, sinora anche la stagione 2022 è stata più densa di imprevisti che di soddisfazioni.

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