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Francia ultime notizie. Francia, il ministro Darmanin: mobilitati 45mila agenti. Macron rinvia visita di Stato in Germania. A Nanterre le esequie di Nahel

Folla dentro e fuori la moschea di Nanterre per i funerali di Nahel, il 17enne ucciso in Francia da un poliziotto. Diverse migliaia di persone al corteo funebre. Sono stati oltre 1.300 i fermi nella quarta notte d'incidenti, con Parigi che parla però di “minore intensità delle violenze”. Macron decide di rinviare la sua prevista visita in Germania

Francia, quarta notte di proteste e saccheggi per la morte di Nahel
  • Darmanin, “blindati ed elicotteri tra i rinforzi inviati a Marsiglia e Lione”

    “Enormi mezzi”, tra cui blindati ed elicotteri, sono stati destinati a Marsiglia e Lione per il mantenimento dell'ordine pubblico. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin. Nella sola Marsiglia arriveranno entro stasera unità del Gign, il gruppo di pronto intervento della gendarmeria, due blindati della gendarmeria, cinque unità di forze mobili.

  • Conclusa cerimonia sepoltura Nahel, tensioni tra gruppi di giovani e media

    Una folla di diverse centinaia di persone ha seguito la giornata i funerali di Nahel, il 17enne ucciso durante un controllo stradale a Parigi, presentandosi all'obitorio, alla moschea dove si è svolta la cerimonia, al cimitero dove il ragazzo è stato inumato. La cerimonia si è svolta presso la moschea di Ibn Badis a Nanterre, la sepoltura al cimitero di Mont Valérien. Si sono registrate tensioni tra gruppi di giovani e la stampa, la cui presenza era stata vietata dalla famiglia e dall'entourage della vittima.

    Tensioni in Francia, folla ai funerali di Nahel


  • Darmanin annuncia mobilitazione di 45mila agenti e gendarmi questa sera

    Il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin ha annunciato che 45mila agenti e gendarmi verranno mobilitati in tutto il paese per far fronte ai possibili disordini e incidenti questa sera. L'annuncio è arrivato durante una visita presso il commissariato di Dreux.

  • Le Maire ad assicuratori, risarcire danni al più presto

    Il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, ha chiesto alle assicurazioni, alla luce di danni e distruzioni legati alle proteste seguite all'uccisione del 17enne Nahel da parte di un poliziotto in un controllo stradale, di abbassare le franchigie e risarcire rapidamente gli assicurati. Lo riportano i media francesi. “Abbiamo chiesto agli assicuratori di dare prova della più grande semplicità nella gestione delle procedure”, di “ridurre il più possibile le franchigie” e di risarcire “il più rapidamente possibile” chi ha subito danni, ha detto Le Maire.

  • Francia: ministro Giustizia, tra i fermati ieri il 30% è rappresentato da minori

    Il 30% delle persone interpellate ieri dalle forze dell'ordine francesi durante le rivolte legate alla morte del 17enne Nahel è rappresentato da minori. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia francese, Éric Dupont-Moretti, durante una visita a Créteil, secondo quanto riporta l'emittente Bfmtv. Il ministro ha anche richiamato “la responsabilità dei genitori” dei minorenni che partecipano ai disordini: una prima responsabilità “civica e morale, ordinaria”, ma anche “se non basta, un obbligo legale”.

    “Voglio che i giovani sappiano, chiaramente, che i pubblici ministeri del Paese cercheranno l'identità degli utenti dei social, in particolare di Snapchat, che per questi giovani sono un mezzo per comunicare il luogo, l'ora e l'obiettivo dell'aggressione. Che nessuno pensi che dietro questi social network ci sia l'impunità”, ha detto ancora il ministro della Giustizia francese Dupont-Moretti.

  • Folla a funerali Nahel, bara uscita da moschea verso cimitero

    A Nanterre, ai funerali di Nahel, il 17enne ucciso da un poliziotto martedì durante un controllo stradale, la bara è stata portata fuori dalla moschea di Ibn Badis e caricata su un carro funebre diretto verso il cimitero di Mont-Valérien. Lo riporta Le Monde, aggiungendo che la bara è scortata da giovani in scooter e che un giovane è stato sgridato da una persona più grande perché stava filmando il funerale con il telefono. La famiglia del giovane aveva invitato i giornalisti a non presenziare ai funerali. Secondo la Bbc sarebbe presente una folla di migliaia di persone, che avrebbe gridato 'Giustizia per Nahel'. Intanto decine di persone in attesa all'ingresso del cimitero su una tranquilla collina di Nanterre, con il centro di Parigi in lontananza. Molti dei partecipanti al funerale appartengono alla comunità musulmana.

  • Bus e tram fermi alle 21 nella regione di Parigi

    Bus e tram si fermeranno questa sera come ieri alle 21 in tutta l'Ile-de-France, la regione settentrionale al cui centro è Parigi, nel quadro della situazione di disordini e violenze in corso dalla morte del 17enne Nahel. A renderlo noto è la Ratp, ente pubblico del settore trasporti, sottolineando che la decisione è stata presa d'accordo con la prefettura di polizia ed ha lo scopo di garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti. “Ci adattiamo alla situazione in tempo reale, secondo le zone, le direttive della prefettura”, ha spiegato un portavoce. La metropolitana osserverà questa sera gli orari della settimana: il servizio non verrà prolungato di un'ora come avviene di solito nel fine settimana.

  • Macron sentirà diversi sindaci nel pomeriggio

    Il presidente francese Emmanuel Macron sentirà nel pomeriggio diversi sindaci di città francesi. A renderlo noto è Bfmtv, citando l'Eliseo e sottolineando come nelle ultime ore numerosi rappresentanti eletti locali hanno chiesto un coprifuoco generale e fatto domanda di rinforzi per garantire l'ordine pubblico, a fronte degli incidenti che si ripetono dalla morte del 17enne Nahel.

    Autobus in fiamme e pompieri al lavoro a Nanterre, periferia di Parigi . (AP Photo/Jean-Francois Badias) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain)


  • A Lione unità di élite della polizia dopo richiesta di rinforzi urgenti del sindaco

    Il ministero dell'Interno francese ha annunciato l'invio questa sera a Lione dell'unità Crs 8, unità di élite composta da 60 agenti e specializzata nella lotta contro le violenze urbane. La decisione è stata presa in risposta alla richiesta dell'invio immediato di “rinforzi” arrivata dal sindaco ecologista della città, Grégory Doucet dopo i disordini “senza precedenti” segnati da ore di saccheggi, in presenza di forze dell'ordine “in numero insufficiente”. La città è stata teatro di rivolte “con un'intensità e violenze senza precedenti”, ha affermato.

    Francia in rivolta, vandalizzati e saccheggiati negozi a Lione


  • Medvedev: Macron stia dalla parte dei Parigi, non dell'Ucraina

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, “ha detto più volte di essere dalla parte dell'Ucraina. Forse è giunto il momento di porre fine a questa diarrea verbale e di stare dalla parte della Francia”. Lo scrive su Twitter Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio russo di sicurezza ed ex presidente russo. “Il denaro speso invano per le armi della banda di Zelensky avrebbe potuto essere utile ai cittadini francesi comuni”, ha aggiunto.

  • 106 fermi a Parigi dopo la notte di disordini

    Sono 106 le persone trattenute in stato di fermo a Parigi - tra loro figurano 27 minori - dopo i disordini e gli incidenti scoppiati la notte scorsa nel quadro delle proteste per la morte del 17enne Nahel. A renderlo noto è stata la procura di Parigi.

    (Photo by Alain JOCARD / AFP)


  • Tensione ed emozione alla Camera ardente per Nahel

    Prima del funerale del giovane Nahel, 17 anni, ucciso a Nanterre martedì scorso da un poliziotto, una lunga fila di amici, conoscenti e vicini hanno reso omaggio al suo corpo, nella camera ardente. Molti i giovani, vestiti con l’abito tradizionale arabo. All’interno, presenti la madre del ragazzo, la nonna e alcuni vicini. Dalle testimonianze dei presenti si conferma la grande emozione e una palpabile tensione.

  • Macron rinvia la visita di Stato in Germania a causa della crisi interna

    Il presidente francese Emmanuel Macron ha rinviato la visita di Stato in Germania che avrebbe dovuto iniziare domenica a causa dei disordini in Francia.

    Le immagini dei centri commerciali saccheggiati in Francia
  • L’addio a Nahel, decine di persone per l'ultimo saluto

    In Francia sono le ore dell'ultimo saluto a Nahel, il 17enne ucciso martedì a Nanterre da un poliziotto durante un normale controllo che il ragazzo avrebbe cercato di evitare. I media locali riferiscono dell'addio al ragazzo da parte di decine di persone, di tanti giovani alla camera ardente di Nahel, con la famiglia che ha voluto un ultimo saluto lontano dalle telecamere. Con un messaggio, ha riferito Le Figaro, gli avvocati dei familiari di Nahel hanno invitato i giornalisti a evitare la presenza ai funerali del ragazzo. A Nanterre è l'ora del raccoglimento, scrive Le Parisien, in attesa dell'inizio, a breve, della preghiera nella moschea Ibd Badis prima della sepoltura del corpo del giovane nel cimitero di Mont Valérien.

    Striscioni durante il tour de France (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)


  • A Nanterre iniziate le esequie del giovane Nahel

    I funerali di Nahel (il cognome non è stato fornito dalla Polizia) si svolgeranno a Nanterre nel primo pomeriggio di oggi. Secondo quanto riportano i media francesi il rito delle esequie è inizoato intorno alle 13: familiari e amici hanno dato l’ultimo saluto all’adolescente prima che la bara venga portata nella moschea di Ibd Badise per la cerimonia funebre, fissata per le 13.50. La sepoltura avverrà alle 14.30 nel cimitero di Mont Valérien.

    In un comunicato, gli avvocati della famiglia del giovane hanno invitato i giornalisti a non essere presenti alla cerimonia per evitare qualsiasi “interferenza mediatica”. “Sabato 1 luglio sarà un giorno di raccoglimento per la famiglia di Nahel”, hanno ribadito Mes Abdelmadjid Benamara, Jennifer Cambla e Yassine Bouzrou.

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  • Vescovi francesi, “individuare con lucidità le cause della violenza”

    “La nostra società sappia individuare con lucidità le cause della violenza e trovare i mezzi per superarla”. Lo sottolineano i Vescovi francesi che seguono con preoccupazione quanto sta avvenendo nel Paese e hanno sottoscritto un appello alla pace con tutti i leader religiosi. “Ti preghiamo, Signore, per il ritorno alla calma e alla pace nel nostro Paese. Ti affidiamo Nahel e preghiamo per i suoi cari. Lo Spirito di luce e di pace li sostenga - la preghiera proposta alle comunità cattoliche . - Ti affidiamo i feriti di queste notti di violenza, e coloro i cui luoghi di vita o di lavoro sono stati distrutti o danneggiati. Ti preghiamo, Signore, per coloro che sono impegnati nelle forze dell'ordine e nei servizi statali, sottoposti a forti pressioni e talvolta attaccati. Ispiraci, affinché con i credenti di altre denominazioni cristiane e di altre religioni come pure tutti i nostri concittadini, sappiamo essere artefici di dialogo e di pace. Ti supplichiamo ancora: che anche al di là delle attuali esplosioni, la nostra società sappia individuare con lucidità le cause della violenza e trovare i mezzi per superarla”.

  • Ex calciatore Dacourt, ”Non siamo scimmie, ma basta violenze”

    “Non siamo scimmie, ma ora basta violenze”. Olivier Dacourt, ex calciatore tra l’altro di Roma e Inter oltre che della nazionale francese, da molti anni combatte il razzismo in generale e in particolare quello nello sport “che è il più odioso perché si manifesta nel luogo dell’integrazione per eccellenza”. Ha anche realizzato un docu-film titolato appunto “Non sono una scimmia”. “E in un mondo giusto - spiega in una intervista - non dovrebbe neanche essere necessario precisarlo”. “Ma il razzismo è dappertutto, il paradosso è che in Francia pensano che sia nel calcio italiano, in Italia magari ritengono sia in Spagna. E casi come quello di Galtier, per il quale voglio rispettare la presunzione di innocenza, alimentano in questi giorni di rivolte il malessere dei ragazzi che di base hanno ragione, ma reagiscono in maniera sbagliatissima”.

  • A Parigi si contano 406 fermati dalle Forze dell’ordine

    In totale - secondo quanto comunicato dal ministero dell’Interno - le forze dell’ordine hanno compiuto 1.311 fermi, di cui 406 a Parigi e nella vicina banlieue.

  • Dopo ultimi scontri bilancio arrestati sale a 1.311

    Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’Interno sale a 1.311 il bilancio degli arrestati in tutta la Francia durante la quarta notte di disordini scatenati dall’uccisione di un 17enne da parte della polizia. Il governo ha dispiegato 45mila poliziotti per cercare di sedare la violenza. Durante la notte i giovani manifestanti si sono scontrati con la polizia e hanno appiccato circa 2.500 incendi e saccheggiato negozi.

  • Media, a Lione manifestanti hanno usato fucile a pompa

    I poliziotti che sono rimasti feriti nella notte tra ieri e oggi a Lione sono stati presi di mira da un fucile a pompa, riporta Le Figaro citando fonti di polizia. Un agente è stato ferito a un occhio e alla guancia, quattro alle gambe.

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  • Media, a Lione almeno 7 agenti feriti da colpi di fucile

    A Lione, dove venerdì sera sono stati feriti 27 agenti di polizia nel corso degli scontri scoppiati in tutto il Paese per l’uccisione di un 17enne a un controllo stradale, sette di loro sono stati colpiti da un colpo di fucile. Ne dà notizia Le Figaro che cita una fonte della polizia. Uno di loro, ferito a un occhio e a una guancia, dovrà essere operato a breve. “Ciò che li ha salvati è che erano un po’ lontani, a circa venti metri da chi ha sparato”, ha raccontato la stessa fonte. Quattro sono stati feriti alle gambe e hanno diversi ematomi.

  • A Parigi violenze meno intense delle notti precedenti

    La notte passata, nonostante i numeri (120 fermati), la situazione è rimasta molto più calma d a Parigi e nell’Ile-de-France, e lo sgombero di place de la Concorde - dove ieri sera era in corso una manifestazione non autorizzata - è avvenuto senza incidenti di grande rilievo. Nettamente diminuiti anche gli incendi, che sono scesi da 3.880 della notte precedente a 2.560

  • Nel pomeriggio i funerali del giovane Nahel

    È previsto per oggi l’ultimo saluto a Nahel, il 17enne ucciso martedì scorso a Nanterre da un poliziotto durante un controllo di routine che il ragazzo avrebbe cercato di evitare. Dopo la conferma arrivata ieri dal sindaco di Nanterre, Patrick Jarry, sui social - riportano i media francesi - è stato rilanciato un annuncio sui funerali che si terranno a Nanterre con la sepoltura prevista nel primo pomeriggio dopo le preghiere nella moschea Ibn Badis.

    La Francia brucia dopo l'uccisione di Nahel

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  • Macron accusa i social media di aver alimentato le rivolte

    Le società di social media sono sotto esame in Francia, dove il presidente Macron accusa TikTok, Snapchat e altre piattaforme di aver contribuito ad alimentare i disordini in tutto il Paese innescati dall’uccisione del diciassettenne Nahel da parte della polizia a Nanterre. Ieri Macron ha accusato i social media di aver svolto un “ruolo considerevole” nell’incoraggiare gli atti di violenza che si ripetono, mentre il Paese cerca di contenere le proteste che hanno fatto emergere le tensioni da tempo esistenti tra la polizia e i giovani. Snapchat ha dichiarato di aver aumentato la moderazione da martedì scorso per individuare e intervenire sui contenuti relativi ai disordini. TikTok e Meta, che possiede Facebook e Instagram, non hanno ancora replicato alle accuse lanciate dall’Eliseo.

  • Feriti 79 agenti di polizia, 1.350 veicoli bruciati

    Il bilancio della quarta notte di scontri in Francia registra inoltre 79 agenti feriti e 1.350 veicoli bruciati. Si contano poi 2.560 incendi su strade e 234 edifici bruciati o danneggiati. Sono state infine presi di mira 31 commissariati, 16 stazioni di polizia municipale e 11 caserme della gendarmeria.

    Un agente di polizia francese in tenuta antisommossa osserva le auto bruciate nel quartiere Pablo Picasso di Nanterre il 1° luglio 2023, dopo la quarta notte consecutiva di disordini in Francia per l’uccisione di un adolescente da parte della polizia (foto Triballeau/Afp)

  • Quasi mille arresti in tutta Francia nel corso della notte

    Per la quarta notte, nonostante il massiccio dispiegamento di forze di polizia, sono scoppiate rivolte nelle città della Francia, con auto ed edifici dati alle fiamme e negozi saccheggiati. Il governo ha sottolineato che le violenze iniziano a diminuire grazie alle misure di sicurezza più severe adottate, ma i danni provocati dai manifestanti sono innumerevoli, da Parigi a Marsiglia e Lione e nei territori francesi all’estero, dove un 54enne è morto dopo essere stato colpito da un proiettile vagante. Il ministero degli Interni ha annunciato l’esecuzione di 994 arresti in tutta la Francia nel corso delle ultime ore.

  • Tajani, a italiani che vanno in Francia messaggio è di prudenza

    “La questione riguarda esclusivamente la Francia, evidentemente c’è un malessere, soprattutto nelle grandi periferie francesi e questo poi è esploso poi quando c’è stato questo episodio molto triste che non doveva accadere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato durante il programma ’Caffè Europa’ di Rai Radio 1 sui fatti in corso in Francia. Tajani ha quindi sottolineato l’invito alla prudenza per gli Italiani che vanno in viaggio in Francia, “a seguire quello che dice la stampa, seguire i consigli della forze dell’ordine e non avvicinarsi a luoghi dove ci sono scontri che possono essere pericolosi. Questo si. Agli italiani abbiamo dato messaggio di prudenza”.

  • Gb mette in guardia i britannici sui viaggi in Francia

    Nel Regno Unito, il ministero degli Esteri ha avvertito coloro che intendono recarsi in Francia di fare attenzione ai disagi possibili durante i disordini nel Paese. Nei nuovi consigli di viaggio di venerdì, il governo ha esortato i britannici a evitare i disordini, affermando che i loro luoghi e orari erano “imprevedibili”, riferisce la Bbc. Si avverte che potrebbero esserci interruzioni alla circolazione stradale e ai trasporti locali e che alcune autorità locali potrebbero imporre ulteriori coprifuoco.

  • Avvocato Nahel, senza giustizia non c'è pace

    “Senza giustizia non c'è pace”. A parlare, in un’intervista a La Repubblica, è Yassine Bouzrou è l'avvocato che difende la famiglia di Nahel, il 17enne ucciso a colpi di pistola da un poliziotto durante un controllo stradale a Nanterre. “Come negli Stati Uniti la polizia francese è diventata ogni giorno più violenta. Il numero di persone uccise dalle forze dell'ordine in Francia negli ultimi tempi è cresciuto e la percezione è che non esista più alcuna regola rispettata dalle forze dell'ordine. Gli agenti decidono di sparare su chi vogliono e lo fanno impunemente”, aggiunge.

  • Ministro Darmanin, 471 arresti in quarta notte scontri

    Sono stati 471 gli arresti effettuati in durante la quarta notte di proteste in Francia a seguito degli scontri che si sono verificati nelle strade dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto durante un controllo. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, stando a quanto riportano i media francesi. In viaggio verso Mantes-la-Jolie (Yvelines), il ministro dell’Interno ha annunciato intorno alle 2.30 del mattino almeno 471 arresti. Darmanin ha anche riferito che le violenze sono state di “intensità molto inferiore” rispetto alla notte precedente e ha riferito di “dipartimenti estremamente calmi” nell’Île-de-France. Darmanin si è recato in visita alla polizia e ai gendarmi a Mantes-la-Jolie, nel dipartimento degli Yvelines nella regione dell’Île-de-France.
    Stando agli ultimi bilanci, a Marsiglia è stata ancora una volta teatro di scontri e scene di saccheggi nella notte da venerdì a sabato. Sono state arrestate 95 persone. A Lione, invece, stando a quanto riferito dalla prefettura, sono state arrestate 58 persone e almeno 12 sono rimaste ferite.

  • Sindaco Nanterre, riflettere sul modo di agire della polizia

    “Ci troviamo di fronte a un episodio particolarmente drammatico, un momento molto difficile, che ci costringerà a riflettere sulle condizioni di intervento delle forze dell’ordine e in particolare di alcune forze dell’ordine, come quelle che martedì mattina sono intervenute facendo uso delle loro armi contro un adolescente, in totale violazione di tutte le disposizioni di legge”. Lo ha detto - in un’intervista a Le Monde - Patrick Jarry, dal 2004 sindaco di Nanterre (è stato eletto in una lista di sinistra), la città dove Nahel viveva e dove è stato ucciso dalla polizia, dando il via ad un’ondata di violente proteste in tutta la Francia. “A Nanterre i rapporti tra il commissario di polizia e il municipio - aggiunge al quotidiano francese - sono normali, improntati al rispetto reciproco. Il questore è un funzionario competente e in generale il lavoro della polizia si svolge nel rispetto delle regole”. Poi osserva: “Quest’omicidio ha provocato una fortissima emozione che gli abitanti hanno espresso partecipando in massa alla marcia bianca ed esprimendo il loro sostegno alla famiglia di Nahel. C’è grande tristezza e profonda indignazione. Domina la domanda di giustizia. Le migliaia di persone che hanno espresso la loro rabbia vogliono essere sicure che giustizia sarà fatta in modo equo. Non sono sicuri. Sono preoccupati”.

  • Prefettura, a Parigi effettuati 120 arresti

    Per atti di violenza la polizia ha effettuato 120 arresti a Parigi. Lo ha comunicato - come riporta Le Monde - la prefettura della capitale francese. Tra gli arrestati ci sono tre persone che hanno tentato di entrare in un negozio di elettrodomestici nel 15/o ’arrondissement’, sette persone che hanno fatto irruzione in un negozio di arredamento a Bondy e nove persone che trasportavano taniche di benzina e bottiglie incendiarie a Nanterre.

  • Ministro Interni, “la Repubblica vincerà”

    “È la Repubblica che vincerà”. Lo ha detto - come riporta l’edizione online di Le Figarò - il ministro degli interni francese, Gérald Darmanin, durante una visita alla polizia e ai gendarmi a Mantes-la-Jolie, nella banlieue parigina. “Non confondo le poche migliaia di delinquenti - ha aggiunto - con la stragrande maggioranza dei nostri connazionali che vivono nei quartieri popolari”. Il ministro ha riferito di violenze di “intensità molto minore” nella notte tra venerdì e sabato, in particolare nell’Ile-de-France, e ha detto che il numero degli arrestati è salito a 471 di cui un centinaio a Marsiglia

  • Ministro Interni in visita nella banlieue di Parigi

    Accompagnato dalla polizia, il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha effettuato una visita notturna a Mantes-la-Jolie, nella banlieue parigina, teatro di violenti scontri la notte scorsa (è stato dato fuoco al Municipio) a seguito delle proteste dopo l’uccisione di un giovane a Nanterre. Lo riporta Le Monde, citando le immagini trasmesse in diretta da Bfm-tv. Darmanin ha anche avuto un breve colloquio con un agente della gendarmeria, secondo il quale la situazione sta lentamente tornando alla normalità.

  • La nazionale calcio, violenza non risolve nulla

    “La violenza non risolve nulla”: la dichiarazione di pacificazione di Mbappé e della Francia. La squadra francese ha preso la parola per invitare alla calma, in un comunicato, trasmesso prima da Benjamin Pavard poi da Kylian Mbappé.
    “Segnati” e “scioccati dalla morte brutale” del diciassettenne, i giocatori dicono “non possono rimanere indifferenti alle circostanze in cui è avvenuta questa morte inaccettabile”, ma non approvano la “forma” di rabbia per strada.

  • Scontri a Lione, saccheggi a Grenoble e S.Etienne

    Scontri tra la polizia e giovani si sono verificati in serata a Vénissieux e a Villeurbanne, nella periferia di Lione. Gli agenti - secondo quanto riporta le Monde - hanno tratto in arresto 31 persone. Saccheggi sono stati segnalati nel centro di Grenoble e di Saint-Etienne dove sono stati presi di mira negozi di abbigliamento, di ottica e di telefonia, oltre a gioiellerie. A Bondy (Seine-Saint-Denis), nella banlieu parigina, circa cento giovani si sono ritrovati in serata davanti al negozio di arredamento Conforama per saccheggiarlo e la polizia ha effettuato diverse cariche per disperderli. Numerosi furti da parte dei rivoltosi sono stati segnalati.

  • Francia: ministro interni, già effettuati 270 arresti

    “Già 270 arresti sono stati effettuati, di cui più di 80 a Marsiglia dove importanti rinforzi sono in arrivo”. Lo scrive su twitter il ministro degli interni francese, Gérald Darmanin, in merito alle proteste che fanno seguito all’uccisione di un diciassettenne da parte della polizia a Nanterre.

  • Marsiglia chiede rinforzi, scontri a Nanterre

    Di fronte ai gravi scontri di stasera, con l’assalto a un’armeria, il sindaco di Marsiglia Benoit Payan ha chiesto “l’invio immediato di altre forze per il mantenimento dell’ordine” per arginare la violenza dei saccheggi e dei danneggiamenti. Intanto, a Nanterre - dove martedì è stato ucciso da un poliziotto il diciassettenne Nahel - sono cominciati scontri dopo la mezzanotte. Una compagnia di celerini è stata inviata d’urgenza a Marsiglia e sarà sul posto in nottata, secondo quanto si apprende. Il ministero dell’Interno aveva già annunciato l’arrivo sulla città di un aereo da ricognizione delle forze speciali del Raid. Oltre 80 persone sono state fermate finora negli scontri, mentre nell’assalto all’armeria da parte di una trentina di giovani sono stati rubati 4 fucili da caccia. Una pattuglia di polizia è a guardia del locale, dove il gestore ha annunciato che “la sicurezza dello stock di armi non è più garantita”. Uomini del Raid sono stati schierati anche a Lille, nel nord, dopo violenti disordini, mentre la situazione resta tesa a Lione. A Tolosa si contano almeno una ventina di fermi. Con l’eccezione di Nanterre, dove dopo mezzanotte razzi pirotecnici sono stati lanciati contro la polizia che ha risposto con lacrimogeni, resta relativamente calma la situazione a Parigi e nella regione Ile-de-France.

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