Israele, polizia uccide un palestinese durante un controllo
Lo rende noto la polizia israeliana, che parla di «attentato terroristico». Ieri l’esercito aveva aperto il fuoco su un uomo che stava lanciando una bomba contro un veicolo
I punti chiave
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In Israele un palestinese di 40 anni è stato ucciso dalla polizia. Fermato da un agente ad Ashkelon (a sud di Tel Aviv), il palestinese, 40 anni, nativo di Hebron (Cisgiordania), aveva estratto il coltello e aveva ferito il poliziotto che ha reagito, invece, sparandogli e uccidendolo.
Lo rende noto la polizia israeliana secondo la quale l’ufficiale sarebbe stato «ferito in modo non grave». Secondo la polizia si sarebbe trattato di «un attentato terroristico».
Lunedì le forze israeliane avevano ucciso un palestinese vicino a Betlemme, nella Cisgiordania occupata. A confermare la notizia è stato in questo caso il ministero della Salute palestinese, segnando un nuovo episodio di una spirale di violenze esplosa durante il mese di Ramadan.
Con quello di oggi sale a cinque il numero di palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore, dopo che un crescendo di attentati sulla sponda opposta aveva portato a 14 vittime israeliane.
Israele «resta in massima allerta» per «ogni altro attentato o attacchi imitativi», ha dichiarato la scorsa settimana il premier Naftali Bennett.
L’escalation dopo gli attentati palestinesi
Per quanto riguarda l’episodio di lunedì, le autorità israeliane sostengono che la vittima stesse lanciando un ordigno esplosivo contro una vettura in corsa sull’autostrada della Cisgiordania.
I nuovi episodi aggiungono vittime al bilancio di domenica 10 aprile, in una giornata di violenze culminata con l’uccisione di una donna disarmata a un check point a Betlemme.
Israele ha potenziato la sua attività militare dopo che attentatori palestinesi hanno ordito quattro attacchi mortali nelle ultime settimane, provocando 14 vittime e diversi altri feriti fra i suoi cittadini.
Al tempo stesso il governo israeliano sta cercando di stemperare le tensioni e offrire nuove concessioni ai palestinesi, per arginare un’escalation che cresce a ritmi preoccupanti su entrambe le sponde del conflitto. Nel 2021, il mese di Ramadan era stato scandito da una guerriglia di 11 giorni fra israeliani e militanti di Gaza.
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