Francia

Morto Bernard Tapie: ex ministro, uomo d’affari, patron dell’Olympique Marsiglia

Aveva 78 anni. È stato presidente dell’Olympique Marsiglia, con lui prima squadra francese a diventare campione d’Europa. Camera ardente allo stadio Velodrome

Aggiornato il 3 ottobre alle ore 15:44

Youtube, Bernard Tapie in versione cantante

3' di lettura

E’ morto dopo una lunga malattia, a 78 anni, Bernard Tapie, ex ministro francese, uomo d’affari, presidente dell’Olympique Marsiglia.

L’annuncio della morte è stato diffuso domenica mattina direttamente dalla famiglia, che in un comunicato scrive: «Dominique Tapie e i suoi figli hanno l’infinito dolore di comunicare il decesso di suo marito e del loro padre, questa domenica 3 ottobre alle 8,40 a seguito di un cancro». La Camera ardente è stata allestita allo stadio Velodrome, lo ha annunciato il sindaco di Marsiglia Benoit Payan. I funerali dell’imprenditore e politico si terranno nella cattedrale de la Major, affacciata sul Mar Mediterraneo. «Marsiglia sarà lì per rendergli un tributo popolare alla sua altezza», è quanto ha scritto il sindaco Payan sul proprio profilo Twitter

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Il suo coinvolgimento nello sport spaziò dal ciclismo al calcio e come presidente dell’Olympi que Marsiglia vinse quattro campionati consecutivi e una Champions League nel 1993 battendo il Milan in finale. «L’Olympique Marseille ha appreso con profonda tristezza della scomparsa di Bernard Tapie - si legge in una nota della società –. Lascerà un grande vuoto nel cuore dei marsigliesi e rimarrà per sempre nella leggenda del club».

L’Eliseo: spirito combattivo

Il presidente francese, Emmanuel Macron, e la moglie Brigitte hanno reso omaggio a Tapie. «L’ambizione, l’energia e l’entusiasmo» dell’ex presidente dell’Olympique Marsiglia e patron di Adidas, hanno dichiarato, «sono stati fonte di ispirazione per generazioni di francesi». «Quest’uomo che aveva uno spirito combattivo per spostare le montagne e conquistare la luna non ha mai deposto le armi e ha combattuto una battaglia contro il cancro fino ai suoi ultimi istanti», hanno aggiunto Emmanuel e Brigitte Macron in una dichiarazione diffusa dall’Eliseo.

Anche il primo ministro Jean Castex ha reso omaggio a Tapie, ex ministro negli anni ’90, descrivendolo come un «combattente». «La prima immagine che mi viene in mente - ha detto Castex ai giornalisti a margine di una riunione del partito presidenziale La République en Marche ad Avignone, nel sud - è quella del combattente, per le sue idee, le sue convinzioni. E’ sempre stato molto impegnato contro l’estrema destra, ma soprattutto per alcune cause, per la sua squadra di calcio, la sua città, anche la sua impresa. Insomma un uomo molto impegnato, che ha dato tutto e credo che questo lo si sia visto anche contro la malattia. Ha lottato colpo su colpo, da combattente come è sempre stato. Mi inchino alla sua memoria».Tapie, i cui interessi commerciali includevano anche una partecipazione nella società di abbigliamento sportivo Adidas, soffriva di cancro allo stomaco da diversi anni.È stato al centro di un’inchiesta giudiziaria e in prigione per corruzione in uno scandalo di partite truccate nella prima divisione francese.

Addio a Bernard Tapie, una vita tra sport, politica, affari e guai

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Partito dal nulla

Come ha dichiarato lui stesso in una vecchia intervista rilanciata dal sito brut.media, «ho vissuto in un modo incredibile, meraviglioso, fortunato». Nato il 26 gennaio 1943 in un quartiere popolare di Parigi, nipote di un ferroviere, figlio di un operaio e di una badante, ha svolto diversi mestieri prima di diventare ricco, famoso e controverso. Ha iniziato come cantante realizzando dischi e tour con il nome di Tapy. A 37 anni si fa strada nel mondo degli affari ottenendo la gestione del marchio Manufrance e si specializza in particolare nell’acquisto di aziende in crisi che rivende dopo averle rilanciate.

Negli anni ’80 sbarca a modo suo nel mondo del ciclismo con la squadra La vie claire e vince due volte il Tour de France con il fuoriclasse Bernard Hinault. Diventa anche conduttore televisivo e, nel 1986, acquista la società calcistica Olympique Marsiglia che sarà il primo club francese a diventare campione d’Europa.

Durante la sua vita Bernard Tapie ha anche recitato come attore, in particolare di cinema, con Claude Lelouch (Uomini & donne - Istruzioni per l’uso), e di teatro. Proprio Lelouch ha dichiarato: «Un guerriero resta un guerriero. Non aveva paura di niente, e soprattutto non della morte».

La carriera politica e i guai giudiziari

A 46 anni viene eletto deputato e si distingue in particolare in un dibattito acceso contro il leader della destra Jean-Marie Le Pen. Tre anni più tardi è ministro e tra i “protetti” del presidente e leader socialista Francois Mitterrand che dichiara: «È stato un buon ministro e un bravo presidente dell’Olympique. Per quanto riguarda i suoi affari giudiziari non ne so nulla». Finisce al centro di un’inchiesta sulla vendita dell’Adidas e per i suoi debiti verso lo Stato. Coinvolto in diversi scandali legali, è stato condannato per corruzione, manomissione di testimoni ed evasione fiscale e ha trascorso 165 giorni dietro le sbarre. Nel 2016 aveva una fortuna stimata in 150 milioni di euro ed era tra i 400 imprenditori più ricchi al mondo.

Nel 2017 annuncia di essere malato di cancro.

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