G20, Save the children scrive a Draghi: più aiuti e protezione per i bambini afghani
Raccolte già 28mila firme alla petizione per chiedere aiuti per i piccoli nel paese martoriato da decenni di conflitti
di N.Co.
2' di lettura
Alla vigilia del G20 straordinario sull’Afghanistan Save the children invia al premier Mario Draghi una lettera aperta con le oltre 28mila firme alla petizione per chiedere più aiuti e protezione per i bambini afghani. La richiesta è arrivata anche con una azione simbolica dell’associazione che opera in Afghanistan dal 1976, all’alba in Piazza del Popolo a Roma, con gli aquiloni come segno di speranza per il futuro dei bambini afghani.
Le due istanze ai leader del G20
«Ci siamo mobilitati, insieme a decine di migliaia di persone, affinché Lei - scrive Save The Children nella lettera indirizzata al premier - possa farsi portavoce, con ancora più forza, delle nostre istanze presso i leader dei paesi del G20 per garantire priorità assoluta a una forte azione umanitaria». Nella lettera viene chiesto al premier Mario Draghi di farsi portavoce presso i leader del G20 di due istanze: «I paesi del G20 aumentino gli aiuti e gli interventi umanitari per assistere i bambini che ne hanno disperato bisogno nel paese, e sostengano e proteggano anche i bambini e le loro famiglie in fuga dall’Afghanistan, creando percorsi sicuri e legali per raggiungere paesi in cui possano accedere alla protezione e a percorsi di inclusione».
Bambini cresciuti conoscendo paura e sofferenza
«Decenni di conflitto hanno significato per le bambine e i bambini afghani crescere conoscendo paura e sofferenza - si legge nella lettera - e ora il loro futuro appare ancora più disperato. Una volta terminate le operazioni di evacuazione, l’attenzione dei media rischia di spostarsi e non possiamo permetterlo. Il tuo supporto è importante. Firma subito la petizione».
Un bambino su 16 muore prima del suo quinto compleanno
La lettera ricorda che «metà dei bambini in Afghanistan ha urgente bisogno di sostegno umanitario: 1 su 16 muore prima del suo quinto compleanno e quest’anno in centinaia di migliaia sono stati costretti a fuggire dalle proprie case. E ora la situazione sta ulteriormente peggiorando». Per Save the children gli aiuti umanitari all’Afghanistan «sono inadeguati e mai essenziali come adesso. Sempre più bambini stanno affrontando la fame estrema, senza riparo, cibo e cure mediche. Le famiglie sono costrette a fughe disperate per sopravvivere».
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