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Forum Ambrosetti, Candiani (Microsoft): «Digitale, nel 2026 mancheranno 2 milioni di lavoratori». Gros-Pietro: inflazione non peggiorerà

La presenza internazionale: dal Congresso Usa alla Cina. Il presidente ucraino ringrazia l’Italia. Di Maio: «no a scostamento, ci sono risorse per decreto per le imprese». Candiani (Microsoft): digitale è forza deflattiva, accelerare su investimenti

  • Gas: Di Maio, razionamenti? Scongiurare rischio chiusura imprese

    Rischio razionamenti sul gas? “L'unico razionamento che voglio fare in questo momento è sulle bollette delle imprese italiane. Pagare alle imprese le bollette italiane per l'80%, altrimenti le imprese, razionamento o no, non riusciranno ad affrontare l'autunno, neanche l'inverno”. Così il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, risponde a margine del Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio. “Ci sono imprenditori – prosegue – che stanno decidendo se chiudere o se indebitarsi per chiudere a fine anno e questo non è possibile. Abbiamo due strade che dobbiamo portare avanti: a livello europeo è il tetto massimo al prezzo del gas e ne abbiamo discusso anche qui oggi ed è chiaro che le riunioni dei ministri dell'Energia e i vertici dei leader delle prossime settimane saranno fondamentali” perché “non possiamo più permetterci un prezzo oltre 250 euro al MWh”. Allo stesso tempo, aggiunge, “non è possibile pensare che le imprese paghino così tanto”. Un decreto taglia-bollette “in via emergenziale da qui a fine anno, in attesa del tetto del prezzo del gas, un decreto che permetta alle imprese che sia riconosciuto l'80% di bolletta pagato dallo Stato” significa “portare il gas al prezzo pre-crisi”. Quanto alle risorse, lo Stato “ha la possibilità di introiettare queste risorse dalle maggiori accise e Iva derivanti dall'inflazione”.

  • Ferraris (Fs), siamo energivori, obiettivo autoprodurre 40% nostra domanda interna

    «L'energia per noi è un tema importante, siamo un'azienda energivora, consumiamo circa il 2% della domanda nazionale. Perciò abbiamo lanciato un piano per autoprodurla valorizzando i nostri spazi non più funzionali all'esercizio ferroviario. A medio-lungo periodo l'obiettivo è coprire almeno il 40% della nostra domanda interna di energia, circa 2,6 TWh, prevalentemente attraverso fonte solare ed eolica. A ciò si uniscono i nostri piani di efficienza energetica di breve e medio periodo, come ad esempio il progetto per ottimizzare l'utilizzo di energia da trazione». Così Luigi Ferraris, amministratore delegato del gruppo FS, a margine del Forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio.

    E a chi gli chiedeva di un possibile incremento dei prezzi dei biglietti ferroviari, il tema, ha fatto capire Ferraris, nonostante l'aumento del costo dell'energia, non è all'ordine del giorno, perché è importante «contenere il prezzo del biglietto del treno, che oggi rappresenta uno dei punti chiave per lo sviluppo di una mobilità sostenibile». Sul completamento dei progetti legati al Pnrr, Ferraris ha spiegato che «gli investimenti previsti condurranno a una crescita di capacità della rete ferroviaria del 20% e a una diminuzione dei tempi di viaggio fino ad andare da Genova a Milano con l'Alta Velocità in meno di un'ora e tra Bari e Napoli in 2 ore».

  • Brunetta (Pa): “Con il price cap G7 e Ue finalmente in partita”

    “Con l'invasione in Ucraina, la Russia ha aperto una drammatica partita a scacchi con l’Europa. Un gioco che consiste nel determinare la quantità offerta di petrolio e di gas, nel modificarla continuamente e imprevedibilmente per far lievitare i prezzi in ragione del sistema di pricing attualmente in vigore nel mercato Ue. In questa maniera il giocatore russo ha avuto in mano il gioco, e l'Europa, insieme a tutti i Paesi industrializzati, lo ha subìto. Ora l'Europa e il G7 hanno finalmente deciso di giocare, con gli stessi strumenti della Russia. L’annuncio del price cap sul gas e sul petrolio ha già provocato un calo dei prezzi”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo a Sky Tg24, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Questo - ha continuato Brunetta - produrrà almeno altri due effetti: l’Occidente e l’Europa non finanzieranno più la guerra russa in Ucraina. E non finanziare più le distruzioni in Ucraina significherà sostenere in futuro un minor costo per la ricostruzione. È un’operazione win-win: vince l’Occidente, vincono i Paesi liberi, industrializzati, e il giocatore russo si trova di fronte, finalmente, a un player altrettanto determinato e altrettanto forte”.

  • Starace (Enel), da stoccaggi gas inverno tranquillo

    “Il livello degli stoccaggi del gas ci consentiranno di avere un inverno tranquillo anche se sono stati raggiunti pagando dei prezzi esorbitanti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, in una intervista a Cnbc a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Il rischio principale - ha aggiunto - in questo momento è che il percorso della transizione energetica verso la sostenibilità può subire dei contraccolpi da quello che stiamo vivendo. Invece le ragioni della transizioni devono essere rilanciate proprio dalla crisi che stiamo vivendo”.

  • Mazzoncini (A2A): scostamento bilancio rischia di essere inefficace

    «Lo scostamento di bilancio, con il debito pubblico che abbiamo, e con il rischio di speculazione sul nostro debito, quindi di incremento dello spread, vuol dire che rischiamo di rimangiarci i soldi che mettiamo sulle bollette in un attimo, rischia di essere inefficace». Lo ha detto l’ad di A2A, Renato Mazzoncini, a margine del forum The European House - Ambrosetti di Cernobbio. «Io credo che questo non sia un problema che possa risolvere l'Italia da sola ma credo che, come l'Europa è riuscita ad affrontare insieme il problema del Covid, l'Europa potrebbe, anzi dovrebbe, e penso che lo farà, affrontare questa situazione di emergenza, come se fosse un gruppo di acquisto solidale», ha aggiunto.

  • Padoan: scostamento è deviazione da politica seguita, mercati attenti

    «Lo scostamento di bilancio in quanto tale è un segno di deviazione rispetto alla politica fin qui fatta. Penso che abbiano molta ragione il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia a dire che lo scostamento non si fa». Lo ha detto Pier Carlo Padoan, presidente di Unicredit, a margine del forum The European House - Ambrosetti a Cernobbio. «Abbiamo fatto uno sforzo enorme, importante, per abbassare il rapporto debito/Pil e questo è stato molto apprezzato dai mercati. Il debito italiano rimane alto e i mercati stanno osservando con attenzione quello che farà il prossimo governo italiano. Dobbiamo tenerne conto», ha aggiunto l’ex ministro dell’Economia.

  • Paola Severino: per le riforme serve continuità di governo

    A margine del Forum di The European House Ambrosetti a Cernobbio, parla Paola Severino, vicepresidente Luiss. «La stabilità di governo è un valore perché le riforme spezzettate non funzionano. Un rimedio all’instabilità può essere il monitoraggio delle norme, ma la continuità è un fattore fondamentale».

    Paola Severino: per le riforme serve continuità di governo
  • Severino, da lotta a evasione soluzioni a inflazione, torni priorità

    «Sento parlare molto poco della lotta all’evasione fiscale. Recuperare nell’interesse dello Stato le somme che sono sommerse rappresenterebbe una misura che potrebbe aprire dei margini di soluzioni contro l’inflazione». Cosi Paola Severino, Vice Presidente della Luiss Guido Carli, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.
    «Oggi- prosegue l’ex ministro della Giustizia - soltanto lo 0,13% degli italiani dichiara più di 100mila euro; lo 0,09% dichiara più di 300mila euro. O sono tutti a Cernobbio, o c’è qualcosa che non va: quando mi guardo in giro vedo un benessere più diffuso di quanto dicano questi dati. E rimango colpita e turbata. È un argomento che deve essere messo all’ordine del giorno».

  • Mazzoncini (A2a), su extraprofitti pagato acconto, ad ottobre saldo

    Sugli extraprofitti «A2A ha pagato il suo acconto del 40% regolarmente e non ha presentato ricorso. Non c’è stata nessuna rideterminazione perché i dati per come li abbiamo letti erano abbastanza chiari». Così l’a.d Renato Mazzoncini a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. «Quasi tutte le aziende, anche quelle che non hanno fatto ricorso, hanno chiesto all’Agenzia delle entrate di verificare i numeri perché la legge ha una sua complessità. Riteniamo che i conti siano giusti. Per noi ammonta a circa 50 milioni di euro per il 2022, abbiamo pagato l’acconto e a ottobre ci sarà il saldo», spiega Mazzoncini .

  • Da stop gender gap impatto pari a 14% Pil G20

    Chiudere il gender pay gap e raggiungere lo stesso tasso di occupazione tra uomini e donne potrebbe generare un impatto economico annuale fino a 11,2 trilioni di dollari nei Paesi G20 più la Spagna - pari al 14% del Pil del G20. Per raggiungere l’obiettivo del tasso di occupazione, dovrebbero essere impiegate 432,9 milioni di donne in più. È la stima dello studio di European House - Ambrosetti.

    The European House - Ambrosetti ha lanciato un Osservatorio permanente e indipendente sull’empowerment femminile nei Paesi del G20 più la Spagna (inclusa come ospite permanente del G20) - in partnership con A2A, ABB, British American Tobacco (BAT), Invesco, Gruppo Mondadori, Oracle e Gruppo Pictet; e con il contributo delle Special Advisor Arancha González Laya (Rettrice della Scuola di Affari Internazionali di Parigi, Sciences Po) e Minouche Shafik (Rettrice della London School of Economics and Political Science). I risultati della prima edizione dell’Osservatorio sono stati presentati oggi da Arancha González Laya in occasione della 48ª edizione del Forum di The European House - Ambrosetti.

    Lo studio evidenzia come il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’avanzamento dell’empowerment femminile non siano solo una questione di diritti, ma anche un passo fondamentale verso il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile - sia in termini di uguaglianza sociale che di crescita economica e competitività dei Paesi. Oggi, nonostante gli sforzi compiuti da molti Paesi in questo campo, persiste nel globo una generale mancanza di meccanismi di valutazione e di accountability per quanto riguarda l’empowerment femminile. In questo contesto, l’Osservatorio, le cui attività sono state accompagnate dai Governi italiano e spagnolo, punta a misurare i progressi nel campo dell’empowerment femminile e a sistematizzare le best-practice - concentrandosisul principio di accountability e sulla misurazione degli impatti sociali, economici e culturali.

  • Arriva Italia: trasporto pubblico locale leva strategica per ridurre consumi

    «Il trasporto pubblico locale si conferma indubbiamente una leva strategica per contribuire al processo di riduzione dei consumi energetici per il mondo pubblico». Così Angelo Costa di Arriva Italia, tra i primi operatori del settore del Trasporto Pubblico locale su gomma, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. «In tale contesto - aggiunge - è prioritario lavorare, in sinergia mondo pubblico e privato, allo studio e ricerca di nuove forme di alimentazione e carburanti, in primis lo sviluppo del biometano, capaci di garantire emissioni basse (o zero) per autobus e nuove flotte e a sostenere progetti di economia circolare, che coinvolgono i territori in cui operiamo e che sono parte attiva nel percorso di indipendenza energetica del Paese. Incentivare il trasporto pubblico locale vuol dire supportare la mobilità sostenibile del nostro Paese, contribuire attivamente al processo di riduzione dei consumi energetici pubblici e, non meno importante, aiutare i privati cittadini a risparmiare e a vivere un trasporto più sostenibile e accessibile».

  • Mazzoncini (ad A2a): per autonomia Paese spingere su rinnovabili

    «Veniamo da un’estate caratterizzata dal perdurare degli effetti di una crisi geopolitica ed economica e da quelli sempre più evidenti del climate change. Uno scenario che sta favorendo la consapevolezza della necessità di utilizzare al massimo le fonti energetiche rinnovabili per rendere il Paese quanto più possibile autonomo e per accelerare il processo di decarbonizzazione e transizione ecologica». Così Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a circa gli esiti della ricerca realizzata con Ambrosetti (leggi sotto, ndr). «Oggi, secondo l’indicatore elaborato da Ambrosetti, l’Italia - aggiunge - è quintultima in Europa per autonomia energetica ma è seconda per disponibilità di risorse rinnovabili sul proprio territorio. Ed è proprio il pieno sfruttamento delle nostre fonti autoctone - quali acqua, vento, sole e rifiuti - che permetterebbe di triplicare l’indipendenza italiana dall’approvvigionamento energetico estero: un incremento di quasi quattro volte rispetto a quello rilevato negli ultimi 20 anni, a vantaggio di cittadini e imprese».

  • A2a, con rinnovabili Italia può arrivare a 58,4% autonomia energetica

    In un contesto in cui il tema delle forniture energetiche e delle interdipendenze tra i vari Paesi è al centro del dibattito internazionale dal conflitto in Ucraina, l’Italia potrebbe aumentare il proprio livello di autonomia energetica sfruttando acqua, sole, vento e rifiuti. In particolare, il nostro Paese, agendo su elettrificazione dei consumi ed efficientamento, potrebbe raggiungere il 58,4% di autonomia energetica, quasi triplicando gli attuali livelli, con un incremento di circa quattro volte rispetto a quello rilevato negli ultimi 20 anni. È quanto emerge dal Position Paper realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con A2a e presentato alla 48esima edizione del Forum in corso a Cernobbio, durante una conferenza a cui hanno partecipato anche Marco Patuano, presidente di A2A, e l’ad Renato Mazzoncini.

    Secondo il report, l'Italia attualmente è uno dei Paesi con la più bassa autonomia energetica in Europa, producendo nel proprio territorio solo il 22,5% dell’energia consumata, a fronte di una media europea del 39,5%. In termini comparativi, l'Italia è quintultima in Ue davanti solo a Malta (2,7%), Lussemburgo (5,0%), Cipro (7,2%) e Belgio (22,4%). Allo stesso tempo, tuttavia, l'Italia è tra i Paesi più virtuosi in termini di miglioramento dell'autonomia energetica, avendo aumentato il proprio livello di 9 punti percentuali tra il 2000 e il 2019. L'incremento dell'Italia è pari a oltre 2 volte quello della Francia (3,7%) e oltre 4 volte quello della Spagna (1,8%). Questa crescita è riconducibile allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili presenti sul territorio e ulteriormente sfruttabili. Secondo l'indice composito elaborato da The European House – Ambrosetti, che considera la fruibilità di acqua, sole e vento sul territorio, l'Italia è seconda in Ue per disponibilità di fonti energetiche rinnovabili.

  • Candiani (Microsoft): «alleanza pubblico privato per aumentare le competenze digitali»

    A margine del Forum di The European House Ambrosetti a Cernobbio, parla Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia. «In Italia c’è un gap di competenze digitali, le Pmi sono ancora indietro nella digitalizzazione e per accedere ai fondi del Pnrr c’è ancora troppa burocrazia. Questo è quello che è emerso dallo studio che abbiamo fatto con The European House Ambrosetti. Per questo il piano strategico del Pnrr va portato avanti».

    Candiani, Microsoft: alleanza pubblico privato per aumentare le competenze digitali"
  • Severino (Luiss), price cap possibile, ma calibrare conseguenze su mercato

    «È possibile arrivare a un accordo sul price cap del gas, ma bisogna calibrare bene le conseguenze che una misura di questo genere potrebbe avere sul mercato libero dell’economia e le conseguenze che può avere sul piano internazionale». Cosi Paola Severino, Vice Presidente della Luiss Guido Carli, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio «Si può fare con le dovute accortezze - dice Severino - in modo che il mondo dell’economia non ne risenta, cioè che non sia un’imposizione che violi le regole del libero mercato, e che sia concordata in sede internazionale perché non può essere certamente una misura solo italiana. Quindi va assunta in un contesto europeo concordato».

    Sullo spread alto, Severino ha commentato: «Mi spaventa, eravamo molto spaventati come ministri del Governo Monti. Saremmo stati degli incoscienti a non esserlo, perché un’economia che va male può portare ad alterare i rapporti con gli altri Paesi. Noi siamo abituati a viaggiare e ad essere cittadini del mondo, pensate cosa significa tornare a una situazione di isolamento e di emarginazione». «Bisogna trovare il modo di tradurre lo spavento in strumenti» per arginare la situazione, «ognuno deve continuare a svolgere il suo compito», aggiunge Severino.

  • Pingaro (Convergenze), governo intervenga su energia, serve riduzione Iva

    «Il costo dell'energia è oggi il principale problema per le aziende e i cittadini italiani. Il prezzo al megawattora è arrivato a cifre mai raggiunte prima e ben al di là della capacità di assorbimento autonomo da parte degli imprenditori e non solamente per le cosiddette imprese energivore». Così Rosario Pingaro, amministratore delegato e presidente di Convergenze, operatore di tecnologia integrato attivo nei settori telecomunicazioni ed energia green, a margine del Forum The European House – Ambrosetti. Per questo, prosegue, «ritengo necessario che il Governo italiano, se non questo, malauguratamente dedicato alla gestione corrente, il prossimo, intervenga con ulteriori misure che consentano una riduzione del costo per le aziende nell'immediato e con una programmazione futura per evitare il ripetersi di questa situazione».

    Entrando nel dettaglio, «sarebbe importante intervenire da un lato applicando una riduzione dell'Iva, dall'altro continuando con ulteriori interventi sul credito d'imposta. Tralascio il tema della definizione del pricing a livello europeo tramite la Borsa olandese, tema certamente macro e di grande interesse per tutti i paesi coinvolti in questa crisi, ma che prevede procedure e tempistiche più lunghe».

  • De Nigris: in 3 mesi spesi in energia 2 milioni in più di tutto il 2019

    A margine del Forum di The European House Ambrosetti a Cernobbio, parla Armando De Nigris, presidente del Gruppo De Nigris. «Gli aumenti dei costi energetici non sono più sostenibili dalle imprese. Noi produciamo aceto balsamico, che richiede otto ore di gas per bollire il mosto d’uva. Questi i numeri: in un trimestre abbiamo già speso 2milioni in più rispetto alla bolletta annuale del 2019. L’unica soluzione possibile è un tetto europeo ai costi energetici».

    De Nigris: in 3 mesi spesi in energia 2mln in più di tutto il 2019
  • Forum Ambrosetti lancia osservatorio su empowerment femminile

    The European House - Ambrosetti in occasione del Forum a Cernobbio lancia un Osservatorio permanente sull’empowerment femminile. Lo studio evidenzia come il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’avanzamento dell’empowerment femminile non siano solo una questione di diritti, ma anche un passo fondamentale verso il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile - sia in termini di uguaglianza sociale che di crescita economica e competitività dei Paesi. L’analisi di European House - Ambrosetti stima che chiudere il gender pay gap e raggiungere lo stesso tasso di occupazione tra uomini e donne potrebbe generare un impatto economico annuale fino a 11,2 trilioni di dollari nei Paesi G20 più la Spagna - pari al 14% del Pil del G20. Per raggiungere l’obiettivo del tasso di occupazione, dovrebbero essere impiegate 432,9 milioni di donne in più.

  • Tiraboschi (Brembo): «uno stop della fornitura di energia sarebbe un disastro per le imprese»

    A margine del Forum di The European House Ambrosetti a Cernobbio, parla Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo. «Il tema dell’aumento dei prezzi dell’energia è già un problema per le imprese, ma il rischio di una riduzione o di uno stop della fornitura dell’energia sarebbe un disastro perché porterebbe alla chiusura delle fabbriche».

    Tiraboschi, Brembo: "uno stop della fornitura di energia sarebbe un disastro per le imprese"
  • Candiani (Microsoft): «Digitale, nel 2026 mancheranno 2 milioni di lavoratori»

    Nel 2026 in Italia «mancheranno 2,1 milioni di lavoratori con le competenze digitali necessarie». A lanciare l’allarme è l’a.d. di Microsoft Italia, Silvia Candiani, al Forum Ambrosetti, in occasione della presentazione dello studio realizzato in collaborazione con The European House - Ambrosetti, secondo cui, il Paese deve dotarsi di una politica industriale specifica per il digitale. Attualmente, il comparto Ict italiano, evidenzia lo studio, risulta sottodimensionato rispetto ai competitor europei: non tanto nel numero di aziende, dove il Paese è quarto in Europa, ma è soprattutto nel dimensionamento medio delle aziende che l’Italia stenta, in nona posizione in UE. «Se, infatti, le aziende Ict italiane avessero un fatturato medio pari a quello delle aziende tedesche, l’Italia generebbe 249 miliardi di euro di Pil in più, pari al 14% del prodotto interno lordo del 2021». Ma non è solo l’industria del digitale ad essere debole: anche l’integrazione delle tecnologie digitali negli altri comparti è uno degli ambiti di miglioramento del Paese, specie tra le aziende di piccole dimensioni, in cui il 44% mostra una totale assenza di utilizzo di tecnologie digitali. Questo nonostante il digitale sia il più potente acceleratore di innovazione: le aziende evidenziano infatti come il principale impatto del digitale sia quello di favorire innovazione di prodotto o di processo (73% dei rispondenti) e ricerca e sviluppo (67%).

  • Severino (Luiss): «Economia che va male può alterare rapporti con altri Paesi»

    Lo spread alto «mi spaventa, eravamo molto spaventati come ministri del governo Monti. Saremmo stati degli incoscienti a non esserlo, perché un’economia che va male può portare ad alterare i rapporti con gli altri Paesi: noi siamo abituati a viaggiare e ad essere cittadini del mondo, pensate a tornare a una situazione di isolamento e di emarginazione».

    Così la vicepresidente della Luiss Guido Carli ed ex ministro della Giustizia, Paola Severino, a margine del Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio, a chi le chiedeva un commento sul recente rialzo dello spread. «Bisogna trovare – prosegue – il modo di tradurre lo spavento in strumenti» per arginare la situazione.

  • Ruffinoni (Ntt): «Accelerare su investimenti in digitale, è momento chiave»

    «Ci troviamo in un momento chiave per la transizione digitale, per coglierne tutto il potenziale bisogna accelerare» così Walter Ruffinoni, ceo di Ntt Data Italia al Forum organizzato da The European House Ambrosetti a Cernobbio. Per questo, prosegue, è «fondamentale investire nella formazione delle risorse. Si pensi che, solo nel settore ICT, entro il 2026 si prevede di dover un fabbisogno di quasi 300mila nuove persone da assumere e, se non si investe subito sulla formazione e sulle competenze, rischiamo di non trovarne un terzo» continua Ruffinoni.

    «L'innovazione e il digitale rappresentano un bacino importante di occupazione ancora non sfruttato che deve essere coltivato, creando il più possibile sinergie tra il settore pubblico e quello privato. Nell'immediato futuro nove lavori su dieci richiederanno competenze specifiche digitali e in un paese dove la disoccupazione giovanile è a livelli record diventa urgente e prioritario mettere al centro la formazione».

  • Tiraboschi (Brembo): «Per l’automotive il 2023 sarà un anno di assestamento»

    Per l’automotive il 2023 «sarà una fase di assestamento». Lo afferma il presidente esecutivo del gruppo Brembo, Matteo Tiraboschi, a margine del Forum Ambrosetti, aggiungendo che «il tema dei semiconduttori è un tema che c’è».

    «Le nuove tecnologie nell’automotive stanno complicando gli scenarie e le vendite - spiega -. Elettrico, ibrido e mild hybrid creano, lato consumatore, un po’ di difficoltà nella scelta e si preferisce aspettare per capire quale sarà la tecnologia vincente del futuro».

    Interpellato più in generale sul clima che si respira al Forum Ambrosetti, Tiraboschi, sottolinea che «il momento che stiamo vivendo è di grande preoccupazione: il Covid non è passato ed è un tema che ci accompagnerà anche nei prossimi mesi; la guerra ha degli aspetti tragici; il costo dell’energia e delle materie prime e l’inflazione».

    Per cui, «la situazione è molto complessa. Sta alle imprese capire e gestire una situazione del genere», aggiunge il presidente di Brembo, sottolineando come le imprese siano nate «per costruire il loro futuro e dobbiamo pensare in maniera positiva a programmare un 2023 che dovrà essere un anno da superare».

    «Arriviamo da mesi difficili - ricorda - ma le imprese ci hanno fatto vedere che nei primi trimestri hanno pubblicato tutti risultati straordinari. Le imprese riescono a buttare il cuore oltre l’ostacolo e fare bene».

  • Marcegaglia, prezzi insostenibili, serve price cap europeo

    «Questi prezzi del gas e dell'energia sono insostenibili». Così Emma Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Holding, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio. «C'è il rischio, quasi la certezza, di non riuscire più a fare alcune produzioni, il che vorrebbe dire anche cassa integrazione per i lavoratori e povertà per le famiglie», ha continuato, sottolineando che «ci sono produzioni che non stanno più in piedi ma, in generale, per un paese manifatturiero e di trasformazione come il nostro è tutto il sistema produttivo che rischia di non reggere. Servono soluzioni soprattutto a livello europeo e servono immediatamente. Non possiamo aspettare mesi ma nemmeno più giorni. Qui bisogna agire subito».

    In particolare, ha continuato Marcegaglia, «il price cap europeo penso sia la soluzione migliore. Draghi lo sta proponendo da mesi. Speriamo che al consiglio europeo dei prossimi giorni ci sia un avanzamento. Se questo non dovesse avvenire, c'è il rischio che l'Europa si rompa», mentre, «davanti a un problema come questo, che riguarda tutti, simile alla pandemia e alla crisi finanziaria, serve una soluzione congiunta». E l’Europa deve muoversi anche di fronte alle minacce del presidente russo. «Mi sembra che Putin apra e chiuda i rubinetti del gas seguendo logiche non legate ai prezzi ma a questioni assolutamente geopolitiche, sperando così di dividere l’Europa. Io vorrei vedere un price cap anche in presenza di queste minacce». Alla domanda se l’Italia debba pensare anche a uno scostamento di bilancio in caso di mancato intervento europeo, Marcegaglia ha concluso dicendo: «Preferirei di no. Se però l'Europa non dovesse decidere, dovremo pensare di ragionarci».

  • Candiani (Microsoft): digitale è forza deflattiva, accelerare su investimenti

    «L'agenda tecnologica è centrale per lo sviluppo dell'Italia» e per questo «è importante portare avanti il Pnrr». Così Silvia Candiani, country general manager di Microsoft Italia, nel corso di un evento stampa al Forum Ambrosetti a Cernobbio. Durante il suo intervento, la manager ha sottolineano più volte il ruolo centrale delle «competenze digitali che servono a creare la forza lavoro del futuro» altrimenti si tratta di «uno spreco di talenti». Davanti alla sfida del digitale, «serve un'alleanza pubblico-privato, e l'unico modo per vincere la sfida è unire le forze». Da questo punto di vista negli ultimi mesi «c'è stata una spinta in questa direzione da parte del ministero di Colao sulla transizione digitale e spero che si possa continuare in questa direzione». Il digitale è infatti «l'unica forza deflattiva, per questo non possiamo permetterci di non avere politiche di digitalizzazione».

    Il tema caldo è quindi quello del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che su questo fronte contiene «fondi molto interessanti, dagli sgravi fiscali al credito di imposta, ma le aziende non li stanno usando perché è molto difficile a causa della burocrazia. Per questo è importante continuare in questa direzione e trovare modalità per semplificare l'accesso e poter utilizzare questi fondi.E a chi le chiedeva se le elezioni, ormai alle porte, potessero avere un impatto sulle politiche già avviate dal governo Draghi sul digitale, risponde: «Serve continuità. Grazie al Pnrr ci sono risorse significative che non vedevamo in Italia da 40 anni. Speriamo si possa mantenere la barra dritta, avere continuità su questi temi e accelerale negli investimenti tecnologici. La tecnologia digitale non ha colore ideologico, è solo una cosa da fare. La tecnologia è l'unica forza deflattiva che in questo momento ci può aiutare a ridurre i costi».

  • Tiraboschi (Bermbo): difficili previsioni settore automotive, 2023 fase assestamento

    «È difficile da dire, il tema dei semiconduttori è un tema che c’è. Nel 2023 sarà una fase di assestamento». Così Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, parlando dell’andamento del settore automotive. «Le nuove tecnologie nell’automotive stanno complicando gli scenari e le vendite. Elettrico, ibrido e mild hybrid creano lato consumatore un po’ di difficoltà nella scelta e si preferisce aspettare per capire quale sarà la tecnologia vincente del futuro», ha aggiunto.

    «Il momento che stiamo vivendo è di grande preoccupazione per tutto quello che sta succedendo: il Covid non è passato ed è un tema che ci accompagnerà anche nei prossimi mesi, la guerra ha degli aspetti tragici, il costo dell’energia e delle materie prime e l’inflazione. È un menù che prevede tutto, la situazione è molto complessa. Sta alle imprese capire e gestire una situazione del genere», ha detto ancora Tiraboschi, che è intervenuto anche sulla situazione politica: «È stato un grossissimo errore perdere una persona di così grande valore sia per capacità tecniche sia di leadership a livello europeo e mondiale» come Mario Draghi, sottolineando che «una delle difficoltà che abbiamo è la carenza di grandi leader».

  • Imprenditori ottimisti su crescita fatturato aziende, ma preoccupati per inflazione

    Al Forum Ambrosetti a Cernobbio c’è aria ottimismo tra gli imprenditori presenti circa la crescita delle loro imprese. È quanto emerge dall’esito delle risposte del primo sondaggio. Il 56,1% degli imprenditori presenti prevede di chiudere il fatturato del 2022 con una crescita superiore al 10%. Il 26% prevede un aumento inferiore al 10% e per il 10% i ricavi saranno stabili. Solamente il 5,3 prevede una flessione entro il 10% del fatturato e l’1,8% con una flessione superiore al 10%. Sul fronte delle previsioni degli organici nelle aziende, il 38,3% degli imprenditori prevedono un aumento inferiore o pari al 10%. Il 23,3% dei presenti stima di aumentare gli organici oltre il 10% e 33,3% dei presente ritiene che non ci sarà nessuna variazione. Solo il 3,3% prevede una riduzione di organico contenuta entro il 10% e l’1,7 una riduzione superiore.

    Tuttavia, gli imprenditori presenti al Forum Ambrosetti a Cernobbio sono in allerta per il peso dell’inflazione, anche se prevedono un aumento dei piani di investimento, secondo ancora i risultati del primo sondaggio. In una scala da 1 a 9, sono in massima allerta (livello 9) per l’inflazione il 21,1% degli imprenditori che hanno risposto al sondaggio. Ad un livello inferiore (livello 8) il 17,5% e poi ancora al livello 7 il 29,8%. L’aumento dei prezzi non desta preoccupazione solamente per l’1,8%. Nonostante le difficoltà del momento il 69% degli imprenditori a Cernobbio prevedono un aumento dei piani di investimento di oltre 10%.

  • Gros-Pietro: non dare pretesti a speculazione che fa salire spread

    «Lo spread sale anche per effetto della speculazione che ha sempre bisogno di elementi concreti su cui appoggiarsi. Uno degli elementi concreti è l'azione di tutte le banche centrali per fermare l'inflazione». Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio. «Le scommesse dei fondi fanno parte della speculazione», ha continuato, spiegando che la speculazione «si muove quando i fondamentali le danno qualche speranza di guadagno. L'importante è non creare queste situazioni. Quando si creano delle variazioni di fondo, la speculazione le incrementa, le moltiplica. Non bisogna dare dei pretesti alla speculazione».

    Sulla possibilità che in Italia venga creato un terzo polo bancario, Gros-Pietro ha detto: «Crediamo che la concorrenza sia importante ma una concorrenza sana è fatta da operatori che non colludano» tra loro «e abbiano la volontà e la forza di competere. Questo lasciamolo fare al mercato». Interpellato sull’aumento di capitale di Mps, al via ad ottobre, ha aggiunto: «non faccio dichiarazioni sulle altre banche».

  • Rasizza (Openjobmetis): «le aziende attendono e il lavoro è in leggera flessione»

    A margine del Forum di The European House Ambrosetti a Cernobbio, parla l’amministratore delegato di Openjobmetis. «Come raccontano i dati Istat, assistiamo a una leggera flessione del mercato del lavoro. Le aziende sono preoccupate per il caro energia, aspettano di vedere come andranno gli ordini e sperano che il nuovo governo affronti il tema».

    Rasizza, Openjobmetis: "le aziende attendono e il lavoro è in leggera flessione"
  • Gros-Pietro, inflazione non peggiorerà, banche centrali stanno intervenendo

    «L’inflazione non credo peggiorerà perché le banche centrali stanno facendo interventi drastici per fermarla ma questi interventi possono mettere in difficoltà alcuni comparti produttivi. La Bce si preoccupa della corretta trasmissione degli indirizzi di politica monetaria verso il sistema produttivo e le banche collaboreranno allo sforzo che sta facendo la Bce». Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio. «Ricordiamo che l’inflazione è partita per cause strutturali. Prima la pandemia che ha fermato la produzione di interi settori provocando la disruption di catene di fornitura, con un blocco del canale di Suez, tutto questo ha portato aumenti di prezzi e di lì è partita un’inflazione che rischia di auto-alimentarsi che può innescare la spirale salari-prezzi e prezzi-salari. Se parte una spirale che si auto-alimenta c’è il rischio di un disastro», ha aggiunto Gros-Pietro.

  • Aiyev (presidente Azerbaigian): aumentate esportazioni gas, ma per crescere serve più capacità per Tap

    «Già stiamo esportando più gas. Quest'anno saranno circa 10 miliardi di metri cubi, molto di più dell'anno scorso. Per averne ancora di più dobbiamo espandere la capacità del Tap da 10 a 20 miliardi di metri cubi. Noi abbiamo solo una quota del 20% del Tap, quindi anche gli altri azionisti devono essere d'accordo e devono farlo presto». Lo ha detto il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio.

    «Anche l'Ue è d'accordo entro il 2027 ad aumentare l'importazione del gas azero. E a quel punto rinegoziare i contratti», ha continuato, spiegando che «abbiamo già iniziato le negoziazioni, l'Italia è il nostro più importante partner, noi da quando abbiamo iniziato a esportare abbiamo esportato in Europa nel corso di un anno e mezzo 13,5 miliardi di metri cubi di cui 11,7 miliardi di metri cubi in Italia».

  • Ruffinoni (Ntt Data): momento chiave, accelerare transizione digitale

    «Ci troviamo in un momento chiave per la transizione digitale, per coglierne tutto il potenziale bisogna accelerare». Così Walter Ruffinoni, ceo di Ntt Data Italia al Forum organizzato da The European House Ambrosetti a Cernobbio. «Per questo - aggiunge - è fondamentale investire nella formazione delle risorse. Si pensi che, solo nel settore Ict, entro il 2026 si prevede di dover un fabbisogno di quasi 300.000 nuove persone da assumere e, se non si investe subito sulla formazione e sulle competenze, rischiamo di non trovarne un terzo. L’innovazione e il digitale rappresentano un bacino importante di occupazione ancora non sfruttato che deve essere coltivato, creando il più possibile sinergie tra il settore pubblico e quello privato. Nell’immediato futuro nove lavori su dieci richiederanno competenze specifiche digitali e in un paese dove la disoccupazione giovanile è a livelli record diventa urgente e prioritario mettere al centro la formazione».

  • Siniscalco (Morgan Stanley), Italia riuscirà a superare crisi

    «Bisogna guardare avanti, gestire i problemi e reagire al meglio. Le difficoltà vanno viste tutte insieme e quindi l’inflazione, la guerra in Ucraina, e la disruption delle catene di valore. Rispetto a queste difficoltà l’Italia riuscirà a farcela». Così il vice presidente di Morgan Stanley, Domenico Siniscalco, nel corso di una intervista a Class Cnbc, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

  • Bassoli (HPE): «l’attacco informatico è una certezza che va gestita»

    A margine del Forum di The European House Ambrosetti a Cernobbio, parla il presidente e ceo di Hewlett Packard Enterprise Italia. «Il Pnrr è uno strumento fondamentale che porterà la modernizzazione e digitalizzazione del Paese, ambito in cui l’Italia sconta ancora un ritardo storico. Ma in un contesto digitalizzato l’attacco informatico è una certezza per tutti, quindi è importante tutelarsi da questo rischio».

    Bassoli HPE: "l'attacco informatico è una certezza che va gestita"
  • Di Maio: «no a scostamento, ci sono risorse per decreto per le imprese»

    «Se per fare gli scostamenti di bilancio poi i cittadini devono pagare il doppio degli interessi sui mutui e sui prestiti e non abbiamo risolto niente, abbiamo generato solo più problemi alle famiglie. Il tema non è lo scostamento: abbiamo dimostrato durante il governo Draghi, con la crescita, di poter fare decreti anche per 30 miliardi senza fare più debito». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del forum The European House - Ambrosetti in corso a Cernobbio, a chi gli chiedeva della possibilità di uno scostamento di bilancio contro la crisi energetica. «Se la ricetta della destra italiana e del cosiddetto trio sfascia-conti è fare più debito, l’unica cosa che noi produrremo nel prossimo anno è una bolla nera che porterà poi il governo di destra a dover fare maggiori incrementi di tasse e a intaccare i risparmi degli italiani. Il tema è fare un decreto, e le risorse ci sono, per pagare le bollette alle imprese e quindi di consentirli di non licenziare».

    Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio interviene al workshop Ambrosetti. (ANSA / MATTEO BAZZI)

  • Di Maio, sostegno Italia a soluzione negoziale continuerà

    «La condanna dell’aggressione russa contro l’Ucraina da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’isolamento internazionale della Russia, sono un esempio di come si possa reagire in maniera collettiva. Il sostegno dell’Italia all’integrità territoriale, alla sovranità, democrazia e indipendenza dell’Ucraina è massimo».

    Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel suo intervento al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio. «L’Italia, insieme ai suoi principali partner, ha sostenuto ogni sforzo per ottenere la cessazione delle ostilità e continuerà a contribuire, quando ve ne saranno le condizioni, alla ricerca di una soluzione negoziata», ha aggiunto il ministro degli Esteri, sottolineando anche che «non si può chiedere al presidente Zelensky di non resistere, sarebbe tradire il suo popolo. Quel popolo che sta già guardando avanti a quando vinceranno la guerra e, oltre al sostegno umanitario e finanziario, ci chiede già di attrezzarci per la ricostruzione».

  • Scocchia (Illycaffè), consumi sono volano economia, serve ottimismo

    «L’Italia ha attraversato con successo importanti crisi. Essere pessimisti spinge al risparmio ma sono ottimista perché essere ottimisti spinge i consumi che sappiamo essere un volano per l’economia». Così l’amministratore delegato di Illycaffè, Cristina Scocchia, intervistata da Class Cnbc a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

  • Di Maio: serve tetto massimo gas per contenere impatto speculazioni

    «La battaglia da portare avanti nelle prossime settimane, anzitutto a Bruxelles, è l'introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas. Senza l’Europa non riusciremo a contenere l’impatto delle speculazioni internazionali su imprese e famiglie». Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando alla 48esima edizione del Forum Ambrosetti a Villa d’Este a Cernobbio. «Un tetto al prezzo del gas consentirebbe anche di ridurre i flussi finanziari verso Mosca, con cui si sta finanziando la guerra in Ucraina», ha aggiunto.

    Di Maio ha anche sottolineato l’importanza di «preservare il G20 che, per la sua ampiezza, resta un forum cruciale per la governance globale».

  • De Molli: gazzarra politica, triste il confronto con il passato

    «È triste il confronto tra alcuni politici visionari e coraggiosi come Einaudi, Mazzini, Cavour, De Gasperi, Kohl, Mitterand e Adenauer, che avevano l’ambizione di progettare un futuro all’insegna del progresso, e la gazzarra politica degli ultimi periodi, non solo in Italia». Così Valerio De Molli, amministratore delegato di The European House Ambrosetti nel suo intervento iniziale al Forum in corso a Cernobbio.

    «Come ci ricordava un editoriale del Corriere della Sera - aggiunge - siamo alla sindrome del colibrì. Un dinamismo che metaforicamente potremmo utilizzare per rappresentare il sommovimento delle forze politiche in campo in questo tempo di campagna elettorale dove, a fronte di un profluvio di annunci dal sapore latamente retorico, appaiono immobili rispetto agli obiettivi attesi e alle sfide vere di lungo termine del Paese e dell’Europa».

  • Gorbaciov e Sassoli tra protagonisti ricordati al Forum

    Cinque grandi personalità che hanno contribuito alle diverse edizioni del Forum Ambrosetti sono state ricordate stamane nel corso dell’avvio dei lavori della quarantottesima edizione dell’inizio di Cernobbio. Valerio De Molli, nel suo intervento che ha aperto il forum, ha ricordato la figura dell’ex presidente del Parlamento Europe David Sassoli, dell’economista francese Jean-Paul Fitoussi, di Mikhail Gorbaciov, del giornalista Piero Angela e dell’imprenditore Domenico Bosatelli. Dobbiamo «fare leva sui loro insegnamenti per fare tutti la nostra parte e uscire presto e bene da questi momenti tormentati», ha concluso De Molli.

  • De Molli: i cinque fattori di crisi su cui riflettere

    «Dodici mesi fa in questa stessa sedi ci trovavamo di fronte a un quadro prospettivo completamente diverso e più positivo». Così Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato, The European House - Ambrosetti, in apertura della quarantottesima edizione del Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio. «Negli ultimi mesi - aggiunge - lo scenario di riferimento è drasticamente mutato. A parte la fine improvvisa del Governo Draghi e il conseguente clima di grande incertezza politica in Italia, sono cinque i fattori di crisi che emergono dal nostro osservatorio su cui desidero riflettere con voi: la pandemia con il Covid-19 che è tutt’altro che sconfitto; i fattori geopolitici a partire dalla guerra in Ucraina che sta generando una crisi umanitaria senza precedenti; l’esplosione dell’inflazione; il balzo dei costi energetici e la disruption delle filiere di approvvigionamento. Preoccupano inoltre quattro grandi sfide globali che passano in silenzio assordante nella campagna elettorale italiana. C’è l’emergenza climatica e idrica, un ’inverno’ demografico, la sicurezza alimentare e le tensioni sociali. Queste sfide hanno dimensioni e ricadute globali e ci spingono pertanto a riflettere, alla ricerca di una nuova governance, per adottare un approccio comune che identifichi soluzioni e strategie su scala mondiale o almeno europea, evitando il rischio di frammentazione».

  • Zelensky, possiamo esportare 8% del fabbisogno energetico italiano

    «L’Ucraina è pronta ad aumentare l’esportazione di energia verso i vostri paesi. Per questo è importante che la centrale di Zaporizhzhia possa operare in maniera sicura e rimanga collegata alla rete elettrica ucraina. I russi hanno indebolito la nostra capacità di aiutare l'Europa nel settore energetico. Noi possiamo aiutare a stabilizzare i consumi energetici dei paesi vicini ed europei e questo può ridurre la pressione russa sull'Europa. Anche ora, nonostante la difficoltà, possiamo esportare energia pari all'8% del fabbisogno italiano. Inoltre, l'Ucraina può diventare un “green energy hub” per ‘Europa e sostituire le energie sporche della Russia. Abbiamo un grande potenziale per sviluppare le energie rinnovabili e l'idrogeno verde». Così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio.

    «Confermiamo il nostro impegno a evitare una crisi alimentare nel mondo, che può evitare una nuova crisi migratoria da Asia e Africa verso l'Europa e in particolare dalle coste del mediterraneo verso l'Italia. Faremo di tutto perché questo non succeda, il cibo ucraino è stato già spedito con successo verso 20 Paesi, compresi Etiopia e Yemen dove la situazione è particolarmente grave. Il nostro impegno per garantire la sicurezza alimentare resta forte. Siamo pronti ad aiutare a fermare il nuovo caos sui prezzi in Europa», ha detto ancora Zelensky intervenendo in remoto al Forum Ambrosetti di Cernobbio, parlando delle esportazioni di cereali di cui il paese è uno dei principali produttori al mondo.

    Il discorso in video conferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in apertura del Forum Ambrosetti. (ANSA / MATTEO BAZZI)

  • Zelensky, non possiamo permettere rischi nucleari

    «La protezione della centrale nucleare è una tutela contro il disastro nucleare». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in video collegamento al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio. «Non possiamo permettere rischi nucleari», ha aggiunto. La centrale nucleare di Zaporizhzhia «è stata più volte colpita nelle prime notti di marzo, quando è stata occupata dai russi. Siamo stati a un passo dalla catastrofe, solo grazie agli ingegneri ucraini l'incidente è stato evitato. Se non fosse stato per loro, sarebbe stato un incidente peggiore di Chernobyl», ha proseguito Zelensky, sottolineando l’importanza della missione dell’Aiea.

    «Spero di incontrare in Italia il premier Mario Draghi», ha detto ancora il presidente ucraino. «Draghi - ha aggiunto - ha dato molto sostegno al mio Paese, il suo impegno personale è stato molto apprezzato». «Abbiamo progetti ambiziosi per la ricostruzione, il nostro Paese può rappresentare un partner per le aziende italiane», ha proseguito Zelensky.

    Alla conclusione del suo intervento, il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia: «Grazie per aver sostenuto la mia nazione, per l’accoglienza dei rifugiati e degli sfollati. Non lo dimenticheremo mai. Gloria all’Italia». L’intervento di Zelensky è stato seguito da un lungo applauso della platea. Poco prima, il presidente aveva espresso gratitudine alle compagnie italiane. «Grazie alle aziende italiane interessate al mio Paese», ha detto.

  • La presenza internazionale: dal Congresso Usa alla Cina

    Tra gli ospiti anche il presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev, il ministro degli investimenti dell’Arabia Saudita Khalid Al-Falih, l’ex segretario di Stato americano Michael Richard Pompeo (con una delegazione del congresso Usa). Sabato 3 settembre al centro il tema “L’agenda per l’Europa”, con moderatore l’ex presidente del consiglio Mario Monti.

    Il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio prenderà parte attiva ai lavori attraverso gli interventi dalle Ambasciate in Usa, Turchia, Paesi Bassi, Sudafrica e Singapore, che ospiteranno hub di collegamento con il Forum con la partecipazione di personalità locali. L’Agenzia Ice offrirà ai responsabili degli uffici ICE in Italia e all’estero l’opportunità di seguire i lavori per essere aggiornati sugli scenari mondiali, europei e italiani. In contemporanea, Pechino ospiterà un hub in diretta streaming che svilupperà anche contenuti locali offline in vantaggio di fuso. Questo sarà reso possibile grazie al contributo congiunto di Maserati Cina, Pirelli Apac e Santoni Cina. Infine, in Italia, ci saranno due hub fisici e uno digitale: in Puglia, grazie alla collaborazione di Banca Popolare di Puglia e Basilicata ed Exprivia; a Padova grazie alla collaborazione diCherry Bank; un hub digitale, grazie alla collaborazione di Sparkasse.

  • Al via oggi a Cernobbio il Forum Ambrosetti

    Volodymr Zelensky, presidente dell’Ucraina, apre oggi con un suo intervento in videoconferenza la 48esima edizione del Forum Ambrosetti a Villa d’Este a Cernobbio (Como). L’appuntamento si concluderà domenica. Attesi numerosi esponenti del governo Draghi oltre ai leader dei partiti che, in vista delle elezioni del 25 settembre, domenica si confronteranno sul tema “L’agenda per l’Italia”.

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