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G7 clima: anche i biocarburanti per decarbonizzare l’auto. Pichetto, Italia punta su 70 Gw rinnovabili in 7 anni

La crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina ha tenuto banco al G7. “L’Italia in questi anni - ha detto Pichetto - ha investito molto sull’efficienza energetica, che è il primo tra i combustibili, che consente al contempo decarbonizzazione, risparmio e crescita”

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«L’Italia esprime forte apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto dalla Presidenza giapponese, che con dedizione e perseveranza ha facilitato la definizione del documento finale, in particolare l’attenzione posta sulle questioni ambientali e di salvaguardia della biodiversità».

Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto nella sessione finale del G7 Clima, Energia e Ambiente a Sapporo. «Traguardo importante è l’obiettivo di ridurre a zero l’ulteriore inquinamento da plastica entro il 2040», ha continuato Pichetto,che ha formalmente assunto la presidenza del G7 che sarà a guida italiana dal 2024.

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La crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina ha tenuto banco al G7. «L’Italia in questi anni - ha detto Pichetto - ha investito molto sull’efficienza energetica, che è il primo tra i combustibili, che consente al contempo decarbonizzazione, risparmio e crescita».

Pichetto ha annunciato l’impegno italiano a «installare oltre 70 GW di rinnovabili nei prossimi 7 anni».

Il nodo della decarbonizzazione è stato sul tavolo del summit che si conclude oggi 16 aprile.

E l’’importanza del ruolo dei biocarburanti nella decarbonizzazione del settore auto, in vista dell’appuntamento del 2035 sul superamento dei motori a diesel e benzina nelle vetture nuove, viene evidenziato nelle conclusioni del vertice. I biocarburanti, dei quali l’Italia è produttrice, vengono associati ai carburanti sintetici nello statement finale che evidenzia “le opportunità che questi offrono per contribuire ad una forte decarbonizzazione del settore auto”. Si tratta di un riconoscimento di rilievo per il confronto sul tema tra Italia e Ue.

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“Ognuno di noi - è scritto nel documento conclusivo del vertice - è impegnato a perseguire politiche e investimenti per garantire che i nostri sforzi per decarbonizzare la nostra flotta di veicoli siano in linea con le traiettorie necessarie per mantenere un aumento della temperatura di 1,5°C a portata di mano e sono coerenti con l’integrità ambientale e climatica”.

“In questo contesto - è scritto ne testo finale - evidenziamo le varie azioni che ognuno di noi sta intraprendendo per decarbonizzare la nostra flotta di veicoli, comprese le politiche nazionali progettate per raggiungere il 100% o la massiccia penetrazione delle vendite di veicoli leggeri (LDV) come ZEV entro il 2035 e al di là; raggiungere il 100% di veicoli elettrificati nelle vendite di autovetture nuove entro il 2035; promuovere le infrastrutture associate e combustibili sostenibili a emissioni zero, compresi i combustibili biologici e sintetici sostenibili. Prendiamo atto delle opportunità offerte da queste politiche per contribuire a un settore stradale altamente decarbonizzato, compreso il progresso verso una quota di oltre il 50% di LDV a emissioni zero venduti a livello globale entro il 2030”.

L’Italia è produttrice di biocarburanti ma nel recente confronto sul negoziato con Bruxelles, per il regolamento sullo stop dal 2035 per le auto nuove dei motori alimentati a benzina e diesel, non è riuscita a farli inserire tra i combustibili neutri.

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Tra questi sono invece stati considerati i carburanti sintetici prodotti in Germania. Si tratta in tutti e due i casi di carburanti utilizzabili sostanzialmente con gli attuali motori.

Proprio recentemente la commissaria europea Kadri Simson ha confermato di aver affrontato il tema con il ministro dell’ambiente italiano Gilberto Pichetto, affermando che il confronto tra i vari Paesi prosegue anche per un implementazione dell’accordo.

“Credo che già da domani occorra far ripartire il dialogo con i Paesi europei per arrivare con dati scientifici certi alle soluzioni migliori: i biocarburanti potranno sostituire benzina e diesel e mantenere viva l’industria dell’automobile italiana”. Così il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto all’Ansa sui risultati del G7 Clima ed Energia:”La battaglia che il Governo ha condotto finora in Europa, assieme ai ministri Salvini e Urso,ne è testimonianza e l’apertura dei Paesi del G7 lasciano ben sperare che i risultati che l’Italia vuole ottenere rappresentano degli obiettivi internazionali a tutela della filiera dell’automotive”

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