Il ritorno di Berlusconi: «Siamo il pilastro essenziale della maggioranza»
La convention di due giorni nel capoluogo lombardo. Il fondatore è intervenuto con un video registrato: «Con gli alleati vera amicizia, continueremo rapporto leale»
I punti chiave
- «L’Europa è il nostro orizzonte di riferimento»
- «Se la Cina ci occupasse non sapremmo contrastarla»
- Berlusconi, vogliamo aumentare le pensioni e ridurre le tasse
- «Nessuno ci batte, saremo i santi delle libertà»
- Berlusconi e il risveglio in ospedale: «Che ci faccio qui?»
- Il leader di Fi: noi non siamo professionisti della politica
- Tajani: vogliamo essere riferimento anche per chi vota Pd
- Weber: modello di alleanza italiana interessante
- I ministri alla kermesse
- La riorganizzazione del partito
- Descalzi, 2 anni per la sostituzione del gas russo
6' di lettura
«Eccomi, sono qui per voi, per la prima volta in camicia e giacca dopo oltre un mese». Così il leader di FI, Silvio Berlusconi, intervenendo con un video alla convention del partito a Milano. Seduto a una scrivania con un plico di fogli davanti, due copie di un suo libro e un bicchiere d’acqua, sullo sfondo un cartellone di Forza Italia, la bandiera tricolore e quella europea, l’ex premier ha pronunciato il suo discorso con voce a tratti affaticata. «Noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza - ha sottolineato -, siamo la spina dorsale di questo Governo. Per questo siamo in campo, per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate. Con alleati vera amicizia, continueremo rapporto leale».
«L’Europa è il nostro orizzonte di riferimento»
Nel suo intervento il leader di Forza Italia ha definito la linea in vista delle elezioni europee. «Cari amici, manca circa un anno alle elezioni europee. L’Europa è il nostro orizzonte di riferimento, solo l’Europa può essere protagonista nelle grandi sfide globali, a cominciare da quella posta dall’imperialismo cinese. Dobbiamo far sì che l’Europa divenga un vero Continente unito, con regole di voto diverse rispetto a quelle attuali. Dobbiamo passare dall’unanimità alla maggioranza qualificata, che io ho proposto possa essere il voto dell’80/85% dei Paesi Europei».
«Se la Cina ci occupasse non sapremmo contrastarla»
In Unione europea, ha continuato Berlusconi, «dobbiamo avere un’unica politica militare, con una forte cooperazione tra le forze armate di tutti i Paesi Europei, con un aumento della spesa militare e con un Corpo di pronto Intervento di almeno 300mila uomini. Tutto questo, che io chiedo dal 2002, non è stato mai realizzato. E purtroppo così, l’Europa, nel mondo, conta poco. Se la Cina - lo dico naturalmente per assurdo - un giorno decidesse di occupare l’Italia, e magari qualche altro Paese Europeo, non sapremmo assolutamente contrastarla e la cosa migliore che ci converrebbe fare sarebbe quella di andare a scuola a studiare il cinese».
Berlusconi, vogliamo aumentare le pensioni e ridurre le tasse
«Noi vogliamo aumentare le pensioni, i salari, gli stipendi che sono rimasti quelli di 20 anni fa. Noi vogliamo ridurre la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 44%», ha detto l’ex premier. «Vogliamo costruire tutte le infrastrutture necessarie per rendere veramente moderno il nostro Paese - ha aggiunto -. Ed ora dobbiamo anche trovare urgentemente una risposta al problema della siccità per far sì che i nostri campi non restino senza acqua e i rubinetti non restino all’asciutto, come purtroppo oggi avviene in alcune nostre città. Abbiamo già cominciato a realizzare questi obbiettivi, il governo in pochi mesi ha portato a casa risultati importanti, dei quali siamo molto orgogliosi».
«Nessuno ci batte, saremo i santi delle libertà»
«Forza Italia - ha spiegato Berlusconi - è per noi come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani.Mi raccomando, andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere.Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94, il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà».
Berlusconi e il risveglio in ospedale: «Che ci faccio qui?»
«Qualche notte fa, qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via - ha continuato l’ex presidente del Consiglio -. “Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per cosa sto combattendo io qui?”. Vicino a me vegliava la mia Marta. Anche a lei posi la stessa domanda. “Perché siamo qui?”. E lei mi disse “Siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto perché per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà”. E questo voglio ricordarlo, voglio raccontare anche a voi quel che ho pensato e passato, anche se so che il farlo mi emozionerà davvero».
Forza Italia si è riunita a Milano per la sua convention (in cui sono attese circa 4mila persone) e l’attesa è tutta per il leader del partito Silvio Berlusconi, ancora ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano che ha chiuso con il suo intervento la kermesse.
Il leader di Fi: noi non siamo professionisti della politica
Berlusconi ha ricostruito il processo che ha portato alla nascita di Forza Italia. «In pochi mesi, con i miei più cari amici sapemmo dar vita all’unico partito in Italia che è continuatore e interprete della tradizione liberale, della tradizione cristiana, della tradizione garantista, della tradizione europeista e atlantista e vincemmo le elezioni. Questi valori sono in noi: ci appartengono perché sono quelli più naturali negli uomini liberi del ventunesimo secolo. Noi non siamo professionisti della politica, noi siamo uomini che vengono dal lavoro, dalle professioni, dall’imprenditoria. Anche in questo siamo diversi da loro. Loro - ha aggiunto -, in maggioranza, non hanno mai lavorato, hanno fatto solo politica, hanno parlato, parlato, parlato e soprattutto sparlato».
Tajani: vogliamo essere riferimento anche per chi vota Pd
Con la due giorni di Milano Forza Italia punta a sottolineare il ruolo del partito nel governo come forza di centro e in Europa con il Ppe. «Vogliamo essere protagonisti costruttivi, leali, seri, affidabili, ma vogliamo conservare sempre la nostra identità, noi siamo Forza Italia - ha sottolineato il coordinatore nazionale Antonio Tajani -. Il centro della politica italiana siamo noi, noi siamo il Ppe in Italia. Abbiamo il dovere di svolgere questo ruolo anche nel governo». E l’identità di Forza Italia come ha ribadito più volte nel corso della giornata Tajani è quella di un partito di centrodestra senza «estremismi» e che non ha «niente a che fare con la signora Marine Le Pen che non è un buon alleato in Europa. La Lega deciderà e non siamo noi a dire cosa deve fare, farà la sue scelte».
«Forza Italia - ha aggiunto il ministro degli Affari esteri - è una forza viva e protagonista che vuole essere un riferimento anche per tanti elettori del Pd, ex democristiani, ex socialisti e moderati che sono un po’ preoccupati della svolta a sinistra del partito democratico».
Weber: modello di alleanza italiana interessante
I lavori della due giorni dal titolo “La Forza dell’Italia” si sono aperti con un grande applauso per Berlusconi, a cui tutte le personalità e le istituzioni intervenute hanno dedicato parole di stima e di auguri di pronta guarigione. Tra questi anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e il presidente del Partito popolare europeo Manfred Weber, intervenuti in video. E proprio Weber ha sottolineato quanto «il modello italiano» di alleanza di governo sia «particolarmente interessante per il Ppe» in particolare in vista delle elezioni europee del 2024.
I ministri alla kermesse
Alla prima giornata di lavori sono intervenuti anche i ministri del governo, come quello per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e quella all’Università Anna Maria Bernini. Presente anche la ministra alle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che a margine dell’evento ha spiegato come «oggi si vede che Forza Italia c’è, ha una presenza forte ed è un modo di ringraziare il presidente Berlusconi per tutto quello che fa».
La riorganizzazione del partito
La convention di Forza Italia si tiene dopo gli attriti provocati nel partito dalla riorganizzazione interna, con il capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo che è stato sostituito da Paolo Barelli, e la ex coordinatrice lombarda Licia Ronzulli, sostituita da Alessandro Sorte. «Al di là dei retroscena e di quello che leggo sui giornali la direzione del partito è la stessa - ha assicurato la capogruppo al Senato arrivando alla kermesse -, remiamo tutti nella stessa direzione».
Un concetto ribadito anche dal capigruppo alla Camera Paolo Barelli. «Il presidente Silvio Berlusconi ha fatto una riorganizzazione” del partito “e noi siamo in campo per dimostrare che non si è sbagliato», ha concluso Alessandro Sorte, coordinatore lombardo.
Descalzi, 2 anni per la sostituzione del gas russo
All’Italia serviranno ancora «due anni» perché sia «completa» la sostituzione del gas russo, al momento solo “parziale”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, intervenendo alla convention di Forza Italia. «Il lavoro non è completo, perché sostituire circa 30 miliardi di metri cubi non è una cosa semplicissima - ha aggiunto Descalzi - Non è una cosa semplicissima, perché negli ultimi 8 anni ci sono state delle spinte contro la produzione nazionale, abbiamo perso il gas che producevamo in Italia, abbiamo avuto spinte finanziarie per non investire nel gas e delle spinte per occuparci, anche giustamente, a occuparci del futuro, senza preoccuparci del presente».
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