Oggi il summit da remoto

G20 Afghanistan, Draghi centra l’obiettivo ma non ci saranno Putin e Xi

Alle 13 il premier aprirà a Palazzo Chigi il collegamento video per il vertice straordinario sull'Afghanistan con i rappresentanti dei 19 Paesi oltre alla Commissione Ue che fanno parte del formato guidato quest’anno dall’Italia

di Gerardo Pelosi

Afghanistan, conclusi i colloqui tra delegazione Usa e talebani

2' di lettura

Oggi alle 13 ora italiana (un compromesso per venire incontro ai diversi fusi orari occidentali e orientali) il premier Mario Draghi aprirà a Palazzo Chigi il collegamento video per il G20 straordinario sull'Afghanistan con i rappresentanti dei 19 Paesi oltre alla Commissione Ue che fanno parte del formato guidato quest’anno dall’Italia. Dall'altra parte del video ci sarà con ogni probabilità il presidente americano, Joe Biden ma non appariranno due dei protagonisti fondamentali della crisi afghana per il ruolo che esercitano negli equilibri della regione. Non si collegheranno infatti né il presidente russo Vladimir Putin (e neppure il suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov) così come il presidente cinese Xi Jinping. La Russia, a quanto si è appreso ieri, dovrebbe essere rappresentata da un vice ministro degli Esteri mentre sarà il ministro degli Esteri Wang Yi e non il presidente Xi Jinping a rappresentare la Cina. L'assenza di Putin e Xi già da sola segnala la scarsa attenzione all'iniziativa della presidenza italiana del G20 che Mosca e Pechino vogliono confinare alle sole questioni economiche.

Non previsto un comunicato del G20 su Afghanistan ma un Chair summary

La discussione avverrà in modo molto informale sui temi al centro dell'attenzione nella comunità internazionale come la questione dei profughi e il rispetto dei diritti umani in particolare per la condizione femminile. Già si sa però che non è previsto al termine del collegamento l'approvazione di alcun comunicato finale ma soltanto un “chiar summary”, in sostanza un verbale della presidenza italiana che dovrebbe fare stato dei vari interventi. Il presidente del Consiglio potrà, tuttavia, fregiarsi di un primo risultato raggiunto al quale teneva da tempo e per il quale ha lavorato nelle ultime settimane d'intesa con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ed ossia trasformare il G20 da foro essenzialmente economico in un formato che allarga il suo raggio di azione per la prima volta ai temi geopolitici e strategici (dalle crisi regionali alla sicurezza alle pandemie) che influenzano direttamente anche l'economia globale. Un processo analogo a quanto accadde nel momento in cui il G7 si aprì al dialogo con la Russia sui temi politici divenendo G8.

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Ue e Germania a Doha dialogano intanto con i talebani

Sulla crisi afghana è comunque già molto attiva una diplomazia parallela per aprire un dialogo con il nuovo regime di Kabul. Oggi i rappresentanti dell’Unione europea incontreranno nel Qatar emissari dei talebani. Ieri una delegazione tedesca ha incontrato a Doha la controparte afghana guidata dal ministro degli Esteri talebano, Amir Khan Muttaqi. La delegazione tedesca composta dal rappresentante speciale per l’Afghanistan ed il Pakistan, Jasper Wieck, e dall’ambasciatore designato in Afghanistan, Markus Potzel hanno definito “una realtà” il nuovo governo talebano, aggiungendo che la Germania continuerà le sue relazioni con l’Afghanistan. La delegazione talebana, dal canto suo, ha assicurato alle autorità tedesche che sarà garantita la sicurezza dei diplomatici stranieri e delle agenzie umanitarie internazionali e, secondo i Talebani, è stato concordato di proseguire i colloqui anche in futuro. L’incontro con la Germania arriva all’indomani di quello avvenuto sempre a Doha tra i Talebani e una delegazione statunitense.


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