Nel Sestiere di Cannaregio alla scoperta dei luoghi di Marco Polo e Tintoretto

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Fra chiese, Campi e palazzi in una dimensione parallela

(Foto di Gianni Rusconi)

Scegliendo la seconda ipotesi, bastano pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia per raggiungere il Ponte delle Guglie, oltrepassarlo e immergersi nel sestiere di Cannaregio, uno dei quartieri più noti e popolosi di Venezia ma anche fra quelli meno frequentati dai viaggiatori convenzionali. Qui vissero grandi personaggi come Marco Polo, Tiziano e Tintoretto: la casa Natale di quest’ultimo, un palazzo del ‘400, è ancora visibile nei pressi di Campo dei Mori, mentre alcune delle sue opere sono ben conservate nella vicina Chiesa della Madonna dell’Orto. In Cannaregio si torna ad ammirare una città di una bellezza realmente inimitabile, che si svela su una dimensione “parallela” rispetto alle altre città d’arte italiane. Una Venezia che regala il piacere del silenzio e dove il tempo sembra essersi fermato. Qui si respira l’atmosfera decadente delle sue chiese, come la trecentesca Sant’Alvise con i suoi dipinti del Tiepolo o l’Abbazia della Misericordia del X secolo, e il fascino e la magnificenza di alcuni storici palazzi come Cà D’Oro, una delle massime e migliori espressioni del gotico fiorito a Venezia, o Palazzo Labia, che domina i grandi spazi di Campo San Geremia. E sempre in tema di piazze-sagrato non va persa l’occasione, a portata di mano, per sentirsi “pellegrino” di un’altra epoca camminando sui lastricati in pietra di Campo Santi Apostoli o Campo dei Gesuiti.

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