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Francobolli, da Bolaffi richieste collezioni e aerogrammi. Ferrario propone lettere autografe

di Stefano Cosenz

4' di lettura

I rari francobolli e le pregiate affrancature appartenenti alle collezioni filateliche più ambite dal collezionismo nazionale, e non solo, quando proposti con le giuste stime aderenti alla realtà del mercato e in base allo stato di conservazione degli stessi continuano a trovare collocazione: la conferma giunge dai risultati dell'ultima vendita di Aste Bolaffi di Torino che rimane il principale punto di riferimento del mercato nazionale. A marzo scorso, l'8 e il 9, si è tenuta l'attesa asta semestrale che ha totalizzati 1,8 milioni di euro con una percentuale di lotti venduti superiore al 76%. Un trend ormai confermato da molti anni è la ricerca da parte dei collezionisti di raccolte già in stato avanzato di completamento: è il caso di due collezioni del Regno d'Italia comprendente i francobolli nuovi tra i più rari, l'una offerta alla base di 10mila euro e aggiudicata ad oltre 23mila euro, la seconda, comprendente anche il raro trittico non emesso di posta aerea del 1933 per il Volo di Ritorno della Crociera Balbo che da una base di 17.500 euro ha realizzato oltre 41mila euro. Un altro trend di ampiezza internazionale è relativo al settore dei rari aerogrammi delle trasvolate italiane, in particolare la Crociera Nordatlantica di Italo Balbo del 1933 da Orbetello a Chicago che, grazie alla precisione raggiunta dai trasvolatori in fatto di rotte e orari sopra l'Oceano Atlantico, ha aperto la strada ai voli civili intercontinentali: uno dei più rari e inediti aerogrammi, affrancato con l'esemplare sovrastampato per la Crociera a Terranova e spedito con la Crociera nella rotta da Ponta Delgada nella Azzorre a Lisbona durante il volo di ritorno (unico noto di questa tappa) da una base di 5mila euro è volato a 31.720 euro.

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Sogno per ogni collezionista di Antichi Ducati Italiani è possedere un esemplare del 3 lire del Governo Provvisorio di Toscana del 1860, uno dei francobolli più rari d'Italia e il primo che con la dicitura “3 LIRE IT” preannunciava l'unificazione dell'Italia che si sarebbe attuata dopo un anno: un esemplare annullato, molto bello e di grande freschezza, con base 15mila euro è stato battuto a 25.620 euro. Bolaffi è stato pioniere dei primi francobolli emessi al mondo, i capostipiti della filatelia, a cominciare dal mitico “Penny Black” inglese del 1840 con l'effigie della Regina Vittoria, ambito dai collezionisti di tutto il mondo. Un particolare pregio è rappresentato dalle buste del Penny Black viaggiate e annullate nel primo giorno d'emissione, ovvero il 6 maggio 1840: top lot dell'asta è risultata una busta affrancata il 1° giorno d'emissione con una coppia del Penny Black annullata con bolli a “Croce di Malta” rossa, una delle pochissime viaggiate in quel giorno con una coppia del primo francobollo al mondo. Proposta a 50mila euro, è stata aggiudicata per 85.400 euro.

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Autografi e lettere. Altro punto di riferimento del mercato delle aste filateliche in Italia è Ferrario Casa d’ Aste di Milano che il 21 e 22 aprile, presso l'Hotel De La Ville, Via Hoepli, organizzerà la prima asta del 2018: andranno all'incanto 3.297 lotti con una base di partenza di oltre 3 milioni di euro provenienti da collezioni private italiane e straniere.
Per la prima volta sarà presente un'intera sezione riservate a lettere autografe di personaggi celebri, grandi letterati e artisti, regnanti e uomini di Stato, vissuti fra il 1400 fino ai giorni nostri e, perfino, lettere risalenti al 1300. Il mercato degli autografi è di nicchia ma vivo, ambito da appassionati e ricercatori di chicche inedite. Un pezzo autografato vale molto perché è un pezzo unico: il suo prezzo si valuta in base a tre fattori, la rarità, lo stato di conservazione e la sua provenienza. Gli autografi legati spesso alla corrispondenza ci consentono di curiosare nella vita professionale e privata di illustri personaggi . Nella nostra epoca in cui la scrittura è legata al messaggio elettronico, la grafia personale sulla carta ha un potere evocativo ineguagliabile. Il celebre poeta e scrittore Johann Wolfgang Goeth e ha raccolto in vita più di 2mila documenti di circa 1.500 personaggi: per Goethe questa passione significava “poter evocare e richiamare attorno a sé gli spiriti delle persone allontanatesi o scomparse”.
Nella vendita Ferrario un'eccezionale minilettera del 1400 circa dalle dimensioni di soli 4,2 x 2,3 cm con sigilli in ceralacca al verso ancora integro, probabilmente una delle lettere più piccole al mondo, è proposta con una base di 1.000 euro. Una lettera del 1550 a firma di Carlo V d'Asburgo, “JO EL REY”, Imperatore del Sacro Romano Impero, Re di Napoli, Re di Spagna, Re di Sardegna e Re di Sicilia ha una base di 500 euro. Uguale base di 500 euro per una lettera del 28 agosto 1709 spedita da Barcellona di Filippo V, primo re di Spagna della dinastia dei Borboni, il regnante si firma “JO EL REY”. Di sicuro interesse una rarissima lettera autografa del 1809 a firma Joachin Napoleon (Gioacchino Napoleone, sposo di Carolina Bonaparte), durante il breve periodo in cui fu re di Napoli ha base 500 euro. Di sicuro appeal non solo a livello storico una copia manoscritta in 13 pagine del discorso “La morte di Napoleone” di Lord Byron del 1814, con base 100 euro. Di interesse la sezione dedicata alla “Collezione III Guerra di Indipendenza del 1866”: si tratta del primo conflitto in cui fu coinvolto il Regno d'Italia (dal 20 giugno al 12 agosto 1866) contro l'impero austriaco conclusasi con l'armistizio di Cormons. Un lotto costituito da documenti di battaglie (tre buste, quattro documenti ed un frammento) ha una base di 17.500 euro, mentre un lotto di tre documenti inerenti l'organizzazione dei Volontari, tra cui un telegramma con richiesta specifica di “camice rosse” ha base 1.000 euro.
Nel settore Filatelia, tra le numerose rarità, un'eccezionale affrancatura del Governo Provvisorio di Parma del 1860, di cui si conoscono solo sette lettere affrancate con il raro 5 centesimi verde giallo (base 45mila euro) e una rarissima affrancatura multipla dell'alto valore da 5 lire di Umberto I del 1889, uno dei documenti più importanti del Regno d'Italia (base 20mila euro).

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