FVG, bis di Fedriga con il 64%. Lista del presidente e Lega al 37%. Affluenza al 45,3%
Affluenza definitiva al 45,3%, in calo rispetto a cinque anni fa: alla precedente tornata elettorale del 2018 votò il 49,6% degli aventi diritto. Il candidato di centrosinistra Massimo Moretuzzo, in base alle proiezioni si ferma al 28,2%. Giorgia Tripoli (Insieme Liberi), vicina al mondo no-vax, col 4,9% supera Maran (Terzo Polo) al 2,7% che non oltrepasserebbe la soglia del 4%
I punti chiave
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A spoglio quasi concluso, il presidente uscente del Friuli VEnezia Giulia, Massimiliano Fedriga (Lega), candidato del centrodestra, è al 64,2%. Quello centrosinistra (appoggiato da verdi e sinistra italiana) Massimo Moretuzzo, è staccatissimo al 28,4%. Giorgia Tripoli (Insieme Liberi), vicina al mondo no-vax, col 4,7% (superando la soglia di sbarramento del 4%) distanzia Alessadro Maran (Terzo Polo) al 2,7%. Da sottolineare che la Lega è primo partito con il 19%, mentre la lista del presidente Fedriga viaggia attorno al 17,7%. E Fdi (che subisce un brusco ridimensionamento rispetto alle politiche del 2022) si attesta intorno al 18,1%. Il Pd tiene in zona 17% (rispetto al 18% delle politiche dell’anno scorso e delle regionali del 2018). Ma non c’è nessun effetto Schlein. Mentre crolla al 2,5% il M5s (dal 7% delle politiche e delle regionali).
Meloni: complimenti Fedriga, premiato buongoverno
«Congratulazioni a Massimiliano Fedriga, riconfermato presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Ha lavorato molto bene in questi anni, insieme a tutta la coalizione, e sono certa continuerà a farlo. Una vittoria che premia il modello amministrativo e il buongoverno del centrodestra e che ci sprona a fare sempre meglio». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Fb commentando l’esito delle elezioni in Friuli Venezia Giulia.
Fedriga: è un onore essere stato rieletto
«Ringrazio gli elettori» del Fvg per «avermi confermato alla guida della Regione. Un’importante manifestazione di fiducia che rappresenta una grande responsabilità, anche perché sono il primo governatore di questa regione a essere rieletto dai cittadini» ha dichiarato invece Fedriga commentando i dati delle elezioni regionali. «Sapere che il lavoro svolto in questi 5 anni, segnati dal Covid e non solo, sia stato così apprezzato dalla gente è orgoglio e sprone per continuare a lavorare ancora più fortemente per conseguire gli obiettivi del nostro programma». Fedriga ha ringraziato gli altri candidati per la lealtà del confronto.
Affluenza in calo
Il dato definitivo dell’affluenza è stato del 45,3%. In calo rispetto a cinque anni fa: alla precedente tornata elettorale, alla chiusura delle urne aveva votato il 49,65% degli aventi diritto. Allora si votava in un’unica giornata. Il dato più basso in questa tornata è quello della provincia di Trieste (41%), quello più alto quello della provincia di Udine (49%), nel cui capoluogo si vota anche per il sindaco.
Dalle 15 iniziato lo spoglio
Alle 15 è cominciato lo spoglio delle schede. Si è partiti dallo scrutinio delle regionali, a seguire quello delle amministrative, che coinvolgono 24 comuni, tra cui Udine. Il verdetto sul Fvg guarderà oltre i confini dell’ultima regione a Nordest, perché l’esito sarà l’occasione di un ennesimo test per il governo, dopo le regionali di febbraio. Ma sarà anche il debutto alle urne per il Pd targato Elly Schlein
Il precedente delle regionali 2018 e delle politiche 2022
Cinque anni fa alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia si votava in un solo giorno, domenica 29 aprile. Chiusi i seggi alle 23, con un’affluenza pari al 49,65%. Il candidato presidente Massimiliano Fedriga, sostenuto dal centrodestra, si affermava con il 57,1% dei voti. Secondo Sergio Bolzonello (centrosinistra) con il 26,8%, terzo Alessandro Fraleoni Morgera (M5S) con l’11,7%. Primo partito la Lega con il 34,91% delle preferenze, secondo il Pd con il 18,11%, terzo FI 12,06%. A seguire: M5S (7,06%), la lista Fedriga Presidente (6,3%) FdI (5,49%). Alle politiche del 2022 i rapporti di forza si sono rovesciati nel centrodestra con Fdi balzato al primo posto alla Camera con il 31,3%, la Lega ridimensionata all’11%, Fi al 6,7. Stabili il Pd (18,4%) e M5s 7,2%)
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