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Garofalo, Somec, Antares: le Pmi quotate accelerano nello shopping

Nonostante le incertezze dello scenario post Covid-19, le piccole quotate confermano i progetti di crescita per linee esterne presentati in sede di ipo

di Matteo Meneghello

2' di lettura

Si temeva che le Pmi italiane, in balia delle tempeste finanziarie scatenate da Covid-19, potessero essere preda facile dello shopping estero. Per ora non sta accadendo. Anzi, le notizie di questi ultimi giorni segnalano, al contrario, un discreto attivismo m&a da parte di molti piccoli quotati, che confermano le scelte di crescita per linee esterne presentati in sede di ipo. Garofalo healthcare, sull’Mta (opera nella sanità privata con 24 strutture accreditate) ha annunciato di avere sottoscritto un contratto preliminare per l’acquisizione, per un corrispettivo di 13,6 milioni, di XRay One srl, centro diagnostico attivo in Lombardia, con ricavi per 7,6 milioni e un Ebitda di 1,8 milioni. «Con questa acquisizione - si legge in una nota - Garofalo healthcare prosegue nel suo percorso di crescita esterna tramite m&a, entrando per la prima volta in Lombardia.

L’operazione, la sesta in 18 mesi dall’ ipo, consentirà inoltre a Ghc di beneficiare di sinergie derivanti dallo sviluppo di un modello integrato tra la target e le altre strutture del gruppo situate nelle Regioni confinanti del Veneto e dell’Emilia-Romagna, quali Aesculapio ed Hesperia Hospital». L’acquisizione di XRay One sarà perfezionata per il tramite di una società veicolo ̀interamente controllata da Ghc e sarà finanziata mediante proprie risorse disponibili per 1,5 milioni, corrisposti al momento della sottoscrizione del preliminare a titolo di acconto, e per la restante parte mediante un finanziamento bancario stipulato con Crèdit Agricole Italia, nell’ambito di una linea di credito già sottoscritta per 35 milioni e finalizzata esclusivamente all’attività di m&a.

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Somec, realtà specializzata nell'ingegnerizzazione, design e realizzazione di grandi progetti chiavi in mano nell’ambito navale e civile relativi a involucri vetrati e allestimento di aree pubbliche e catering per grandi cucine (quotata sull’Aim, passerà sul mercato principale entro fine anno) ha chiuso a sua volta un’operazione per rilevare il 60% di Gico, realtà della Inox Valley veneta, attiva nel settore delle cucine per ristoranti di lusso. Nel 2019 il target ha realizzato un fatturato di 5,7 milioni e un Ebitda di 430mila euro; l’indebitamento finanziario al 31 maggio è di 2,5 milioni. L’operazione sarà realizzata attraverso mezzi propri. Entro i 60 giorni successivi al closing, Somec sottoscriverà un aumento di capitale ad essa riservato per un importo pari a 1,2 milioni di euro, comprensivo di sovraprezzo, per effetto del quale deterrà l'80% del capitale sociale di Gico.

«Dopo l’annuncio dei recenti ordini acquisiti nelle luxury cruise e dopo l’entrata nel segmento luxury interiors e luxury hospitality con l’acquisizione di Skillmax - spiega il presidente di Somec Oscar Marchetto - quest’operazione segna in modo più marcato la strategia di focalizzazione del gruppo nel segmento luxury. Gico è uno dei brand made in Italy più affermati nel suo mercato di riferimento, quello dei grandi chef della tradizione italiana».

Nei giorni scorsi, sempre sull’Aim, Antares Vision (anche questa prossima al passaggio all’Mta) ha sborsato 12,5 milioni per Convel, società italiana specializzata nelle tecnologie di ispezione automatizzata per l’industria farmaceutica. Infine, si è perfezionata in questi giorni l’acquisizione, da parte di Tas, della svizzera Infraxis, nel settore dei pagamenti.

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