battaglia legale

Fortnite, Apple accusa Epic: «Si fingono Robin Hood, ma sono multi-miliardari»

A poche settimane dal ban di Fortnite dall'App Store a causa delle violazioni del produttore, ora Apple avvia un'azione legale nei confronti di Epic

di Biagio Simonetta

Nineteen Eighty-Fortnite - #FreeFortnite

2' di lettura

Se credete che la battaglia fra Apple ed Epic Games sia ormai roba da ferragosto, siete fuori strada. A distanza di poche settimane dalla bufera scatenata col ban di Fortnite dall'App Store a causa delle violazioni del produttore, la faccenda si infiamma di nuovo. E stavolta è Apple a mostrare i muscoli, con un'azione legale nei confronti di Epic. Perché il fatto la forzatura del produttore di games - che aveva provato a bypassare le royalty dello Store proponendo pagamenti in-App esterni al sistema di Cupertino - sta avendo ripercussioni (in termini di mancati incassi) anche per Apple.

Nell'azione legale preparata dai legali di Apple, i toni sono pesanti. E nelle 67 pagine depositate si legge, tre le altre cose: «L'azione legale di Epic non è altro che un disaccordo finanziario. Si dipingono come una moderna azienda stile Robin Hood, ma la realtà è che Epic è una grande azienda multi miliardaria che non vuole pagare nulla per i servizi e i benefici che ricava dall'App Store di Apple».

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Una controffensiva dura, insomma, che evidenzia come Epic guadagni miliardi dalle commissioni e dai costi esorbitanti a cui vende la moneta virtuale v-bucks, che serve a comprare oggetti migliorativi all'interno di Fortnite. Secondo Apple, è impensabile che Epic possa immaginare di poter accedere al suo Store da un miliardo di utenti senza rispettare le regole. Anche perché sarebbe del tutto ingiusto nei confronti di altri 27 milioni di sviluppatori che lavorano sull'App Store e rispettano le policy. Sempre nell'incartamento preparato dai legali di Cupertino, si fa notare come proprio Epic Games sia l'azienda che più di ogni altra, negli ultimi 24 mesi, ha sfruttato le possibilità concesse dall'App Store.

Con Fortnite attivo sin dal 2019, fa notare Apple, il codice dell'applicazione è stato analizzato da personale Apple più di 200 volte, e ha usato oltre 400 API per poter migliorare le sue prestazioni. Inoltre, ad ogni aggiornamento rilasciato da Epic, Apple rivendica di aver sempre pubblicizzato fortemente l'evento così da spingere gli utenti a fare download. Sempre a proposito di numeri, i legali di Apple precisano che iOS è il sistema operativo all'interno del quale Fortnite ha ottenuto maggior successo, con 130 milioni di download in 174 Paesi nel mondo. E questo anche grazie all'impegno e al supporto di Apple.

Insomma, il messaggio è un po' questo: «Se Epic può offrire il suo gioco a un miliardo di utenti iOS, è solo grazie noi che abbiamo creato questa piattaforma di successo».

E siccome tutto è nato da divergenze economiche, nell'azione legale non potevano mancare i numeri relativamente agli incassi. Secondo Apple, Epic ha guadagnato, solo sul suo App Store, 600 milioni di dollari negli ultimi due anni. 260 milioni, invece, sono finiti alla stessa Apple che intasca il 30% di commissioni, per un giro d'affari complessivo di 860 milioni di dollari. Gli stracci, insomma, sono volati. Ed è altamente probabile che non sia finita qui. Intanto, considerato il fuoco incrociato, ipotizzare un ritorno di Fortnite sull'App Store in tempi brevi sembra del tutto improbabile.


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