Fs delibera aumento da 2,86 miliardi per rilevare Anas
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L'assemblea dei soci ha deliberato oggi l'aumento di capitale da 2,86 miliardi di FS mediante conferimento dell'intera partecipazione Anas detenuta dal Tesoro. Con circa 44mila chilometri di rete complessiva, informa Fs, nasce il primo polo europeo integrato di infrastrutture ferroviarie e stradali per abitanti serviti e investimenti a Piano. Con Anas il Gruppo FS Italiane diventa una realtà industriale da 108 miliardi di investimenti in dieci anni, 8 miliardi di investimenti nel 2018, 11,2 miliardi di fatturato nel 2018, 50 miliardi di capitale investito, 81mila dipendenti. E' stato anche nominato il nuovo CdA di FS Italiane con Presidente Gioia Ghezzi e Renato Mazzoncini, attuale amministratore delegato. Nel cda sono stati anche nominati Simonetta Giordani, Federico Lovadina, Wanda Ternau. Entrano a far parte del Consiglio la Francesca Moraci in arrivo dal CdA di Anas e Giovanni Azzone.
Nel Gruppo FS Italiane Anas va ad affiancarsi, oltre che a RFI, anche a Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella progettazione e nell'ingegneria, e alle altre Società, fra cui Trenitalia, Mercitalia e Busitalia, imprese di trasporto (passeggeri e merci) su ferro e gomma.
Nella sua nuova configurazione il Gruppo FS Italiane dispone di una rete infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. I 2,3 miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade e autostrade in gestione ad Anas vanno così a sommarsi al traffico gestito dal Gruppo: circa 750 milioni di passeggeri all'anno su ferro (di cui 150 all'estero), 290 milioni su gomma (130 all'estero) e 50 milioni di tonnellate merci.
Per Ferrovie dello Stato Italiane - si legge nella nota - è una tappa fondamentale nel percorso di attuazione del proprio Piano industriale 2017-2026. L'integrazione infrastrutturale è – oltre quella fra le diverse modalità di trasporto – uno dei suoi cinque pilastri. Per Anas, l'ingresso nel Gruppo FS Italiane costituisce un'ulteriore fase del processo di trasformazione già avviato negli ultimi anni. Anas sarà, così, in grado di compiere passi decisivi verso quella dimensione di mercato indispensabile per uscire, progressivamente, dal perimetro della Pubblica Amministrazione. Il conferimento di Anas a FS Italiane permetterà anche di progettare e realizzare strade e ferrovie in modo integrato, riducendo progressivamente gli extra-costi e generando risparmi grazie allo sviluppo coordinato delle opere. Inoltre, consentirà di condividere know-how e tecnologie, anche per lo sviluppo di progetti innovativi come le smart road, da realizzare in Italia e all'estero. Benefici e miglioramenti, con il nuovo assetto industriale, ci saranno anche per la manutenzione e gli standard di qualità e sicurezza della rete stradale.
A partire dalla vigilanza della sede stradale e delle opere d'arte che, specie negli oltre 10mila km dove le infrastrutture stradali e ferroviarie corrono in affiancamento, potrà essere effettuata in modo integrato dagli operatori di Rete Ferroviaria Italiana e di Anas. Questo consentirà un miglioramento significativo dei servizi di gestione, con riduzione dei tempi di primo intervento e di ripristino. Integrazioni operative saranno possibili anche per la diagnostica predittiva. RFI e Anas condivideranno i sistemi (laser scanner, droni) di controllo della sicurezza strutturale di ponti e gallerie e di monitoraggio dei fenomeni di dissesto idrogeologico. La condivisione di metodologie e procedure operative porterà a un incremento della sicurezza in esercizio.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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