NUOVI MERCATI

Forum per le imprese sulle strategie per le esportazioni

di Carmine Fotina

(Imagoeconomica)

2' di lettura

Dopo gli anni in cui ha tenuto faticosamente a galla l’economia reale italiana, anche l’export sembra avere il fiatone con la parziale complicità delle tensioni protezionistiche internazionali.

Delle strategie e di alcune proposte per consolidare le nostre esportazioni si parlerà nel primo Forum sull’export, in programma il 14 e 15 giugno a Piano di Sorrento con la presenza di circa 40 tra manager e rappresentanti istituzionali impegnati nel mondo delle esportazioni.

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Lorenzo Zurino, ceo di The One Company, società specializzata in internazionalizzazione aziendale ed in particolare nella promozione negli Stati Uniti di aziende made in Italy, è il promotore dell’ “Italian export forum”. «L’idea è nata discutendo con imprenditori in prima linea nell’export, ci siamo ritrovati a riflettere sull’assenza in Italia di un grande evento per confrontarsi su questo tema, per consentire alle aziende lo scambio di best practices, per discutere sui dati». Come quelli che presenterà Deloitte. La prima edizione del forum vedrà Sace Simest (gruppo Cassa depositi e prestiti) come main partner tecnico ed il supporto di ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), Deloitte, Nielsen, John Cabot University, Edelman e la Lega del Filo d’Oro come Charity partner.

Tra i workshop programmati, troveranno spazio l’analisi del settore food, «un comparto che vale il 7% dell’export italiano, ma con un tasso di crescita negli ultimi 10 anni di oltre il 70% anche durante la crisi» dice Zurino; il posizionamento del made in Italy legato al mondo della moda ed un focus curato da Sace Simest su come concludere un affare di successo all’estero. Una sessione specifica sarà dedicata alla «diplomazia economica nella conoscenza e nell’approccio a nuovi mercati».

Dalla governance dell’export, alla gestione delle agevolazioni e dei contributi per i cosiddetti manager temporanei dell’export, allo sviluppo del Piano straordinario per il made in Italy: per chi punta sulle vendite all’estero sono diversi gli aspetti in continua evoluzione anche per i cambiamenti di rotta che ciclicamente si manifestano nelle politiche pubbliche.

«L’Italian Export Forum - spiega l’organizzatore - è nato proprio per colmare il vuoto nell’analisi dei problemi in campo e nell’individuazione delle opportune soluzioni. Vogliamo rivolgerci tanto ad imprese interessate a migliorare la loro proiezione all’estero quanto a quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali» (le aziende potranno partecipare gratuitamente). E la scelta del Sud - aggiunge Zurino - «non è casuale perché credo che il Mezzogiorno possa trovare nell’export una chiave fondamentale per la propria crescita e per la valorizzazione delle sue tante eccellenze».

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