Franchi Umberto Marmi, per la Borsa c’è TheSpac
Annunciata la business combination con il veicolo creato da Galateri di Genola e Borromeo-Arese - Fusione sull’Aim entro ottobre, poi il percorso per quotarsi sull’Mta
di Matteo Meneghello
2' di lettura
Passa da una spac il nuovo tentativo di Franchi Marmi di quotarsi in Borsa, dopo il percorso di ipo abortito lo scorso novembre. TheSpac, il veicolo creato da Marco Galateri di Genola, Vitaliano Borromeo-Arese e Giovanni Lega, ha annunciato la firma dell’accordo per la business combination con Franchi Umberto Marmi, player del distretto del marmo di Carrara.
Secondo i termini dell’operazione (condizionata al recesso di almeno il 30% del capitale sociale della spac) l’azienda sarà fusa per incorporazione in TheSpac, i cui strumenti finanziari continueranno ad essere negoziati sull’Aim. Successivamente alla business combination, TheSpac, acquisita la denominazione di Franchi Umberto Marmi spa, auspica di presentare la domanda di ammissione all’Mta entro 6 mesi dalla data di efficacia della fusione. L’accordo prevede una valorizzazione di Franchi Umberto Marmi pari ad un equity value di 290 milioni, mentre TheSpac sarà valorizzata in base alla propria cassa disponibile al momento della business combination pari a 59,4 milioni di euro prima degli eventuali recessi.
Nel primo trimestre 2020 Franchi Marmi ha registrato un valore della produzione di 19,1 milioni con un adjusted Ebitda pari a 8,7 milioni. La posizione finanziaria netta al 31 marzo è positiva e pari a 7,4 milioni.
La liquidità di TheSpac, al netto degli eventuali recessi, sarà utilizzata per l'acquisizione di una partecipazione in Franchi Umberto Marmi e, per effetto della fusione, la percentuale di flottante rappresentata dagli attuali investitori in TheSpac si collocherà, all'efficacia dell'operazione, da un minimo di circa 14,1%, in caso di recesso pari al 30% del capitale di TheSpac, fino ad un massimo di circa 20,2%, in caso di nessun recesso liquidato.
Infine, successivamente all’efficacia della fusione, è prevista la convocazione dell’assemblea e quindi la distribuzione di un dividendo straordinario spettante solo agli azionisti della combined entity diversi dai soci di Franchi Marmi, pari a 0,23 euro per azione. Ad esito della fusione, il Consiglio di amministrazione di TheSpac sarà composto da 7 membri, di cui 2 consiglieri non esecutivi di espressione di TheSpac e 1 consigliere indipendente di espressione congiunta.
«TheSpac è nata come un progetto di investimento industriale a lungo termine, mirato a valorizzare il meglio che il made in Italy avesse da offrire: in quest’ottica Franchi Umberto Marmi rappresenta un partner ideale - spiega Marco Galateri di Genola, presidente di TheSpac -. Come promotori crediamo fermamente in questo progetto: annunciare oggi la business combination ci rende particolarmente orgogliosi e dimostra una volta di più come il mercato sia sempre pronto a valorizzare le imprese di qualità, con piani industriali validi e un business solido con prospettive di lungo periodo».
Soddisfatto anche Alberto Franchi, presidente e amministratore delegato della società: «da tanti mesi - spiega - stavamo lavorando al progetto di quotazione e siamo convinti di aver trovato in TheSpac un partner strategico che ci supporti in questo percorso. Questa operazione ci consentirà di sviluppare ulteriormente i nostri piani di crescita e rappresenta un ulteriore passo nella storia del nostro gruppo, che da quasi 50 anni commercializza il marmo bianco di Carrara, utilizzato da alcuni tra i principali brand del lusso nei loro iconici flagship store o da architetti di fama mondiale».
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