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Con i suoi 600 e altrettanti dell'indotto, 700 mila tonnellate tra merci movimentate e stoccate, circa 500 mila passeggeri e 90 milioni di fatturato nel 2021, con una stima di crescere ancora entro fine anno del 10%, Frittelli Marittime Group è il più grande e importante operatore della logistica all'interno del porto di Ancona. L'azienda, che nell’ottobre 2020 ha fatto ingresso in Elite, è nata dalla fusione di Frittelli, società attiva sin dal 1903 nei comparti magazzini generali, doganali ed esteri, nell’imbarco e sbarco di container e merci varie e nell'agenziamento di navi volandiere, con Maritime Agency, che si occupa di traffico passeggeri e trasporto rotabili su traghetti attraverso la rappresentanza di Minoan Lines-Gruppo Grimaldi ed Adria Ferries. Oggi il Gruppo controlla circa il 35% del trasporto dei container e il 60% del traffico dei traghetti all'interno dello scalo dorico.
Quello tra il porto di Ancona e FMG è un rapporto di simbiosi: «Siamo un'azienda radicata in questo territorio e qui vogliamo continuare a investire: è evidente che la nostra crescita dipende dallo sviluppo dello scalo, che rappresenta un asset strategico per lo sviluppo economico di tutta la regione», sottolinea il ceo Alberto Rossi, imprenditore che non ha mai fatto mancare le proposte e progetti all'Autorità Portuale, sul cui nuovo presidente dice di riporre «grande fiducia». «Sta selezionando la lista delle priorità delle cose da fare e l'ordine rispecchia quelle che sono le necessità degli operatori e dell'intera portualità». Quasi tutte attività che saranno realizzate nel breve periodo: l’avvio di investimenti già programmati «e che per varie ragioni sono stati procrastinati nel tempo», la messa a regime di alcune banchine a cominciare dalla 27 (operazione da 34,6 milioni, sbloccata nei giorni scorsi dopo 8 anni di ricorsi, ndr.), i dragaggi dei fondali, «fondamentali per accogliere navi con maggior tonnellaggio e per potenziare il traffico merci e container».
Rendere compatibile l'attività industriale con le necessità della città: è questo il credo di Rossi, per risolvere un conflitto irrisolto tra le due anime di Ancona in un'ottica win-win.
Nel frattempo, FMG continua ad essere stakeholder proattivo. Al vecchio carbonile dell’Enel, grazie a un investimento da 4 milioni, è nata FMG Logistics, il più grande deposito polifunzionale dell'area portuale e con i suoi 15 mila mq. disponibili per merci su container e provenienti da navi cargo, prevalentemente materiale ferroso, alluminio, project cargo e prodotti destinati alla logistica. Il Gruppo aveva un programma di investimenti biennale di circa 70 milioni, a partire dalla seconda metà del 2023, che sta pensando di anticipare al 2022. Investimenti che riguardano anche la compagnia marittima Adria Ferries, leader dei collegamenti tra Italia e Albania, e resa ancora più robusta dall'ingresso al 33,3% di Eurizon, società di asset management di Intesa Sanpaolo. Entro la fine del mese sarà completata la nuova sede, una delle prime in Italia certificate NZEB (Nearly Zero Energy Building), «un riconoscimento molto complesso, che impone l'autoproduzione di energia e regole ferree sui materiali utilizzati e le coibentazioni realizzate». Un impegno verso la sostenibilità ambientale che si era già concretizzato nel novembre 2019, quando Adria Ferries ha anticipato volontariamente la direttiva sulla riduzione di zolfo nelle emissioni, rinnovando i sistemi di scarico della propria flotta.
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