Formula 1: Verstappen domina a Montreal e raggiunge Senna a quota 41 vittorie
Unica variante: Alonso è il rivale principale. Hamilton non assurge ancora al ruolo di terzo incomodo. Ferrari ancora deludente
di Alex D'Agosta
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Come sperato e annunciato, Max Verstappen porta a casa la sua seconda vittoria consecutiva nel Gran Premio del Canada. La sesta su otto di questa stagione, terza di fila. Ma non solo: arriva a raggiungere le 41 vittorie, proprio come Ayrton Senna. La centesima per la Red Bull in Formula 1. Una festa garantita, anche se per raggiungere lo stesso traguardo ci ha messo qualche decina di week-end di gara in più. E il tripudio del 2023 non è certo finito: nel prossimo week-end di Formula 1 ci sarà la pista austriaca, di casa Red Bull, dove Max non vorrà deludere ovviamente i suoi tifosi. Da non dimenticare che sarà il primo senza il fondatore dell’universo Red Bull, Dietrich Mateschitz, quindi gli alfieri dei team ‘energizzanti’ non si faranno probabilmente desiderare.
Per quanto riguarda la gara di domenica, non è bastata una pista sconnessa, una meteo incerta nei tre giorni, i vari problemi e imprevisti riscontrati. La sinfonia è sempre uguale ai mesi e agli anni scorsi. Max è davanti a tutti. Unica variante: Alonso è il rivale principale. Hamilton, riapparso tardi nel 2022, da qualche tempo non assurge ancora al ruolo di terzo incomodo, ma deve ancora accontentarsi ad essere il primo ‘degli altri’. Si potrebbe dire ‘meno male’, visto che Mercedes rappresenta ora il terzo team capace di alternarsi sul podio; il lato triste è che ancora nessun altro può contrastare la superiorità netta del team campione del mondo.
In mancanza di una vera storia, di qualche accadimento, imprevisto, incidente o altro (a dire il vero c’è stata una safety car, ma senza causare particolari stravolgimenti) la narrazione della gara del Canada 2023 è molto sintetica. Siamo distanti anni luce da quando acquazzoni o duelli epici scrivevano pagine di storie in questo tracciato. La notizia più rilevante forse è che il margine di Verstappen sugli avversari è stato il più stretto di tutta la stagione: ha messo dietro Alonso sotto la bandiera a scacchi per solo 9.5 secondi.
Il pilota del giorno è una novità assoluta. Alex Albon, settimo con la Williams, è risultato il migliore secondo il pubblico. Dal 2016, i fan possono votare online i piloti preferiti in ogni gara. È un giudizio globale e spesso è pù denso di obiettivo di qualunque analisi tecnica: la ‘pancia’ del pubblico del mondo intero sembra premiare davvero le migliori prestazioni dal punto di vista sportivo e, di conseguenza, delle gocce di sudore versate. Nella prova canadese non c’è dubbio che il Drivers of the Day dovesse andare proprio ad Alex Albon: dopo una qualifica al decimo posto, provenendo dal miglior tempo nella Q2 e una strategia azzeccata nel risparmiare gomme non disputando la Q3, il settimo posto a pieno giri e a soli 9 secondi dalle Ferrari è qualcosa di grande per il pilota e per la squadra. Erano due anni che la scuderia di Grove non arrivava al settimo posto: l’ultimo era di Latifi in Ungheria nel 2021.
Hamilton fa bene i compiti a casa ma Russell, nonostante una buona qualifica al quarto e quinto posto, non ha tenuto testa al compagno il campione va ancora sul podio, il giovane allievo si è ritirato per le conseguenze di un impatto.
Le crisi irrisolte: Perez
Quello di metà giugno è stato un weekend dove si confermano delle crisi, a partire da Perez che continua la sua fase negativa. Non si può definire disperso ma guida in modo decisamente inferiore rispetto allo smalto richiesto a un top driver che a inizio stagione aveva dichiarato di voler lottare per il titolo. Soprattutto, non si può dimenticare, considerando che guida l’auto due volte campione del mondo di fila, oltre che apparentemente ‘quasi imbattibile’ in questo primo terzo di annata 2023. E poco importa che abbia fatto il giro veloce all’ultimo. Il sesto posto non è certo quello che ci si aspetta da uno come lui, con 51 secondi di ritardo dalla monoposto analoga. Vero che aveva iniziato molto indietro, ma ha faticato così tanto a risalire la china che Alonso, per una buona parte di gara, sembrava matematicamente in grao di mettergli il naso davanti nella ranking mondiale dei piloti; cosa che, molto probabilmente, potrebbe verificarsi comunque nelle prossime settimane.
Ferrari in lieve crescita, ma è ancora dietro
Le premesse per un buon week-end in parte c’era. In gara, poi, Ferrari, fa una sosta in meno e sembrava poter gestire meglio le gomme. Finire quarta e quinta mostra però che, piloti e muretto, sono ancora in difficoltà. Per incominciare, la tattica di gara identica per entrambe le vetture sarà indubbiamente un aspetto da esaminare oltre che un dettaglio che presterà il fianco alle critiche: quando c’è così poco da perdere, si poteva forse azzardare di più. Dopo gli ottimi tempi, terzo Sainz in P2 e secondo Leclerc in P3, non pochi hanno auspicato un ritorno al podio. Ma le delusioni non sono mancate anche per altri motorizzati italiano. C’è da dire che Hulkemberg, con la Haas, aveva staccato nientemeno che il secondo miglior tempo in qualifica. Ma per un eccesso di velocità sotto regime di bandiera rossa si è visto retrocedere al quinto in griglia. Purtroppo per lui, il passo gara non c’è stato, come per il suo compagno, e sono finiti entrambi senza punti.
La ‘barzelletta’ di Stroll, che nel circuito di casa sognava la riscossa
Non c’è dubbio che Lance Stroll si trovi da inizio anno alla guida di un'auto che può competere con i migliori: Alonso è terzo nel mondiale, a distanza sempre più breve da Perez, e nelle prime otto gare ha già centrato ben sei podi. Per l’asturiano è il miglior inizio di stagione da 10 anni perché, dopo aver lottato per il titolo nel 2013, non ha mai realizzato più di 81 punti (sia nel 2021, sia nel 2022), mentre nel 2023 prima di questa gara ne aveva già intascati 99.
Il ventiquattrenne di Montreal si presenta al Gran Premio del Canada quindi con un’auto molto competitiva e lui stesso ammette alla stampa locale che «sicuramente quest'anno ci sono più opportunità rispetto agli altri anni». E se nei quattro GP canadesi sinora disputati il miglior risultato di Stroll è il nono posto (2017, 2019), anche quest’anno non gli è riuscito ancora di far di meglio. Considerando come magra consolazione il fatto che si trova all’ottavo posto nella classifica mondiale piloti, la posizione più elevata nella sua carriera, ieri era partito sedicesimo dopo un tredicesimo cronometrico (con tre posizioni di retrocessione per aver ostacolato Gasly in Q1). Ma alla fine, bazzicando tutta la gara oltre il decimo, riesce mestamente ad accaparrarsi il ‘solito’ nono. Dopo sette anni di Formula 1, con l’auto che ha, è indubbiamente ancora molto più indietro rispetto alle aspettative di squadra e famiglia.
Un fine settimana mediocre sin dal venerdì
La prima sessione di prove del Gran Premio del Canada era iniziata già con il piede sbagliato prima di essere interrotta a causa di problemi alle telecamere di sicurezza locali del Circuit Gilles Villeneuve. La FIA ha dovuto cedere al fatto che le telecamere di sicurezza locali del circuito non erano sincronizzate correttamente e che la sessione non sarebbe potuta riprendere fino a quando il problema non fosse stato risolto per motivi di sicurezza. Fra l’altro, la sessione era già stata ritardata una volta, quando un blocco dell’albero di trasmissione del pilota della Alpine Pierre Gasly reso necessaria la bandiera rossa.
Equivoci sul tributo di Leclerc a Gilles Villeneuve
Perfino un momento di generosità di Leclerc, un tributo col suo casco al grande idolo di casa, Gilles Villeneuve, ha avuto dei problemi: né lui né il suo management avevano chiesto il permesso alla famiglia. Un equivoco che però aveva provocato una montagna di insulti nei confronti del figlio Jacques, campione del mondo 1997: la vicenda si è conclusa bene e cordialmente, ma sia i media sia i commenti degli utenti hanno, secondo Villeneuve, ingigantito troppo il problema.
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