Fuga da Israele: rimpatri con voli militari. Usa e Regno Unito avviano ponte aereo - British Airways devia aereo da Tel Aviv
Rimangono ancora sospesi i collegamenti aerei da e per Tel Aviv operati dalle principali compagnie aeree europee
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Rimangono ancora sospesi i collegamenti aerei da e per Tel Aviv operati dalle principali compagnie aeree europee: da Ita Airways a Lufthansa, per proseguire poi con Air France che, a questo proposito, rende noto con un avviso pubblicato sul sito ufficiale della compagnia di aver organizzato per giovedì 12 ottobre, in collaborazione con il Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri, un volo speciale tra Tel Aviv e Parigi-Charles de Gaulle.
In assenza dei voli di linea i Governi stanno organizzando voli per i rimpatri, con Londra e Washington in primo piano.
Compagnie europee non volano su Israele
Oltre a Ita Airways e Lufthansa, che informano di aver cancellato i voli da e per Tel Aviv fino al 14 ottobre, e Klm Royal Dutch Airlines, a tutt’oggi compreso, anche compagnie aeree low cost, come Ryanair, Wizz Air e easy Jet hanno temporaneamente sospeso i collegamenti aerei da e per Israele, così come le compagnie turche Turkish Airlines e Pegasus Airlines.
Ita Airways: voli sospesi almeno fino a sabato
«Abbiamo sospeso i voli fino a sabato per il momento, però è una situazione che monitoriamo costantemente e quotidianamente e siamo in stretto contatto con l’Unità di crisi del ministero degli Esteri. Quindi per il momento non ci sono le condizioni per poter operare». Lo dice Andrea Benassi, direttore generale Ita Airways, a margine degli eventi al Ttg Travel Experience. «Ci hanno chiesto la possibilità di fare i cosiddetti ’voli soccorso’, noi abbiamo dato la nostra disponibilità, ma non avendo aeromobili di proprietà dobbiamo chiedere l’autorizzazione alle società che ci danno in leasing gli aeromobili e alle assicurazioni. Entrambi ce lo hanno negato perché è una zona troppo a rischio, c’è uno stato di guerra in atto dichiarato da Israele». Ita ha dato però la disponibilità al ministero degli Esteri e al governo di poter operare in zone limitrofe più sicure, come Cipro o Atene o Amman per poter raccogliere eventualmente chi arriva lì, turisti o residenti o connazionali che lavorano in Israele.
Volo British Airways inverte la rotta all’ultimo
British Airways ha deviato un volo da Londra a Tel Aviv in Gran Bretagna a causa di problemi di sicurezza in Israele e ha deciso di sospendere ogni collegamento con la città israeliana. «La sicurezza è sempre la nostra massima priorità e abbiamo deciso di riportare il nostro volo per Tel Aviv a Heathrow», ha dichiarato un portavoce della compagnia aerea. L’autorità aeroportuale israeliana ha dichiarato che la decisione di British Airways di deviare il volo BA165 è stata una decisione autonoma del pilota e non giustificata da problemi di sicurezza all’aeroporto Ben Gurion.
I governi e le compagnie aeree si stanno affrettando a organizzare voli per evacuare migliaia di turisti da Israele e rimpatriare i cittadini del paese.
El Al organizza voli extra
La compagnia aerea israeliana El Al ha annunciato che opererà 12 voli extra tra mercoledì e giovedì da e per Atene, Roma, Madrid, Bucarest, New York, Parigi, Larnaca e Istanbul. Anche la sua controllata a basso costo, Sun Dor, prevede voli di soccorso da Istanbul. In precedenza, El Al aveva annunciato un volo aggiuntivo da New York e sei voli da e per Larnaca.
Il ministro di Praga imbarca i connazionali
In un’azione insolita, il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavsky, ha dichiarato ai giornalisti di aver riportato con sé 34 cittadini cechi dall’Israele a bordo del suo aereo governativo, dopo essersi fermato nel paese al ritorno da una conferenza in Oman. Il ministro, il cui governo ha affermato essere stato il primo funzionario straniero a visitare Israele dagli attacchi, non ha escluso l’invio di un altro volo di rimpatrio in Israele.
Lipavsky è arrivato in Israele martedì pomeriggio ed è atterrato a Praga mercoledì mattina presto. “Ho parlato con i nostri cittadini. Hanno cercato di contattare le compagnie aeree più volte, ma non sono riusciti a farlo,” ha detto Lipavsky.
La Danimarca ha annunciato che offrirà di evacuare i suoi cittadini e i titolari di residenza permanente in Danimarca da Israele e dai territori palestinesi. Il paese si sta preparando a inviare un trasportatore militare C-130 Hercules in Israele, ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri.
El Al, i cui aeromobili sono dotati di sistemi anti-missile basati su laser, ha dichiarato all’inizio di questa settimana di poter trasportare molti clienti israeliani delle compagnie straniere i cui voli erano stati cancellati. «Abbiamo aumentato i voli in diversi hub in tutto il mondo e continueremo ad aumentarli per quanto possibile».
Londra organizza un ponte aereo
Il governo britannico ha annunciato il 12 ottobre l’avvio di un piano di evacuazione di parte dei suoi cittadini da Israele. Lo si legge in una nota diffusa dal Foreign Office, in cui si precisa che il primo volo è previsto in partenza nel pomeriggio da Tel Aviv a Londra e che è stato inoltre disposto l’invio di un Rapid Deployment Team per assistere sul terreno i sudditi di Sua Maestà che restano nel Paese. L’evacuazione riguarderà in prima battuta cittadini britannici “vulnerabili”, chiarisce la nota, avvertendo che le persone interessate saranno informate e suggerendo di evitare di accorrere all’aeroporto se non si viene contattati. “La sicurezza dei cittadini britannici in Israele e nei Territori palestinesi occupati resta una priorità cruciale” del governo, assicura comunque il ministero, sollecitando tutti i britannici a seguire le indicazioni sui consigli di viaggio aggiornate sul sito ufficiale dell’esecutivo. Stamattina era stato già avviato un piano di evacuazione “precauzionale” da Israele dei familiari dei diplomatici del Regno. Ieri James Cleverly, ministro degli Esteri del governo Tory di Rishi Sunak, è stato in Israele per ribadire il sostegno assoluto di Londra “al diritto israeliano all’autodifesa”.
Analoga decisione è stata annunciata da parte del governo americano nelle prossime ore con una serie di voli per evacuare i cittadini statunitensi che intendono lasciare Israele.
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